Capitolo 38: Gli asciugamani elettrici

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Ero stufa di dover rincorrere Evan.
Se lui non aveva voluto combattere per me, allora anche io non avrei dovuto. Pur essendo difficile camuffare i miei sentimenti, nonostante tutto fosse ormai stato scoperto. Io ed Evan provavamo le stesse identiche cose, ma lui non aveva intenzione di fare un passo avanti, e perciò io, per cosa stavo combattendo?
Non lo capivo proprio! Perché con le altre ragazze, come Samantha, tutto gli risultava tremendamente facile e con me non aveva nemmeno il coraggio di provare a stare insieme?

«Signorina Stewart!» mi richiamò il professore di matematica. «È il primo giorno di scuola, ma lei sembra essere ancora in vacanza»

«Mi scusi, ero in sovrappensiero» mi giustificai.

Rodriguez mi riservò un'occhiataccia e tornò a spiegare qualche argomento a cui non avevo prestato attenzione, e che mi sarei fatta spiegare da Taylor successivamente. Le vacanze natalizie erano giunte al termine, ma io ero ancora con la testa altrove, fin dal primo gennaio.
L'ora di matematica finì ed in seguito ci fu la ricreazione.
Solitamente la trascorrevo con Taylor ed Ethan, ma quest'ultimo sarebbe stato assente per altri due giorni, dato che era a sciare in montagna assieme alla sua famiglia. Taylor, invece, sembrava essere più interessata ad un altro Stewart piuttosto che a me.

«C'è Colton!» disse agitata, dandomi una leggera gomitata, non appena svoltammo l'angolo.

«Che aspetti? Chiedigli un autografo» risposi ironica, continuando a camminare in direzione di mio fratello.

«Molto simpatica, Hailey. Io sono nel bel mezzo di una crisi amorosa e tu non fai altro che rispondermi con del sarcasmo!»

Taylor ed Ethan non sapevano nulla di "quella mattina". Non erano a conoscenza dei sentimenti di Evan nei miei confronti, tanto meno della nostra conversazione, ecco perché ero diventata molto schiva e distaccata in quel periodo.

«Okay, allora scusa. Ma cosa dovrei dire? "Oddio c'è mio fratello"?»

Taylor non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca che Colton si fermò davanti a noi.

«Ehy» sorrise, guardando la mia migliore amica.

«Ehy» alla bionda si illuminarono gli occhi.

«Ehy» dissi sventolando una mano tra i volti dei due piccioncini. «Scusate se esisto anche io»

Colton roteò gli occhi divertito. «Che corso avete ora?»

«Francese»

«Ora buco» risposi con poca emozione.

«tu veux prendre un café?» domandò Colton riferendosi a Taylor, ma pronunciando le parole in maniera davvero insicura.

«Oui oui!» sorrise lei. «Scusa Hay, a te va bene?»

«Dato che non ho capito un accidenti, sì, va bene»

«merci!» dissero in coro sorridenti.

Dopodiché si presero la mano e si avviarono verso la caffetteria della scuola. Era strano vederli insieme, ma sapevo che prima o poi ci avrei fatto l'abitudine.
Salii al secondo piano per avviarmi verso la biblioteca della scuola dove avrei passato la seguente ora buco, ma in lontananza vidi Nolan.
No, no, no, no.
Non avevo voglia di incontrarlo e scambiare due semplici chiacchiere con lui, così corsi a nascondermi nel bagno.
Chiusi la porta e presi un bel respiro, poi mi voltai.

«Hailey?» chiese una voce maschile. «Che ci fai nel bagno dei maschi?»

Mi trovavo seriamente nel bagno dei ragazzi, con Evan a dieci passi da me?
No, doveva essere un sogno... per forza!

Tutta colpa di mio fratello | #Wattys2019Where stories live. Discover now