Capitolo 13: Ti perdono, idiota

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Evan's POV:

Suonò il campanello e chiusi Hailey nello studio di mio padre.
Aprii la porta di casa e trovai Colton sull'uscio; subito sorrise alla mia vista.

«Ciao»

«Ciao» dissi schiarendomi la voce.

«Posso entrare?»

«Okay»

Andammo in salotto e ci sedemmo sul divano. Serrai le mani in due pugni e cercai di calmarmi. Vederlo così vicino a me mi creava davvero tanta rabbia.

«Evan non ho intenzione di starmene con le mani in mano» sospirò. «Voglio risolvere»

«Hai già mandato tua sorella a parlarmi ed io ho le ho detto che ho bisogno di tempo. Forse il messaggio non è stato recepito bene?»

«Voglio risolvere adesso! Non ho intenzione di finire il liceo senza il mio migliore amico» disse alterando la voce.

«È solo novembre»

Nemmeno io avevo intenzione di finire la scuola senza il mio migliore amico, ma in quel momento ero arrabbiato, e lui doveva capirlo.

«Questa situazione è ingestibile!» disse. «Sono stato un idiota, okay? Uno stupido, un coglione...tutto quello che vuoi! Insultami quanto vuoi!»

«Non voglio insultarti»

«Sai che io odio correre dietro alle persone e odio aspettare, ma ora si tratta di te, il mio migliore amico da quando avevamo sei anni!» sorrise.

Cercai di non sorridere ma ripensai istintivamente ai nostri dodici anni di amicizia tra cazzate, risate e litigi inutili. 
Ricordai di quando saltammo per la prima volta la scuola, a quattordici anni, e di come ci sentissimo grandi. Ricordai poi, quando a otto anni, andammo in campeggio insieme e facemmo gli stupidi tutta la notte tenendo svegli i nostri amici.
Era davvero bello ripensare a tutti quei momenti, era bello pensare a come eravamo cambiati. Eravamo passati da essere due stupidi bambini castani e paffutelli, a due ragazzi quasi adulti. Eravamo cambiati tanto, ma lo avevamo fatto sempre insieme.

«Hai baciato la mia ragazza, Colt»

«Lo so, Ev, ma me ne pento tantissimo! Sono stato un idiota ubriaco in cerca di labbra da baciare» sorrise. «Allora, accetti le mie scuse?»

«Chiedimi ancora una volta scusa» sorrisi.

«Scusa amore» mi prese in giro.

«Ti perdono, idiota» sorrisi.

Si alzò dal suo posto sul divano e mi venne ad abbracciare.

«Colton siamo due uomini» dissi ridendo. «Non possiamo abbracciarci come due femminucce»

«Hai ragione» disse staccandosi di colpo di me. «Allora, bella lì» disse con tono serio e mi fece un cenno con la testa.

Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso.

«Cosa mi sono perso in queste settimane?» chiesi.

«Sto uscendo con una ragazza, e caspita Ev, non hai idea! È bellissima! Ci ho ballato insieme ed ho passato tutta la notte con lei dopo la festa di Eva Wellington»

«Eri alla festa di Eva?»

«Sì, sono arrivato tardi, altrimenti mia sorella mi avrebbe visto e non avevo voglia di tornare a casa nostra» sbuffò.

«E chi è la fortunata?»

Esitò prima di rispondere. «Taylor Anderson»

«La migliore amica di tua sorella?!» urlai, e poi mi ricordai che Hailey era nella stanza accanto alla nostra.

«Sì, è un casino, lo so! Però Taylor è così bella e mi è sempre stata simpatica, fin dal primo giorno in cui Hailey la portò a casa nostra, a quattordici anni» sorrise.

«Sei nei guai!» sorrisi. «Ed Hailey come reagirà?»

«Non lo so, ma al momento non lo deve sapere. Acqua in bocca, Evan»

«Muto come un pesce!» sorrisi.

Hailey aveva sentito tutto e sapevo che, appena sarebbe uscita dallo studio, avrei visto la sua espressione confusa, o forse...delusa?
Mi sarebbe dispiaciuto vederla triste.

Dopo altri dieci minuti, tirai fuori una scusa in modo da "cacciare" Colton da casa mia e non appena uscì, Hailey mi raggiunse in salotto.

«Ehy» sorrisi, voltandomi verso di lei.

«Ehy»

«Hai sentito?»

«Sì»

«Mi dispiace» dissi avvicinandomi a lei.

«Per cosa?»

«Come? Di tuo fratello e Taylor...»

«E perché dovresti dispiacerti? Sono felicissima! È dalla prima superiore che cerco di farli mettere insieme!» rise. «Taylor ha una cotta per lui da non so quanti anni, beata l'ora che anche lui se ne sia accorto! Non vedo l'ora che si mettano insieme»

«Quindi stai bene?» chiesi confuso.

«Benissimo! Perché non dovrei?»

«Non lo so, credevo ci saresti rimasta male» sorrisi.

«No no, anzi»

Sorridemmo entrambi e lei poco dopo decise di andarsene. Dello spagnolo ne avevamo abbastanza entrambi.

Hailey's POV:

Arrivai a casa e tirai un sospiro di sollievo quando vidi mio fratello. Non si era accorto di nulla e non sapeva che io ero a conoscenza del suo segreto. Per quanto riguardava la mia migliore amica, non avevamo ancora parlato di quel "ragazzo" con cui era alla festa, ma avrei indagato il più possibile, non appena avrei avuto tempo.

Decisi di salire in camera mia e di terminare i compiti iniziati già venerdì, così che alla sera non mi ritrovassi a fare tutti i compiti per il giorno successivo. Odiavo il lunedì, ma odiavo soprattutto fare i compiti la domenica sera.

Finii di studiare e poi cenai assieme a mia madre. Durante la cena, suonò il campanello. Era Ethan.

«Ehy» sorrisi. «Che succede?»

«Ti ho disturbata? Voglio parlare»

«No, cioè stavo finendo di cenare, ma dimmi! È importante?» chiesi.

«Beh diciamo sì e no, ma ho voglia di parlare con te perché è da un po' che non lo facciamo» sorrise.

Lo invitai dentro casa e si sedette con me e mia madre a tavola, attendendo che io finissi di mangiare.
Dopo poco più di cinque minuti salimmo le scale ed andammo nella mia stanza.

Mi parlò di Summer, di come fosse interessante, di quanto fosse bella e simpatica. Mi elencò tutti i suoi pregi e non riuscì a tirare fuori nemmeno un difetto. Ethan era cotto a puntino.
Io invece gli dissi di Nolan e del nostro bacio, omettendo la parte riguardante Evan, ovviamente.
Passammo qualche ora a parlare e parlare, come non facevamo da qualche tempo. E sinceramente, mi era mancato parlare con il mio migliore amico così liberamente. Verso le undici tornò a casa sua, di fianco alla mia, e lo vidi dalla mia finestra. Avevamo la fortuna di avere le camere da letto l'una di fronte all'altra, così da poterci vedere sempre.
Andai a dormire, ma per i primi momenti non riuscii a non pensare ad altro se non Evan. Dovevo togliermelo dalla testa, ma era impossibile farlo.

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Buongiorno, finalmente dopo tredici capitoli Colton ed Evan hanno fatto pace! Sono tornati i due stupidi migliori amici di sempre, ed io non vedevo l'ora di rivederli insieme.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto! Buona giornata

-Alessia

Tutta colpa di mio fratello | #Wattys2019Where stories live. Discover now