Capitolo 47

733 24 5
                                    

Alex's pov:
Oggi non è un sabato come gli altri, oggi devo trasferirmi, purtroppo è arrivato già il giorno.
Non nego che già il pensiero di lasciare i miei cuccioli qui mi fa male, però non posso rinunciare alla mia vita per stare sempre con loro.

La sveglia ha cominciato a suonare alle 5:00 così mi sono alzato per lavarmi e prepararmi per poi passare a prendere Carol.
Ora sto sistemando le valige nel cofano e a darmi una mano è Louis, anche perché è l'unico sveglio oltre a Mike che però è di sopra a svegliare i ragazzi.

Vorrei salutarli come penso che loro vogliono salutare me, però siccome è presto ho detto di lasciarli dormire ma Michael e Louis non hanno voluto sapere ragioni.

Louis: -Ecco l'ultima- dice passandomi l'ultima valigia
Io: -Fatto!- dico chiudendo il cofano
Louis: -Non ci posso ancora credere, il mio piccolino è diventato un uomo ed ora va via con la sua fidanzata...ricorda che per me resterai sempre il mio piccolino però- dice abbracciandomi
Io: -Sai che tornerò a trovarvi ogni volta possibile e quando c'è ne bisogno non esitare a chiamarmi- dico ricambiando il suo abbraccio

Dopo un po' vedo tutti i miei fratelli scendere per le scale ed abbracciarmi, tutti tranne uno, Kevin.
Lo guardo e mi sorride, si è messo lontano da noi lasciando che i miei fratelli mi abbracciassero poi gli faccio cenno di venire, perché ormai anche lui fa parte della nostra famiglia, felice del mio consenso si aggiunge anche lui all'abbraccio.

Io: -Mi mancherete tutti!- dico guardando specialmente Daniel che ha gli occhietti pieno di lacrime
-Non piangere ti prego...- dico prendendo Da url in braccio che continua a piangere
-Vi prometto che vi verrò a trovare perché siete sempre la mia famiglia, no?- dico asciugando le lacrime al piccolo in braccio a me
Louis: -Non volgio intromettermi però tra poco dovremmo essere all'aeroporto- dice guardandoci felice
Io: -Si, ora andiamo....mi raccomando fate i bravi e non fate arrabbiare sempre i fratelloni, va bene?- dico posando Daniel a terra

Li guardo tristi per lasciarli e dopo averli salutati di nuovo entro in macchina insieme a Louis e Carol.

Louis ci accompagna fino all'aeroporto e una volta arrivati lo saluto di nuovo e mi preparo per il check-in

Sono con un ansia e tristezza tremenda, non so se sarò all'altezza di riuscire a convivere con la mia ragazza, mentre la tristezzaè dovuta al fatto di aver lasciato la mia famiglia anche se ora sono con la persona con cui vorrei creare una famiglia, la nostra famiglia, ovvero Carol.

Carol: - Ei andiamo dai- dice baciandomi
Io: -Si, andiamo- dico prendendola per mano

Louis's pov:
Entro di nuovo in macchina, mi metto al volante un po' soprappensiero e prima di partire appoggio la testa sul volante facendolo suonare involontariamente.

Ritorno a casa che sono le 6:45, mi faccio il mio solito caffè e mi godo questo momento di quiete in casa.
I ragazzi sono ritornati tutti a dormire, in fin dei conti hanno ragione a ritornare a dormire visto che li abbiamo svegliati alle 5:30 di mattina.

Alle 7:30 scendo come quasi ogni mattina per andare a lavoro lasciando tutti i ragazzi con Michael.

Michael's pov:
Pensavo di riuscire a dormire quando Alex è andato verso l'aeroporto, mi sbagliavo perché non ho riuscito a chiudere occhio, mi ritorna in mente ciò che è accaduto ieri con James e anche continundomi a girare nel mio letto non ho chiuso occhio.

Alle 9:00 decido di andare a svegliare i ragazzi, così salgo al piano di sopra e comincio ad entrare nelle loro camere.

Io: -David, Kevin svegliatevi!-
David: -Si...ora ci alziamo- dice sbuffando

Esco dalla loro camera e vado in quella di James.

Io: -James svegliati su!- dico scuotendolo leggermente
James: -Altri cinque minuti- dice assonnato
Io: -James, svegliati!- dico alzando un po' la voce e scoprendolo

Vedo che scatta dal letto e mi guarda un po' impaurito.

James: -Mi sono alzato, non mi punire- dice impaurito
Io: -Io non volgio punirti cucciolo, perché dici così?- dico abbracciandolo per rassicurarlo

Lui resta in silenzio e abbassa la testa.

Esco dalla sua camera con il cuore stretto, il mio fratellino ha paura di me, ne ho avuto la certezza.

Non volevo fargli paura l'altro giorno, ho esagerato perché ero già arrabbiato con Louis visto che ci stava quasi per abbandonare...poi lui che scappa e quindi mi sono preoccupato tanto...povero il mio piccolino che ha dovuto sopportare il mio sfogo aggressivo su di lui, sono un mostro.

Resto fermo a guardarlo per poi andare a svegliare anche gli ultimi due.

Io: -Manuel, Daniel sve...ah vedo che già siete in piedi, forza scendete giù che la colazione è pronta- dico prendendo in braccio Daniel che subito mi è venuto ad abbracciare

Scendo insieme a loro e mentre loro fanno colazione io sistemo un po' la cucina.

Dopo un'oretta vedo sparire quasi tutti i miei fratelli: Kevin e David sono usciti insieme ai loro amici mentre Manuel sta appena uscendo.

Manuel: -Mike io accompagno Daniel a casa del suo amico poi mi vado a fare un giro con i miei amici- dice aprendo la porta
Io: -Va bene, state attenti- dico dolce
James: -Esco anche io- dice correndo verso la porta
Io: -James no, non puoi uscire...- dico mentre vengo subito interrotto
James: -Perché, non ho fatto nulla- dice lamentandosi
Io: -Lo so che non hai fatto nulla, infatti non mi hai fatto finire la frase.
Non puoi uscire perché devo andare a fare una commissione e voglio che tu venga con me-
James: -Uffa, va bene- dice tornando indietro triste

Non è che non volgio farlo uscire anzi mi fa piacere che esce con i suoi amici, però voglio prima parlare con lui.
Voglio sapere cosa c'è che non va e poi non volgio che abbia paura di me, volgio parlarci perché mi ha veramente stretto il cuore quello che ha fatto ieri e questa mattina non appena ho alzato la voce, sono veramente preoccupato.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now