Capitolo 37

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ELLA

Sentii la porta alle mie spalle aprirsi lentamente, distolsi lo sguardo dalla finestra e mi voltai verso Charlie. Aveva l'aria stanca e mi guardava con la tristezza negli occhi. In un certo senso attraverso i suoi occhi riuscivo a vedere me stessa. Giuro che mi sentivo priva di ogni vitalità o forza, avevo come il bisogno di lasciarmi cadere a terra e chiudere gli occhi.

"Stai bene?" mi chiese. Annuii guardandolo e sospirai lentamente.

"I ragazzi?"

"Di sotto. Josh prepara una cioccolata calda per Cole, per quando si risveglierà. Rayan è sul divano, gli ho medicato le ferite e gli ho detto di riposarsi un po'. Aveva un brutto taglio sulla testa."

Annuii ascoltandolo e ripensai a Jay che pestava Rayan. Mi bastarono due fash, due piccole immagini di lui che sferrava calci contro le sue costole per farmi chiudere gli occhi. Inevitabilmente mi risuonò nella testa il suono dello sparo, la faccia confusa di Cole che si guardava incredulo il petto prima di guardarmi negli occhi e cadere a terra. Non lo avrei mai dimenticato quello sguardo, mi ha scavato dentro fino alle ossa come se fossi stata io ad avere una pallottola nel petto.

"Nonostante glielo avessi proibito Josh è determinato a preparargli quella cavolo di cioccolata." aggiunse distogliendomi dai brutti pensieri. Riaprii gli occhi e lo guardai lasciandolo parlare. La voce di Charlie mi calmava un po', aveva una bella voce dovevo ammetterlo.

"Ha bisogno di liquidi, vitamine, legumi, verdura...non di cioccolata." scosse la testa. Mi accorsi solo in quel momento che non portava la sua solita bandana, pensai di non averlo mai visto coi ricci così liberi.

"E' la sua preferita." dissi.

Charlie mi guardò e stavolta non aggiunse altro.

"Quando credi che si risveglierà?"

Sospirò continuando a mantenere il suo sguardo nei miei occhi. La cosa che mi piaceva di lui era che non distoglieva mai lo sguardo, non mentiva e né aveva il timore di dirti la cruda verità. Era onesto e affrontava gli altri a testa alta.

"Deve superare la notte, non abbiamo molto materiale medico, solo quello necessario per occuparsi del suo pacemaker. Se sopravvive fino a domani penso che non terrà gli occhi chiusi molto a lungo. Ha la testa dura, si sveglierà presto."

Lo guardai ripetendo le sue parole nella mia testa. Nulla era assicurato, avrei potuto perdere Cole con le stesse probabilità di averlo ancora in vita. E per quanto Charlie abbia fatto del suo meglio una parte di me era ancora furiosa per non averlo portato in ospedale. Certo, ci avrebbe messo in altri guai ma almeno la salute e la vita di Cole sarebbero stati in mani più esperte.

"So a cosa stai pensando." fece una breve pausa. "Devi fidarti di me."

"Mi fido di te."

"No, non lo stai facendo, non adesso." sospirò per poi strofinarsi gli occhi prima di riportare lo sguardo su di me. Aveva un'aria veramente stanca. "Si risveglierà."

Mi passai le mani sui jeans annuendo per l'ennesima volta, mi voltai nuovamente verso la finestra guardando il cielo grigio attraverso il vetro. "Hai memorizzato la targa."

Charlie rimase in silenzio per alcuni secondi prima di annuire. "Si."

"Dovremmo seguire il piano allora."

"Non senza Cole. E' indispensabile la sua presenza."

"Invece credo proprio che dovremmo approfittare della sua convalescenza per attaccare." mi voltai nuovamente a guardarlo. "Non voglio che corra altri rischi."

Wings [Cole Sprouse]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin