Capitolo 15

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COLE

"Mi hai preso per scemo?" Steve entrò in casa lanciando sul divano la busta della farmacia. Lo guardai chiudendo la porta nel sottoscala e mi grattai la nuca avvicinandomi.

"Non lo sei?"

"Ah ah..spiritoso." mi guardò male. "E io che pensavo che stessi male per davvero."

"Sei intelligente ma troppo credulone." scossi la testa e presi la busta aprendola. Aveva pure comprato le pillole.

"E sai chi è credulone? Le persone troppo buone." lo guardai e misi le pillole nella tasca dei pantaloni.

Steve strinse le labbra e mi puntò il dito contro. "Hai detto falsa testimonianza! Hai violato l'ottavo comandamento!"

Alzai gli occhi al cielo e me ne andai in cucina. "Perché voi angeli siete fissati coi comandamenti?"

"Stanno alla base del nostro lavoro." ovviamente mi seguì.

Aprii il frigo e mi presi una birra, lo guardai stappandola e mi poggiai al frigo. "Ne vuoi una?"

"Che schifo, no." sbuffò.

Che razza di caratterino. Scossi la testa e iniziai a bere ignorandolo. Poi pensai al fatto che mi avesse scoperto e mi chiesi come. Nel senso, i ragazzi erano andati via prima che lui tornasse, come aveva fatto a beccarmi?

"Come hai fatto a capire tutto?"

"Ho visto i tuoi amici uscire dal vialetto." alzò gli occhi al cielo. "Sono ancor meno furbi di te."

"Almeno loro lasciali in pace." inarcai un sopracciglio e bevvi un altro sorso. "Beh, ho calcolato male i tempi.

"Mi ha molto offeso il tuo comportamento, mentire è una cosa brutta."

"Ci sono persone ben peggiori di me al mondo, persone che uccidono, che alzano le mani, uomini che stuprano donne. Perché io devo subirmi questa tortura e loro no?"

"Perché tu sei buono dentro." sospirò e si poggiò allo spigolo del tavolo. "Sei peggiorato negli anni ma hai qualcosa di buono dentro e sarebbe un vero peccato perdere uno come te."

Sbuffai e mi staccai dal frigo, finii la birra e buttai la bottiglia ormai vuota. "Non c'è nulla di buono in me, state perdendo tempo."

"Si che c'è, noi lo vediamo. E sai cosa significa questo?"

"Che siete ciechi?" alzai le sopracciglia.

Lui mi guardò senza entusiasmo. "Significa che sei speciale. Non è da tutti gli umani avere certe attenzioni dall'alto."

"Uh che privilegio!" dissi con sarcasmo e lo superai. "Già che ci sei cerca di non darmi troppe attenzioni mentre me ne vado in camera. Sai, vorrei riposarmi e starmene da solo e in santa pace."

Steve scosse la testa e sospirò guardandomi uscire dalla cucina. "Il giorno in cui capirai tutto questo sarà troppo tardi."

Ovviamente lo ignorai e me ne salii in camera. Socchiusi la porta e sospirai godendomi il silenzio di quelle mura. Chiusi per un attimo gli occhi e quando li riaprii vidi una stanza vuota e silenziosa. E per quanto amassi il silenzio e la tranquillità, mi sembrò un ambiente non adatto a me.

Camminai verso il letto e mi sedetti sul bordo dando le spalle alla porta, guardai la finestra e mi incantai a vedere il cielo completamente bianco. Avrebbe nevicato a momenti.

Presi il cellulare dalla tasca e vidi cadere sul letto il barattolino di pillole. Le guardai e le presi leggendo l'etichetta.

"Possibile effetto psicoattivo, potrebbe influenzare il sistema nervoso centrale alterando umore e percezioni esterne." lessi. Inarcai un sopracciglio e aprii il barattolino. "Tipo allucinogeno.." mormorai.

Wings [Cole Sprouse]Where stories live. Discover now