25- Like a Dangerous Woman

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Buona lettura♥️

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Capitolo Venticinque

Paxton

La gente crede che il gangster Tony Lombardo non abbia bisogno di un motivo per fare del male agli altri.

La gente di queste parti è convinta che Tony Lombardo non abbia bisogno di un motivo per spaccare le gambe o mutilare altre parti del corpo degli abitanti del quartiere.

Che non abbia bisogno né di permessi né di un'autorizzazione per sparare in testa a qualcuno.

Si vocifera perfino che una volta abbia spaccato il cranio di un uomo a mani nude, che si metta i guanti perché una volta per puro divertimento una volta le abbia messe sopra una piastra ardente, che vada in giro con un'ascia così tagliare le teste a tutti i traditori.

Naturalmente, si sbagliano.

Cioè, credo sia vero che abbia spaccato il cranio di un uomo a mani nude e il resto, ma sulla parte dei moventi si sbagliano.

Tony Lombardo ha sempre i suoi motivi: ciò non significa che siano buoni, e infatti non lo sono mai... specialmente questa notte.

Ma Tony ha sempre agito secondo una sua logica inviolabile, secondo dei codici sacri, infrangibili.

E, anche questa volta, non fa eccezione.

Per questo Tony fa paura, per questo è così crudele e spietato.

Lui è come un uomo di fede, e non disonorerebbe mai la propria religione.

La musica al piano bar sembra lontana, come appartenente a un'altra dimensione.

Qualcuno ha messo 'Heartless' al jukebox, ma io sono concentrato sull'espressione devastata sulla faccia di Ryan, sui suoi occhi verdi come gemme spente.

Noi cinque: io, Ryan, Clayton, Killian e Tyler riuniti in un cerchio accatastati sulla sommità della gradinata che conduce al seminterrato, dalla quale proviene una folata di vento tetra.

C'è qualcosa lì sotto, acquattato nel buio, in mezzo alla sporcizia e all'umidità.

Rabbrividisco.

«Perché mi avete chiamato?», dice Tyler. «Ero a una partita, e tra dieci minuti devo portare fuori una ragazza...Non ho tempo da perdere.»

Una cosa curiosa che non oso rivelare in questo momento: dopo le partite di Tyler succedono sempre enormi tragedie.

«Hanno preso Arya.», dice Ryan, lanciando un'occhiata ai gradini ripidi. «Lei è là sotto, insieme a Nicholas e Tony Lombardo, e forse con loro c'è anche qualche altro uomo...»

La faccia di Ryan è qualcosa di indescrivibile: è il ritratto del panico.

«In che senso, l'hanno presa?», dice Tyler, e anche il suo umore è cambiato. «Arya era al Lion's?»

«Lei era qui.», spiega Ryan. «Era venuta qui per me. Ci dovevamo incontrare.»

«Chi te l'ha detto, che ora è di sotto?», chiede Killian.

Ryan ha il volto arrossato, come se stesse trattenendo il respiro, come se stesse facendo una lunga e dolorosa apnea.

«Uno dei Lombardo.», dice Ryan. «È salito a mandarmi il messaggio. Ora è tornato di sotto, per riferire a Tony il mio di messaggio.»

«Che messaggio?», chiedo, e Ryan scruta di nuovo i gradini con una calma innaturale.

«Arya non si tocca.», dice, ma il suo tono è incerto e allarmato.

CRUELWhere stories live. Discover now