.quarantuno.

1.5K 55 4
                                    

I programmi non erano questi, ma ci siamo comunque adeguati.

Sono tornata in Italia, Lando si è fermato da me, ma tra tre giorni partiamo  nuovamente per Abu Dhabi.

Il mio ragazzo mi ha comunicato che ad Abu Dhabi ci sarebbe stata la sua famiglia e che me l'avrebbe fatta conoscere, inoltre avrei finalmente rivisto Max, il suo migliore amico e conosciuto il resto del suo gruppo.

Non vedevo l'ora.

Ero felice, davvero, ma il pensiero fisso della relazione tra me e Lando rovinava ogni momento.

Gli ultimi giorni erano uscite false notizie su di me e Nick De Vries, il ragazzo che mio papà mi aveva fatto conoscere allo scorso GP.

Era come se i giornalisti volessero far crescere l'odio che c'era già nei miei confronti, tra fan.

D'altra parte con il fatto che la stagione stava finendo il mio tempo davanti alle videocamere sarebbe diminuito drasticamente e mi avrebbe permesso di passare del tempo con Lando e migliorare diversi aspetti della nostra relazione.

O almeno, così speravo.

Sistemo meglio la mia schiena sul petto di Lando e guardo le sue dita muoversi sul joystick della play station ad una velocità incredibile.

Non capivo come fosse possibile quella velocità, poi mi ricordavo dei mille tasti che c'erano sul suo volante e capivo tutto.

"Grace, Blake aiuto, Lando, scendete" le urla di panico di mia mamma mi fanno scattare in piedi e correre al piano di sotto seguita da mio fratello e dal mio ragazzo.

Appena la vedo con le mani insanguinate credo di star vivendo un incubo.

Controllo la sua figura con gli occhi e non mi sembra di vedere delle ferite.

Mi avvicino e la tasto per capire se il sangue è suo, ma no, è solamente sporca.

"Che cazzo è successo?" dice Blake guardandola negli occhi.

Spero vivamente sia uno scherzo di cattivo gusto anche se le lacrime che scendono dagli occhi di mia mamma, mi fanno intuire altro.

La porta di casa è aperta.

Sono entrati dei ladri e lei li ha uccisi?

Ok, questa opzione è decisamente surreale, perché mia madre quando cattura le cimici che mi fanno tanto schifo non riesce ad ucciderle e le libera, quindi figuratevi un essere umano.

Prendo coraggio e mentre mio fratello cerca di far parlare nostra madre, che sembra sotto shock, io esco dalla porta di casa seguita da Lando.

Non noto subito il problema, ma quando guardo verso il cancello, vedo Kentucky a terra, che sanguina.

"Ken" urlo come se potesse parlarmi.

Corro dal piccolo Husky di quasi un anno e una volta piegata su di lui cerco di individuare la ferita.

"Lando, Blake chiamate il veterinario andiamo da lui, ora" dico preoccupata rendendomi conto solo dopo di aver parlato in Italiano e probabilmente il mio ragazzo non ha capito una ceppa di niente.

Mi capitava spesso di parlare con Lando in Italiano, mi veniva spontaneo, perché lo ritenevo parte della famiglia.

"Dov'è Tommaso?" chiedo a mia madre che è appena uscita e sembra aver riacquistato un attimo di lucidità.

"Al Lavoro, non sa nulla" risponde.

"Vuoi dirmi che diamine è successo?" chiedo premendo sulla ferita per cercare di ridurre la fuoriuscita di sangue mentre Blake chiama il veterinario.

LOVE ON THE RUNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora