Capitolo 39

210 21 1
                                    


COLE

La guardai stesa a terra con la preoccupazione negli occhi, aveva come degli spasmi mentre tossiva rumorosamente. Cercai di alzarmi sui gomiti fallendo ogni tentativo, il cuore mi martellava nel petto provocandomi forti e intense fitte, non potevo fare nulla. Mi sentii impotente.

'Ella!' la chiamai col pensiero con gli occhi ancora puntati su di lei ma non ricevetti alcun cenno di attenzione da parte sua.

'Ti prego.' implorai non sapendo cos'altro fare. Sobbalzai quando sentii improvvisamente bussare alla porta. La maniglia si mosse ma rimase chiusa, doveva essere chiusa a chiave.

"Ella? Che succede?" disse Charlie. Il suo arrivo mi diede speranza. "Sento suonare il pacemaker, cosa succede?"

Corrugai la fronte e mi guardai il petto. Avevo un paio di piccole ventose, ormai familiari, attaccate sui pettorali e collegate al solito macchinario che controllava il mio pacemaker e i battiti del cuore. Non mi ero neanche accorto che stava suonando con una certa urgenza.

Fuori la porta le voci divennero incomprensibili e ovattate, poi dopo alcuni instanti di silenzio sentii dei colpi molto forti, probabilmente stavano cercando di sfondare la porta per entrare. Guardai nuovamente Ella, tossendo per l'ennesima volta una melma nera schizzò fuori dalle sue labbra sporcandole guance e mento. Era la stessa melma nera che le vidi vomitare il giorno prima. Ero al limite della preoccupazione sentendo una fitta ancor più dolorosa al cuore. Strinsi gli occhi gemendo dal dolore, nelle orecchie l'allarme incessante della macchina accanto al letto e nella testa la figura di Ella ancora stesa a terra.

Un tonfo risuonò nella stanza, aprii gli occhi stringendo fra le mani le lenzuola vedendo i ragazzi entrare con la preoccupazione negli occhi.

Lo sguardo di Charlie ricadde prima su di me poi su di Ella, in preda a chissà cosa.

"Ma che diavolo succede?" chiese Rayan con la fronte aggrottata. Josh dietro di loro ci guardava in preda allo shock, non lo avevo mai visto così spaventato.

"Rayan occupati di Ella." disse Charlie venendo velocemente nella mia direzione. Posò una busta sul comodino e iniziò a tirare velocemente fuori tutto ciò che aveva appena comprato. Rayan si accasciò accanto ad Ella e tentò di alzarle le spalle venendola tossire. Vide la sua bocca ricoperta da un liquido nero e corrugando la fronte ne prese un po' con le dita osservandolo con attenzione.

"Ma che.." mormorò lentamente cercando di capire cosa fosse. Sgranai gli occhi guardandolo e afferrai il braccio di Charlie stringendolo.

Dovevo proteggere Ella e il suo segreto e sperai che Charlie mi capisse anche senza poterglielo spiegare a voce. Il suo sguardo preoccupato incontrò il mio non appena lo toccai e vedendomi in allarme seguì la traiettoria del mio sguardo fino a Rayan. Gli occhi di Charlie guardarono il biondino con la mia stessa preoccupazione ma vidi qualcos'altro in lui quando spostò lo sguardo su Ella. Era paura.

"Sta soffocando!" urlò al biondino distogliendo finalmente la sua attenzione da quella melma. "Girala su un fianco!" ordinò.

Rayan annuì velocemente e spinse Ella su un fianco che subito rigettò a terra una pozza di quello stesso liquido che le era rimasto bloccato in gola. Nonostante ciò continuò a tossire portando lentamente le sue dita verso la bocca. Stava continuando a soffocare.

Rayan guardò Ella, poi si girò verso Charlie impaurito. "Che devo fare?"

Il riccio, che stava aprendo una siringa e una boccetta, si voltò nuovamente verso di loro. Vidi per un attimo l'indecisione nei suoi occhi. Da un lato io, dall'altro Ella. Di chi occuparsi prima? Chi dei due era più urgente? La sua indecisione durò pochi attimi prima di poggiare tutto e correre dalla ragazza. Si accovacciò prendendo il posto di Rayan e piegò maggiormente Ella sul fianco, il viso rivolto a terra, prima di infilarle due dita in gola. Gli occhi di lei si strinsero e la sua gola emise dei gemiti strozzati mentre le dita di Charlie sfilarono fuori una grande e grossa piuma bianca. Non appena la sua gola fu liberata Ella riprese a respirare velocemente, prendendo quanta più aria possibile, e si rilassò sul pavimento. Rayan fissò la piuma così intensamente da poterla bruciare con lo sguardo se avesse potuto, Josh era ancora in piedi all'entrata, con un espressione scioccata in volto, mentre Charlie tornò nuovamente verso di me. Riprese la siringa, prelevò il liquido dalla boccetta e lo iniettò nella mia flebo il più velocemente possibile. Pochi istanti dopo mi sentii più rilassato e il macchinario legato al mio pacemaker smise di andare in allarme.

Wings [Cole Sprouse]Where stories live. Discover now