34. I'm about to take you back to church

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Tell me your confessions baby what's the worst?
🎵

🤍

Capitolo Trentaquattro

Capitolo Trentaquattro

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Arya

Mio padre, Frank Donovan, lava a mano i piatti incrostati di sporco, mentre fissa Ryan seduto a disegnare qui dentro, il suo locale.

Mio padre non accetta che Ryan entri in questo posto, che invada il territorio dei Donovan.

Assottiglia lo sguardo carico di odio.

«Quel ragazzo è tornato.», sibila. «Credevo che ce ne fossimo liberati!»

Cerco di sciogliermi il nodo che mi ha attorcigliato la gola.

«Non essere scortese, papà.»

«Scortese?», ringhia, poggiando un piatto sullo scolatoio e stringe i pugni. «Quel ragazzo è il figlio di Jack Mackenzie. Cattivo sangue non mente mai.»

«Papà

«Ora gli dico di andarsene, di tornarsene a quella sotto specie di pub che ha aperto insieme ai suoi fratelli!»

«Papà!», lo riprendo, e mi guarda.

Mi metto i capelli dietro l'orecchio, e cerco di ragionare con lucidità. L'odio che mio padre cova nei confronti di Ryan è più difficile delle erbacce da estirpare. 

«Va bene, vado a prendere le ordinazioni.», dico afferrando il taccuino. «Ti prego di mantenere la calma davanti ai tuoi clienti.»

Cammino tra i tavoli, chiedendo ai clienti se va tutto bene o se hanno bisogno di qualcos'altro.

Poi, quando mio padre non mi guarda, mi incammino verso Ryan.

C'è stato un periodo in cui io e lui ci siamo sentiti entrambi soli e persi, in cui le nostre vite erano vuote: vagavamo senza scopo, senza una meta precisa, credendo di essere soli al mondo, i figli di nessuno.

Ma non siamo mai stati soli.

Io ci sono stata per lui, e lui per me.

Nei momenti difficili, mi aggrappavo saldamente a quei ricordi che avevo di lui.

Avevo bisogno che fossero il più possibile vividi e accesi, per tenere a bada la paura di essere abbandonata di nuovo.

Guardo Ryan.

Indossa una giacca di pelle, la sua corporatura robusta occupa due divanetti e i suoi capelli castani gli ricadono davanti agli occhi.

Dopo la nostra disastrosa quasi prima volta, con lui mi sento sempre un po' in imbarazzo.

Ryan solleva gli occhi per analizzarmi.

Scruta il mio grembiulino da cameriera e un sorriso sardonico gli muore sulle labbra.

CRUELDonde viven las historias. Descúbrelo ahora