Capitolo 22: Mi presti casa tua?

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«Ehy» sussurrai.

«Ehy» sorrise.

«Dov'eri finito?»

«Stavo per incendiare la scuola»

Sorrisi. «Il preside ti punirà?»

«Ha detto che devo stare più attento quando faccio gli esperimenti. Per il resto, devo passare una settimana a fare ore extra per punizione»

Sorrisi. «Sono felice che tu stia bene»

«Perché non dovrei?» chiese, accennando ad un sorriso.

«Non lo so. Prima non ti vedevo da nessuna parte, nessuno ti aveva visto ed avevo iniziato a preoccuparmi»

«Non ce n'era bisogno. Ero con il preside e la mia prof di chimica»

Sorrisi. «Ti eri distratto? A chimica intendo»

«Sì»

«Come mai?»

«Avevo la testa altrove» disse distogliendo lo sguardo dai miei occhi.

«Capisco» sorrisi. «Pensavi a qualche ragazza, eh?»

Perché avevo fatto quella domanda? Ero stupida o ritardata?

«Sì» annuì, tornando a guardarmi.

Ottimo lavoro detective Hailey.
Cosa volevo ottenere con quella domanda?
Dovevo dimenticarmi di lui.
Dovevo pensare solo a Nolan, perché stava diventando sempre più importante per me.

«V-va bene, ora vado»

«Hailey»

«Mh?»

«Puoi darmi una mano in spagnolo? Non ho superato il compito» sorrise.

«Come no? Eri preparato quando sono venuta ad aiutarti, e poi hai studiato anche da solo i giorni seguenti...non è vero?»

«Beh...»

«Evan!» sbuffai. «Non sono magica. Non posso aiutarti se tu non ti impegni»

Sorrise. «Quindi alle tre da te, chica?»

Sospirai, trattenendo un sorriso e poi acconsentì. «Okay»

«Allora a dopo. Hasta la vista, guapa»

Sorrisi e lui mi scoccò un bacio sulla fronte, poi proseguì per la sua strada.
Evan, mi stavi rendendo le cose tremendamente difficili.
Come cavolo potevo dimenticare una persona come lui?
Tirai un lungo respiro e poi andai in classe da Taylor.

✉✉✉

«Ciao mamma, sono assieme ad Ethan» urlai entrando in casa.

«Ehy ragazzi! Oggi ho fatto la pasta, vi va?»

Dicemmo in coro 'sì' e poi ci togliemmo le scarpe.

«Hay, tesoro, ti ho lasciato la solita rosa ed il bigliettino qui sul tavolo, se vuoi leggerlo»

«Grazie mamma»

«Questo ammiratore segreto deve essere proprio innamorato pazzo di te! Magari tuo padre mi avesse fatto una cosa del genere alla tua età, ritieniti fortunata» rise.

Però non le prestai più attenzione, perché non appena aprii il biglietto, non trovai una poesia, ma un messaggio.

'Domani, 3.30PM al parco.
-N'

«Questa poesia non mi piace molto» scherzò Ethan.

Non potevo crederci. Avrei finalmente incontrato il mio ammiratore segreto. Non stavo nella pelle! Iniziai a sorridere come un'idiota e poi portai il biglietto in camera, seguita da Ethan.

Tutta colpa di mio fratello | #Wattys2019Where stories live. Discover now