Capitolo 49 (Parte 1)

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Louis's pov:
Non so cosa ci faccia Celeste qui, ha detto che mi vuole parlare in privato così la faccio salire al piano di sopra in camera mia.

Io: -Scusa il disordine ma i ragazzi buttano la roba come gli capita- dico chiudendo la porta dietro di me
Celeste: -Ma tranquillo...comunque ti devo dire una cosa importante- dice sedendosi sul letto
Io: -Dimmi tutto amore-
Celeste: -Mi sa che tra qualche mese ci sarà un'altro marmocchio che butterà la roba come gli capita- dice sorridendomi
Io: -In che senso?- dico confuso
Celeste: -Aspetto un bambino- dice con le lacrime agli occhi
Io: -Ma...ma è una cosa fantastica- dico baciandola
Celeste: -Ma la cosa più fantastica è che avrà te come padre-
Io: -No avrà te come madre, e spero che sia bella come la sua mamma- dico stringendola a me

La bacio per poi prenderla per mano e uscire dalla mia camera, prendo le chiavi dell'auto e scendo di sotto.

Io: -Mike io esco bada tu ai ragazzi- dico felicissimo
Michael: -Si, tranquillo- dice sorridendomi

Entro in macchina e comincio a girare per la città senza meta con accanto la mia fidanzata, sono al settimo cielo, penso che sia il miglior giorno che abbia mai vissuto.

Vado verso il centro commerciale e una volta parcheggiata l'auto all'interno del centro commerciale, entriamo.
Ci facciamo un piccolo giro e poi mi dirigo subito al negozio per neonati mano nella mano con la mia fidanzata.

Io: -Guarda questa tutina com'è carina!- dico prendendo varie tutine
Celeste: -Amore sono bellissime, ma dobbiamo vedere sempre se il nostro bambino sarà maschietto o femminuccia- dice sorridendomi
Io: -Lo so...però...sono troppo emozionato e non vedo l'ora di avere un braccio questa peste- dico arrossendo in viso

Usciamo dal negozio e ci sediamo ad un tavolino nella piazzetta del centro commerciale, tra poco dovrò tornare a casa perché devo preparare la cena per i ragazzi anche se vorrei passare ancora tempo con la mia ragazza specialmente dopo questa notizia magnifica che mi ha dato.

Ciò però non sta a significare che non mi importa più dei miei fratelli.

Celeste's pov:
Siamo seduto ad un tavolino in piazzetta e nel mentre parliamo un po'.
Sono felicissima di aspettare un bambino però c'è una cosa che ancora non ho fatto: non ho ancora detto nulla alla mia famiglia, ovvero mio fratello maggiore e mia sorella minore, non so come la prenderanno.

Io: -Lou, io...io non ho detto ancora nulla alla mia famiglia, non è che questa sera possiamo organizzare una cena insieme anche ai tuoi fratelli e dare una notizia a tutti?-
Louis: -Come non hai detto ancora nulla?- dice un po' incredulo
Io: -È che...ho avuto un po' paura di come avrebbe potuto reagire mio fratello, era già di cattivo umore e non me la sentivo di dargli una notizia così importante-
Louis: -Va bene, tranquilla.
Ora cerco di organizzarmi nel miglior modo possibile- dice alzandosi con un sorriso stampato sul volto
Io: -Che ne dici se venite a mangiare a casa mia, non è tanto grande però penso che sia la miglior cosa-
Louis: -Va bene, allora cominciamo ad andare...con il tempo che ci vuole a far tornare i miei fratelli e a farli preparare si farà sera- dice ridendo

Usciamo dal centro commerciale, entriamo in macchina e il mio ragazzo mi accompagna fino casa mia.

Salgo le scale dell'appartamento e neanche il tempo di aprire la porta vedo Desmond, mio fratello maggiore che stava per uscire.

Desmond: -Ei, io esco- dice sorridendomi
Io: -Ecco...questa sera ho invitato il mio ragazzo e i suoi fratelli a cenare qui, non puoi rinviare questa uscita?-
Desmond: -Non mi potevi avvisare prima?- dice un po' infastidito
Io: -Scusami- gli sorrido
Desmond: -Eh va bene, allora sistemiamo un po' dai- dice abbracciandomi

Mentre sistemiamo un po' il salotto e la cucina vedo entrare Miriam, la mia sorellina, come sempre attaccata al suo cellulare.

Desmond gli parla ma lei è troppo impegnata a messaggiare così si avvicina a lei e gli tira il cellulare da mano facendogli uno sguardo severo, gli dice di non uscire questa sera, visto che verrà a cena la famiglia del mio ragazzo.
Lei sbuffando si alza dal divano e ci da una mano a sistemare.

Una volta finito vado in camera della mia sorellina, e seduta vicino a lei sul suo lettino gli accarezzo i suoi lunghi capelli biondi.

Miriam: -Proprio questa sera dovevi farlo venire?-
Io: -Ho una notizia importante da dare sia a voi sia ai fratelli di Louis, quindi si- dico sorridendogli
Miriam: -Ma quanti ne sono? Perché avvolte sento un nome un'altra volta un'altro e non ho mai capito quanti fratelli ha questo tipo-
Io: -È una famiglia un po' allargata, sono...uno...due...tre...otto di loro però ne verranno soltanto sette perché un loro fratello e fuori per lavoro-
Miriam: -Otto?- domanda incredula
Io: -Già, te l'ho detto che sono una famiglia allargata- dico ridendo

Con la mia sorellina ho sempre avuto un rapporto magnifico, ha 16 anni e diciamo che io sono la sua migliore amica, almeno così mi dice e io sono felice di esserlo.
Mi confida tutto e quando ha bisogno di qualcosa chiede sempre a me.

Anche con Desmond ho un bel rapporto però è diverso tra fratello e sorella e sorella e sorella.
Desmond essendo il più grande, anche se ha solo un anno in più di me, ovvero ha 24 anni, fa sempre la parte del severo anche se ci tiene a noi in un modo pazzesco.

Louis's pov:
Ho fatto tornare tutti i miei fratelli a casa, ancora non sanno nulla, l'unico che sa che tra poco diventerò padre è Alex, essendo il più grande degli altri ho deciso di dare la notizia prima a lui e la sua reazione mi ha reso felicissimo.

Ora sono di sopra a prepararmi, non sapendo cosa mettere me ne sono andato sul classico, ovvero una camicia bianca, un jeans e delle scarpe nere abbinate al mio giubbotto nero in pelle.
Mi aggiusto i capelli e scendo di sotto vedendo i ragazzi ancora non pronti.

Io: -Vi muovete?-
Manuel: -Un attimo- dice sbuffando
Io: -Avanti sbrigatevi e mettetevi qualcosa di decente, mi raccomando!- dico sedendomi sul divano

Dopo una buona mezz'ora di attesa vedo scendere tutti, finalmente.

Io: -Prima di andare volevo dirvi una cosa: comportatevi bene e non facciamo brutte figure.
Ve lo chiedo per favore, io ci tengo a questa cena quindi vi prego di comportarvi bene perché è una cosa importante- dico calmo

I ragazzi mi sorridono annuendo, gli rispondo con un sorriso e apro la porta di casa.
Usciamo e subito li faccio entrare in macchina, come sempre ci dividiamo in due macchine, nella mia ci sono: Manuel, Kevin e David; mentre in quella di Mike ci sono: Daniel e James.

Arriviamo sotto l'appartamento della mia ragazza.
Faccio un bel respiro profondo e busso al citofono, ho un'ansia pazzesca...

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now