15- Can't be your Superman (I)

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Trigger Warning: violenza sessuale.
Consiglio la lettura a un pubblico consapevole.
Ci saranno scene che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.
Vi prego di non leggere se siete sensibili.
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Can't be your Superman, prima parte

🦋💄🐇
Capitolo Quindici

Cassie

Killian agita delle banconote in aria, avanzando verso di noi, con la faccia di uno schizofrenico esaltato, mentre sono ancora in braccio a Clayton, dentro al loro locale.

Mi sento fuori posto, e non solo da un punto di vista.

«Ehi, Clay, sai quanto cazzo ho guadagnato oggi?», ringhia suo fratello.

Nessuna risposta.

Le gambe solide di Clayton non si muovono di un millimetro e non lo sento neanche più respirare.

All'improvviso, è diventato di pietra.

«Trecento fottutissimi dollari!», Killian parla come se fosse sessualmente eccitato, con gli occhi che brillano di evanescenza.

Questo ragazzo mi mette angoscia.

La sua espressione, quando si accorge che mi trovo sulle gambe di suo fratello, diventa paranoica.

Clayton sospira e io mi alzo di scatto, imbarazzatissima, con le guance che potrebbero andare a fuoco.

Killian si bagna le labbra con la lingua e studia il mio corpo, con un certo maniacale interesse.

Provo una strana forma di soggezione nei suoi confronti.

Mi mordo il labbro, in prossimità delle ferite all'interno, mentre i due fratelli si analizzano con guardinga ritrosia.

Clayton ha due occhi ermetici, la linea del collo elegante e sontuosa, pallida come la luna.

E in effetti Clayton sembra essere proprio questo.

Una luna che oscura l'intero manto di stelle.

E proprio come la luna, è l'unico sovrano della notte: così solo, così arrabbiato, così silente....

Poi Killian comincia a fissarmi con un sorrisetto, come se fossi un giocattolino di suo fratello che adesso potrebbe passare tra le sue mani, e lui in effetti non vede l'ora.

«E dunque ecco perché mio fratello non rispondeva al telefono.», mi indica con il suo braccio robotico.

«I buoni insegnamenti cristiani non ti hanno insegnato nulla, vero, fratellino?», dice.

«Le gioie della vita andrebbero sempre condivise, in particolar modo se ci sono di mezzo maialine così...», ride con fare sarcastico.

Lo stomaco mi si stringe e faccio un passo indietro, ritrovandomi a pochi centimetri da Clayton, che nel frattempo si è alzato anche lui.

La sua presenza alle mie spalle è molto più ingombrante del previsto, e mi avvolge come un'ombra nera.

«Ti assicuro che questa qui è tutt'altro che una gioia.», commenta Clayton, ancora dietro di me.

Io, involontariamente, tremo.

Mi sono appena resa conto di trovarmi tra due ragazzi psicopatici, che non si farebbero alcun problema e ferirmi.

Killian fa un passo in avanti, aggrotta la fronte e cerca di decifrare le espressioni del fratello per quelli che mi sembrano minuti interi.

«Tu la tieni ferma per le braccia e io le apro le cosce?», suggerisce.

CRUELNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