Capitolo 8: Hai un ammiratore segreto

16.6K 584 106
                                    

Passò una settimana dal primo biglietto, e per i giorni successivi, ogni giorno, ricevetti un biglietto ed una rosa. In ogni foglietto c'era scritta una frase d'amore di famosi scrittori o poeti, ed ognuno lo avevo conservato nel mio comodino.
Raccontai l'accaduto a Taylor ed a Ethan, che era finalmente tornato a casa da un paio di giorni.
Tutti e tre cercammo di scoprire chi fosse la famosa "N" ma non ci venne in mente nessuno. Conoscevo pochi ragazzi di cui il nome iniziava con la lettera N. Nick del corso di spagnolo? No, non ci avevo mai parlato. Nathan il mio vicino di casa? Impossibile, lo vedevo spesso assieme ad una ragazza e qualche volta li avevo anche visti baciarsi. Forse era Ned il mio amico delle medie con cui avevo perso i contatti! Scacciai subito l'idea, Ned si era trasferito in un'altra città già da qualche anno, perché avrebbe dovuto mandarmi delle rose così all'improvviso? L'ultimo che rimaneva era Nolan, un compagno di matematica di mio fratello. Nolan era venuto a casa nostra un paio di volte, per studiare assieme a Colton ma avevamo parlato davvero poche volte.
Non poteva di certo avere una cotta per me, ci conoscevamo a mala pena!

Ero davvero confusa e non sapevo da che parte andare: continuare a ricevere rose e biglietti da uno sconosciuto oppure scoprire la sua vera identità? La risposta mi arrivò molto in fretta, quando i miei due migliori amici mi urlarono che avrei dovuto a tutti i costi scoprire chi fosse il mio ammiratore segreto. Avevano ragione, dovevo e volevo conoscerlo!

Evan era tornato a scuola e, come aveva previsto, era diventato il pettegolezzo sulla bocca di tutti.
Parlammo relativamente poco quella settimana ma non ci feci troppo caso, dopotutto, era stato così per dodici anni, perciò perché stupirmi?
Quel giorno però, di domenica pomeriggio, mi sorpresi di me stessa quando mi trovai seduta sul mio letto con il telefono in mano ed una chiamata ad Evan in corso.
Ero stata molto impulsiva perché avevo bisogno di un consiglio.
E poi, non mento, avevo voglia di sentire la sua voce.

«Hailey» rispose dopo pochi squilli, con il fiatone.

«Ehy, ti disturbo?» chiesi.

«No, cioè stavo facendo una corsa. Dimmi»

«No scusami, non è importante, se vuoi ti lascio in pace»

Che stupida.
Impulsiva e stupida, che combo!

«Hailey, dimmi»

Sospirai. «Ho bisogno di un consiglio»

«Spara»

«Si tratta di un ragaz-»

«Chi?» mi interruppe.

«Eh non lo so!» la situazione faceva ridere.

«Cioè?» chiese.

«Beh diciamo che questo rag-»

«Senti, ci vediamo tra venti minuti al parco giochi. Mi faccio una doccia veloce ed arrivo, okay?» mi interruppe, di nuovo.

«Ehm okay, a dopo»

«A dopo»

Ero confusa. Perché continuava ad interrompermi? E perché non mi aveva lasciato finire di parlare?
Scacciai ogni pensiero dalla mia testa ed andai a cambiarmi.
Lasciai la solita felpa grigia del pigiama, tanto mi sarei dovuta vedere con Evan e lui mi conosceva fin da quando indossavo i jeans colorati e le magliette delle Winx.
Indossai dei leggins neri e poi infilai un paio di scarpe da ginnastica.
Guardai l'ora ed erano passati appena cinque minuti.
Mi sedetti sul letto ed iniziai a tamburellare le dita sul ginocchio.
Non sapevo che cosa fare per altri dieci minuti, così iniziai a camminare su e giù per la stanza.
Canticchiavo una canzone e camminavo. Sembravo una stupida, così decisi di scendere al primo piano ed andai in cucina per bere qualcosa.

«Hailey, esci?» chiese mia madre preparandosi un thè caldo.

«Sì»

«Con chi? Mettiti la giacca, fa freddo»

«Mh... con Taylor» dissi per poi bere un bicchiere di succo di frutta.

«Okay, vedi di tornare per cena. E non chiamarmi all'ultimo minuto per dirmi che ceni da Taylor, intesi?»

«Sì, sì» dissi distrattamente.

In realtà avevo smesso di ascoltarla al suo "okay". Finii di bere e poi andai a prendere la mia giacca nera, mi vestii e salutai.

Uscii di casa ed una folata molto forte di vento mi scompigliò subito i capelli.
Novembre si faceva sentire ed io non ero molto amante delle stagioni fredde. Chiusi la zip della mia giacca, infilai le mani nelle tasche e camminai velocemente verso il parco: più mi muovevo, meno avevo freddo.
Arrivai al parco e vidi già Evan seduto su una panchina, così lo raggiunsi.

«Ciao» sorrisi, sedendomi accanto a lui.

«Ehy, allora dimmi»

«Stai bene, Evan? Prima sembravi molto di fretta, ho interrotto qualcosa?»

«No no, è che avevo intravisto Samantha arrivare e non potevo farmi vedere o sentire. Quindi ho chiuso la chiamata e sono corso a casa» sorrise.

«Ah okay» risi. «Allora, ti spiego: è da una settimana che ricevo delle rose rosse ed un biglietto al giorno, con su scritta una frase d'amore di famosi scrittori. L'emittente si firma solo con "N" ed io non ho idea di chi sia, non so come scoprire il suo nome! Aiutami ti prego»

Scoppiò in un'adorabile risata. «Hai un ammiratore segreto, Hay, e se deve rimanere "segreto" allora non devi scoprire chi questo sia. Funziona così il gioco»

Mi aveva appena chiamata...Hay?
Arrossii al sentire del soprannome, ma per fortuna lui non lo notò.

«Ma io voglio scoprire chi sia! Voglio almeno vedere se lo conosco»

«Vi conoscete, senza dubbio! Altrimenti come farebbe a conoscere il tuo indirizzo?»

«Oddio!» urlai. «Ma allora è un pedofilo o... o uno stalker!»

«E la "N" alla fine dei biglietti cosa significherebbe?» sorrise.

«Beh, "N" di "Npedofilo" oppure "N" di "Nstalker". Oppure anche "N" di "Ti veNgo a preNdere e ti butto da un poNte"»

Evan scoppiò a ridere ed, okay, forse stavo delirando.

«Hailey, sei assurda» sorrise, guardandomi negli occhi.

Era incredibile come i suoi occhi riuscissero a ribaltare completamente il mio stomaco.
Bastava sorridere e sentivo le mani tremare. Il mio corpo veniva scosso da mille brividi non appena lo vedevo, ma ogni volta cercavo di ignorare ciò che il mio corpo provava in sua presenza. Era sbagliato farmi piacere il migliore amico di mio fratello, però ancora più difficile era provare a togliermi Evan dalla testa, e dal cuore.

~~~
Salvee! Ecco qua il capitolo 8, vi è piaciuto? Io sto studiando, cioè ci sto provando ma fino ad ora ero in videochiamata con dei miei amici e bo non sto facendo niente ahahah.
Fatemi sapere cosa pensate del libro in generale fino a questo punto! Grazie, buona serataa.

-Alessia

Tutta colpa di mio fratello | #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora