Capitolo 34

275 20 4
                                    

COLE

Guardai Ella in fondo alla sala da Sparkle, poggiata coi gomiti al bancone sorrideva al barista mentre le serviva il suo frullato pieno di zuccheri. Lui la guardava come chiunque ragazzo avrebbe guardato un ragazza così bella: con la voglia di averla. Chiunque avrebbe definito il mio pensiero come esagerato o persino geloso, ma la mia non era gelosia. Semplicemente conoscevo gli uomini, specialmente quelli come me, e sapevo distinguere benissimo un innocuo sorriso da un sorriso malizioso. Ella, al contrario, non capiva un cazzo.

Sorrideva a quel barista con la sua solita dolcezza educata che riservava agli altri, questo mi spingeva il più delle volte a tenerla d'occhio, proprio come stavo facendo in quel momento.

"Parlando di cose più importanti.." Rayan richiamò la mia attenzione e fui costretto a distogliere l'attenzione dalla bionda per donarla a lui.

"Perché lei è coinvolta?" si riferì ad Ella.

Josh lo guardò inarcando un sopracciglio. "Non è parte del gruppo?"

"E da quando? Solo perché Cole se la porta a letto? Mica Nicole è dei nostri."

"Chi ti dice che me la porto a letto?" dissi. Charlie mi fissò pensieroso.

"Ti scopi chiunque ti stia guardando. Ogni tanto ho la paura che tu possa agguantare una delle nostre chiappe!" sbottò il biondino. Corrugai la fronte e lo guardai senza capire di cosa diavolo stesse parlando.

"Eh?"

"Ci ha aiutati a ideare un piano, abbastanza buono aggiungerei, dunque è logico che sia coinvolta in questa storia." Charlie si intromise distogliendo gli occhi da me. "E poi ci ha visto più volte fare delle cose...quella cosa." tornò a guardarmi. Si riferiva al giorno in cui uccisi mio padre e lo gettammo inerme nel vuoto più assoluto.

"Si ma...è sicuro coinvolgerla in ogni cosa?"

Josh guardò Rayan stringendosi nelle spalle. "Se avesse voluto tradirci avrebbe potuto farlo molto tempo fa, non credi?"

Annuì concordando con lui, poi mi girai a guardare di nuovo la ragazza. Aveva quella coppa enorme fra le mani pronta a dirigersi verso il nostro tavolo. "Garantisco io per lei." tornai a guardarli. "Se dovesse mai tradirci avete il mio permesso anzi l'obbligo di scaricare ogni crimine su di me."

"Eccomi!" con un sorriso raggiante di chi aveva la vita che andava a meraviglia, Ella tornò a sedersi accanto a me poggiando la coppa strapiena di frullato sul tavolo. "Non pensavo ci volesse molto per ordinare." ci guardò uno ad uno, ci fu uno strano silenzio. "Di cosa stavate parlando?"

Ci guardammo fra noi, Charlie come al solito salvò tutti dall'imbarazzo. "Delle attrezzature per il piano che hai ideato. Ho già preso qualcosa in un negozio di elettronica poco fuori città, me la sono cavata con cento dollari in tutto."

"Direi che è ottimo. Pensavo avremmo speso molto di più." sorrise guardando Charlie e accavallò le gambe sotto al tavolo. Il mio sguardo non poté che finire su quelle lunghe cosce e mi chiesi come diamine facevo ogni notte a dormire al suo fianco senza perdere il controllo e possederla fino allo svenimento. Il solito pensiero insomma.

Josh si sporse sul tavolo abbassando un po' la voce. "Avevo pensato che forse ci servono anche dei giubbotti anti proiettili, se fossero armati almeno abbiamo una chance di salvare la pelle."

"E' una bella idea Josh, ma comprando dei giubbotti del genere desteremo probabilmente dei sospetti, dobbiamo essere cauti." disse Charlie. "Posso fare qualche ricerca e vedere che materiali servono. Se non è qualcosa di impossibile da creare possiamo occuparcene io ed Ella." spostò lo sguardo su di lei.

Wings [Cole Sprouse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora