Bacetto

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Ho sonno.
Troppo sonno.
Questa notte non ho chiuso occhio.
Evan mi ha accompagnata a casa e poi mi ha messo addosso una bella dose d'ansia con tutte le sue raccomandazioni.

Sta' attenta.
Guardati sempre le spalle.
Non correre rischi inutili.
La cautela è fondamentale.
Non abbassare mai la guardia.

Mi ha fatto talmente tanto bene il lavaggio del cervello che mi viene voglia di prendere a pugni Matthew anche solo perché respira.
Siamo a Walden Pond, un lago a circa venti miglia da Boston.
Il cielo azzurro si riflette sull'acqua come uno specchio cristallino e le sponde sono avvolte da una magnifica vegetazione lussureggiante. È bellissimo. Un luogo calmo, armonioso, un'oasi di tranquillità. Apprezzerei di più la location se solo non continuassi a sbadigliare. Tutta colpa di Evan Royden.
Mi ha invaso il cervello.

Matthew, intanto, mi sta parlando di un pescatore di cui ho già rimosso il nome e prepara per entrambi le canne da pesca.
Il vento leggero accarezza dolcemente le fronde degli alberi ed inspiro forte il profumo fresco della natura.
«Non sei una persona mattiniera, eh?».
Oh, no.
Matt ha notato che sono una mummia.
Gli rivolgo un sorriso e mi stringo nelle spalle: «Ho solo dormito male», confesso. Non ho dormito proprio.
Cosa accidenti voleva dire il signor Royden?
Perché vuole vedermi di più?
Gli piaccio? È questa la risposta che vorrebbe non conoscere?
No. Impossibile.

«Qualcosa non va?», corruga la fronte e studia la mia espressione a fondo.
«No, assolutamente», batto le mani in un finto gesto di euforia: «Allora? M'insegni a pescare?».
Matthew sembra illuminarsi come una lampadina. Sorride radioso e i suoi occhi nocciola brillano sotto la luce del sole. È bello.
Quest'uomo è bello sul serio.
Perché diavolo si è cacciato nei guai?
Prendiamo posto sul bordo del molo ed imprimo nella testa tutto ciò che Matthew ha da dirmi fino a quando si siede accanto a me, il braccio che sfiora il mio.

Maneggia abilmente la canna da pesca mentre io me ne sto semplicemente nelle mani in mano in attesa di qualcosa.
Perché è così noioso pescare?
Intavolo dei discorsi per intrattenere Matthew e lui sembra apprezzare la mia compagnia. Parliamo del più e del meno per ore. Ma non mi dice niente di importante, cavolo.
Come faccio a strappargli delle informazioni?

«Non ho mai avuto una compagna di pesca così incantevole», mi dice ad un certo punto, la faccia di un uomo che ha smesso di fingere di voler essere solo un amico.
«Io non ho mai avuto un compagno di pesca in generale», ribatto scherzosamente.
«Felice di essere il primo, allora»
«E anche l'ultimo, temo. Non credo che la pesca faccia per me».

La mia affermazione lo fa ridere e la sua testa si inclina leggermente su un lato. Mi guarda per istanti che sembrano interminabili prima di parlare: «Potrei abituarmi»
«A cosa?»
«A questo», mormora. «Alla tua risata, la tua compagnia, a te che sbadigli mentre io pesco o che dormi in macchina la domenica mattina».
Le sue parole mi fanno sorridere e anche arrossire.

Non riesco a dire niente, motivo per cui è lui a proseguire: «Ho bisogno di saperlo ora prima che per me sia troppo tardi», sussurra. «Hai intenzione di lasciarlo?».
Non ho bisogno di domandare di chi sta parlando.
Si tratta di Evan.
Deglutisco e punto gli occhi sullo specchio d'acqua davanti a noi: «È difficile», sospiro.
«Perché?»
«Perché è l'unica persona fidata che ho qui a Boston. La nostra relazione non sta andando affatto bene, è vero, ma so che lui ci sarebbe sempre per me se mai avessi bisogno di aiuto»

«Ti capisco», annuisce, il tono gentile. «Sei sola qui e lui è l'unica persona di cui ti fidi, ma...», s'interrompe, il pomo d'Adamo va su e giù. «Sei felice?»
«No», evito di guardarlo negli occhi durante la mia recita. «Non credo di esserlo»
«Voglio essere chiaro con te, Darlene», con due dita afferra delicatamente il mio mento e mi costringe a puntare i miei occhi nei suoi. «Tu mi piaci. Non è un segreto. Hai attirato la mia attenzione dal primo secondo», si prende una pausa per riflettere su ciò che ha da dire. «Ma non sono uno a cui piace condividere. Ti conosco da pochi giorni e già mi fa imbestialire l'idea di te con un altro. Conoscendomi, non so per quanto a lungo io possa continuare a vedermi con te e fingere che il tuo fidanzato non esista».

NON SONO UNA SPIAWhere stories live. Discover now