Capitolo 29

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Kevin's pov:
Che bello rifar pace con David.
Non riesco a stargli lontano un secondo e aver passato questi tre giorni senza rivolgendogli neanche una parola è stata durissima però fortunatamente ora è acqua passata.

Sono sul letto tranquillo a guardare il soffitto finquando proprio David sale a cavalcioni su di me.
Cominciamo a baciarci a piano piano David mi toglie la maglia e toglie anche la sua, rimanendo entrambi a torso nudo.
Poi vedo che sbottona i miei pentagono facendo per sfilarsi anche i suoi, so già a cosa vuole arrivare così decido di fermarlo.

Io: -David non mi sembra il caso- dico facendolo scendere dalle mie gambe
David: -Uffa, che palle!- dice rimettendosi la maglia e riabbottonarsi i pantaloni
Io: -Dai amore lo sai che sarebbe soltanto uno sbaglio farlo qui, sai che Louis lo verrebbe a sapere vero? Poi pensa a cosa mi possa fare se lo scoprisse- dico un po' preoccupato
David: -Ma come fa a venirlo a sapere?-
Io: -Sai anche tu che lo scoprirebbe, non so come ma lo scopre- dico facendogli un occhiolino
-Meglio lasciare stare questa volta- dico baciandolo
David: -Eh va bene- dice riprendendo il mio bacio

Mi alzo dal letto insieme a lui e vado verso il bagno a mettermi il pigiama, volgio proprio farmi una bella dormita visto che sono due notti che non chiudo occhio come si deve.
Messo il pigiama mi metto a letto e dato un ultimo bacio al mio ragazzo vado tra le braccia di Morfeo.

Manuel's pov:
Mi sono fatto proprio una bella dormita, sono le 11:15 mi alzo dal letto e vado a farmi una bella doccia calda per poi vestirmi.
Ieri sera è stata una serataccia, James non voleva farmi entrare in stanza per farmi dormire visto quello che è successo con Mike così mi sono messo sul divano poi fortunatamente ha aperto la porta per andare in bagno e sono riuscito a correre dentro il mio letto cadendo subito in un sonno profondo.

Finito di prepararmi cerco di uscire per cercare di rincontrare May ma vengo fermato da Alex che mi rimprovera visto che non si può uscire per via della forte nevicata e del troppo freddo che fa fuori.
Sbuffando risalgo sopra e comincio a preparare la valigia visto che domani mattina torniamo a casa, non è che mi spiace ritornare a casa eh.
Mi butto sul letto e fissò il soffitto sperando che il tempo passi in fretta.

Louis: -Ragazzi scendere che andiamo a pranzo al ristorante dell'hotel visto che non abbiamo nulla da preparare!- urla dal salotto

Mi alzo e corro di sotto mettendomi il giaccone e gli stivali.
Almeno mangiamo al ristorante, meglio che stare chiuso in queste quattro mura.

Louis's pov:
Non abbiamo più nulla in dispensa e uscire per comprare qualcosa sarebbe soltanto inutile visto che domani partiamo così go deciso di portare i ragazzi al ristorante.

Stringiamo i denti per il freddo e attraversata la bufera di neve entriamo nell'hotel vicino casa nostra.
Andiamo verso il ristornante e occupiamo il tavolo che ci viene assegnato, qui dentro si sta proprio bene.

Io: -Mi raccomando scegliete cosa volete é ditemelo che cominciamo ad ordinare, però vi prego non ci mettete molto perché ho fame- dico implorandoli
Michael: -Quando non hai fame?- dice ridendo
Io: -Mike proprio tu mi vieni a dire questo?- dico ridendo e facendogli la linguaccia

Dopo dieci minuti ordino e con la speranza che i piatti arrivino presto cominciamo a parlare di un paio di cose a caso, sembra che è siano tutti partecipi tranne il solito, James, che è ancora arrabbiato per quello che è accaduto ieri, lo conosco meglio di chiunque altro e so che è riferito a quello.

