24- Something 'bout you makes me feel...

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Prima di leggere...
Vi consiglio di dare un'occhiata ai riassunti che ho fatto su Instagram.

Il capitolo che state per leggere è molto introduttivo e propedeutico al 25,
Ma non sottovalutatelo e prestate attenzione a ogni cosa.

Perché tutto ciò che viene detto servirà per il prossimo.
Il 25 uscirà tra poco 🫶🏻


✨🌙
Capitolo Ventiquattro

Ryan

Sono seduto sul ciglio di questo marciapiede da un tempo imprecisato, tra le sterpaglie e l'immondizia lasciata a marcire per terra.

Ho le gambe anchilosate, e in generale mi sento intorpidito e assonnato, ma sono rimasto qui immobile per ore.

Per così tante ore che ho anche finito l'intero pacchetto di sigarette.

Il cielo è lievemente stinto di rosa, segno che l'alba sta per sorgere: l'ho attesa per tanto tempo.

Tutti i locali sono chiusi, compreso quello dei Donovan di fronte a me, ma c'è un negozio di autolavaggio aperto: il proprietario sta pulendo la strada con una pompa d'acqua, la quale scende per tutta la discesa fin dove mi trovo anche io.

L'acqua scorre in un torrentello sul lato della strada che precipita in un'apertura di scarico ancora funzionante: una bocca larga e semicircolare scavata nello zoccolo del marciapiede.

L'acqua, dopodiché, precipita nell'oscurità in uno scroscio sordo.

Ripenso al bigliettino appeso alle peonie in bronzo che le ho lasciato ieri notte.

Questo sarà per sempre.

Per sempre.

Come quello che sento nei suoi confronti.

L'immagine che ho di lei, ora, è diversa da quella che aveva da ragazzino: adesso il suo aspetto nel complesso è statuario, ma i suoi gesti sono veloci e impazienti.

L'abbacinante biancore della sua pelle è punteggiato da qualche piccolo neo.

La curva profonda dei suoi fianchi.

Desidero averla.

Qualunque cosa sarebbe meglio che rimanere qui seduto per ore a soffrire, ma la mia è una forma irrecuperabile di ossessione.

Lei mi disprezzerà vedendomi seduto qui? Cosa penserà, del fatto che sono rimasto qui tutta la notte solo per sapere cosa ha da dirmi?

Le sembrerò un pazzo.

Ma solo perché mi sono sempre impedito di averla, ciò non significa che io mi debba negare del tutto: forse, il momento delle penitenze è finito.

Allontanarla da me non è bastato a tenerla al sicuro da Killian, perciò, perché ostinarsi a continuare a tenerla lontana?

Perché privarmi di un istinto così forte che, negli anni, quasi è diventato un bisogno?

Devo parlarle.

Per dirle cosa non lo so, ma devo parlarle.

Arya, il giorno del mio ventunesimo compleanno, ha affrontato Killian meglio di quanto abbia fatto io: ora ha paura, è in modalità sopravvivenza, e si comporta da stronza, non posso biasimarla.

Mio fratello l'ha derubata, e io ancora non le ho riportato i suoi soldi.

Avrei voluto ridarglieli, se non ci si fosse messo di mezzo Alec Sordino...

CRUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora