21- Half a Man

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Sorpresa✨
Molto (se non praticamente tutto) di Arya e Ryan.
Buona lettura.

🦁
Capitolo Ventuno:



Due ore prima.
Ryan

Cammino a piedi nella notte, mentre fumo una sigaretta.

Il buio della strada è interrotto solo da qualche faro di un'automobile che corre nella foschia.

Sto tornando a casa, quando vengo colto di sorpresa da una limousine, che mi si accosta a fianco.

I vetri neri del finestrino si abbassano silenziosamente, oltre i quali appare una figura misteriosa.

Un uomo dal volto butterato e con i capelli lisci e neri, sistemati con il gel mi sorride come se avesse incontrato finalmente l'uomo che sperava di incontrare.

Il suo volto è così scorticato che non sembra neanche pelle la sua, sembra fatto di qualche materiale come rame e ortica, e dal naso e dalla bocca non gli esce nient'altro che fumo.

Non è di queste parti, non l'ho mai visto in giro; eppure, ha un'aria vagamente familiare...

«Ryan Mackenzie?», dice e si porta un sigaro cubano alla bocca.

Una nuvola di fumo mi circonda, facendomi tossire.

E ora questo tizio che cazzo vuole da me?

«Piacere di conoscerti Ryan, mi chiamo Alec Sordino.», dice con voce impostata e l'auto si arresta completamente. «E avrei un paio di domande da farti. Mi dicono che comandi tu, adesso, da queste parti.»

Respiro forte, non sapendo bene come comportarmi o come prendere questa notizia.

Alec Sordino sembra uno importante, e uno importante non scende nei bassifondi soltanto per fare una visitina o un saluto.

«Chi sei, Alec?», gli chiedo, schietto.

«Lavoro per gli italiani.», spiega.

Gli italiani sono coloro che gestiscono il traffico di droga, e non solo, dell'intera città di New York, che dirigono i quartieri.

Nessuno sa i loro nomi, nessuno conosce i loro volti.

Ma tutti sanno chi sono.

«Gli italiani mi hanno detto di dare un'occhiata a Midtown, perché secondo loro non torna qualche conto.», aggiunge Alec Sordino.

«E la cosa dovrebbe riguardarmi?», chiedo.

«Sei tu il capo del quartiere, ragazzo. Penso che la cosa ti riguardi.»

«E allora che cos'è che vogliono gli italiani, Alec Sordino?», lo schernisco.

«Dov'è Bill the Killer?», chiede serio.

Bill the killer, il bookmaker con chi Tyler ha perso 7mila dollari, il tizio che abbiamo rapito alle corse e sistemato in una cella frigorifera, che poi Killian ha ammazzato nel nostro seminterrato.

Cazzo.
Domanda sbagliata.
O giusta.
A seconda dei punti di vista.

Mi guardo attorno, fingendomi disorientato.
«Chi?»

«James Lombardo.», dice e sorride perché non si è lasciato sfuggire che mi mancava la voce. «Dov'è?»

«Non so di chi parli.», ribatto senza fiato.

Sorride.

Mi fissa con la fronte aggrottata, il sigaro fuori dal finestrino.

«Io penso che tu lo sappia, ragazzo. Penso che tu lo sappia e non voglia dirmelo. Ma non mi interessa.», mi guarda e per un secondo sento tremare la terra sotto i piedi. «L'unica cosa di cui mi interessa è che James mi doveva 2mila dollari.»

CRUELWhere stories live. Discover now