Io: -Jey fammi un attimo compagnia, devo andare alla reception- dico alzandomi

Sbuffa e si alza venendo dietro di me.
Allontanati dai nostri fratelli mi giro verso di lui e guardandolo nei suoi occhioni cerco di fargli capire alcune cose.

Io: -Jey sai che non mi piace vederti così, perché non dimentichi quello che è successo ieri- dico mettendogli una mano sulla spalla
James: -Perché mi ha dato fastidio come si è comportato Mike verso di me, non aveva il diritto di punirmi- dice nervoso
Io: -Sicuro? Io penso che sia il contrario invece.
Tu gli hai mancato di rispetto, e sai che non devi mai mancare di rispetto, e lui ti ha punito giustamente.
Vedi James tu ultimamente ti stai comportando male e noi stiamo cercando di farti capire i tuoi errori così visto che è l'unico modo per farli entrare in quella tua testolina, meglio che ti entrino Jey perché altrimenti è peggio per te, fidati- dico calmo facendomi capire da lui
James: -Lo so che mi punite per farmi capire i miei errori però io non vi volgio far arrabbiare è solo che...- dice abbassando lo sguardo
Io: -So che non vuoi farci arrabbiare, ora andiamo a tavola e mi raccomando niente più muso lungo, intesi?- dico alzandogli la testa e dandogli un bacio in fronte

Lui annuisce e andiamo a tavola, avvolte con James ci vuole un po' di pazienza.
Ora non so se veramente ha ascoltato le mie parole, io spero di sì, perché è difficile fargli capire i fatti a parole però sono certo che abbia capito, in fin dei conti è un ragazzino è normale che combini casini.

Manuel's pov:
Dopo aver mangiato mi alzo e vado verso il bagno, ho la vescica piena non ce la faccio più.
Corro veloce e dopo aver "fatto quello che dovevo fare" mi lavo le mani ed esco dal bagno e mentre vado verso i tavolo mi trovodavanti May che era nei miei pensieri.

Io: -Ei, ciao!- dico sorridendogli
May: -Ciao Manuel! Cosa fai qui?- mi sorride
Io: -Sono a pranzo con i mei fratelli- dico indicando il tavolo
May: -Sono i tuoi fratelli?- dice incredula
Io: -Già, siamo un bel po di noi- rido
May: -Ma i tuoi non ci sono?-

Non posso negare che a quella frase non so come rispondere, è sempre stato difficile per me parlare dei miei genitori, non li ricordo tanto però so che erano delle merde e che non si meritavano noi.

Io: -No...i miei genitori non ci sono, vedi è una storia abbastanza complicata- dico passandomi una mano fra i capelli
May: -Scusami, non volevo...-
Io: -Tranquilla, vedi i miei genitori non sono mai stato presenti per noi.
Li vedevamo soltanto la sera e la maggior parte delle volte erano o ubriachi o fatti così per i loro sfizio ci andavamo di mezzo noi, fortunatamente mio fratello maggiore non appena ha compiuto la maggior età e si è riuscito a sistemare ha deciso di portarci tutti con lui crescendoci da solo e nel migliore dei modi, devo ringraziare lui se ora sono qui- dico trattenendo le lacrime
May: -Mi...Mi spiace tanto, hai avuto una brutta infanzia- dice abbracciandomi
Io: -Tranquilla, non è stata male visto che ero con i miei fratelli che mi hanno e mi danno tutto l'affetto di cui ho bisogno-

Vado con lei sulle scale dell'albergo e, seduti sui gradini, ci mettiamo a raccontarci tutto di noi, è una ragazza oltre che bella fuori anche nella dentro.
Si vede però da come mi ha abbracciato prima che forse ha avuto più giochi che baci quando era piccola.
Senza accorgermene si fa sera e dopo averci scambiato i numeri di telefono e i vari profili social ci lasciamo, l'abbraccio fortissimo con la speranza di rivederla il più presto possibile, visto che già la volgio bene, e torno a casa finendo di preparare le valigie per domani.
Finita di prepararla mi metto a letto e messaggiando con lei mi addormento cadendo in un sonno dolce e profondo.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now