Capitolo 36

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Alex's pov:
Stamattina David è particolarmente pensieroso, fosse un giorno che qualcuno stia bene e felice in questa casa, no eh?
Mi avvicino a lui seduto sul divano ma non mi da tanto peso visto che sta smanettando continuamente con il cellulare.

Io: -Tutto bene David?-
David: -Si...si-
Io: -Sicuro?- dico guardandolo bene negli occhi
David: -No....mi puoi dare un consiglio?-
Io: -Certo, dimmi!-
David: -Ieri sera ho chiesto a Louis se potevo farmi un tatuaggio, lui come sempre mi ha detto di no però parlandoci un po' infine ha detto "fai come vuoi" è solo che sono indeciso-
Io: -Guarda ringrazia almeno che ti abbia detto in questo modo, a me e Mike ci voleva uccidere quando siamo arrivati a casa con i tatuaggi, ricordi?-
David: -Già...è solo che non saprei se farlo, tu cosa mi dici?-
Io: -Io ti posso solo dire che lo devi fare soltanto se ne sei sicuro altrimenti è inutile perché dopo che l'hai fatto non puoi tornare indietro-
David: -Hai ragione, ci penso un po'-

Mentre mi siedo e comincio a ricordare ciò che è successo quel giorno, Kevin chiama David ed escono insieme.
Mi sembra ieri quel giorno in cui io e Mike ci presentammo a casa con i tatuaggi fatti...

*Inizio Flashback*
A quest'ora dovremmo essere usciti da scuola quindi meglio sbrigarci a tornare a casa.
Usciamo dal salone di tatuaggi e cominciamo a correre per le strade con i nostri zaini sulle spalle, arriviamo fuori casa e prima di entrare ci mettiamo due giubbe di due nostre tute per non farci sgamare.
Entriamo e mentre posiamo le cartelle vicino la porta veniamo inondati dai piccoli che cercano le nostre coccole, tutti tranne David.
Non ho ancora capito perché quel ragazzo non parla mai con noi standosene nel proprio.

Louis: -Tutto bene a scuola piccoli?- dice dando un bacio ad entrambi
Io: Ehm...si- dico cercando di fare l'indifferente

Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, questo è il punto più delicato, visto che è quasi Estate e stare con la giubba a maniche lunghe non si può così alziamo un po' le maniche cercando sempre di non far vedere i nostri tatuaggi.

Louis: -Alex togliti un attimo la giubba per favore- dice severo
Io: -Perché?-
Louis: -Togliela subito, anche tu Michael!- ordina

Pur di non far arrabbiare di più il nostro fratello e ci togliamo le giubbe, non appena vede i tatuaggi sulle nostre braccia comincia ad impazzire.

Louis: -Ma cosa vi è saltato in mente? Specialmente tu Mike che sei ancora piccolo!- urla
Michael: -Dai Louis è soltanto un piccolo tatuaggio, non è nulla di che-
Louis: -A me non piacciono, poi chi vi ha dato il permesso di farlo?-
Io: -Senti frat- dico interrotto da uno schiaffo che mi arriva sul volto
Louis: -Questi così ora ve li dovete tenere però state tranquilli che non la passerete liscia- dice sedendosi sul divano e facendo mettermi sulle sue ginocchia

Mi slaccia i pantaloni e i boxer e mi comincia a colpire fortissimo, non so a quanto stia ma non riesco a trattenere le lacrime dal dolore.

Io: -T-Ti prego Lo-Louis basta!-
Louis: -Pensa che queste sono soltanto metà per il tatuaggio ora arrivano anche quelle dell'assenza a scuola di stamattina!- dice dandomi un colpo fortissimo

Ormai non riesco neanche più a reagire, riesco soltanto a piangere per il dolore che provo.
Ogni colpo è un sobbalzare per il dolore.

Louis: -Avanti alzati e rivestiti- dice dandomi l'ultimo colpo
Io: -S-Scusami fra-fratellone- dico in lacrime
Louis: -Ora tocca a te avanti!- dice tirando Mike sulle sue ginocchia

Anche a lui abbassa i jeans e i boxer cominciandolo a colpire davvero forte, come infatti subito comincia a piangere e dimenarsi.

Michael: -B-Basta ti prego, me ne stai dando di più rispetto ad A-Alex- dice in lacrime
Louis: -Perché qui ci sono anche quelle per le due insufficienze di ieri a scuola, asino!- dice continuando

Povero Mike! Ne sta avendo davvero tante.
Non appenaLouis lo fa alzare dalle sue ginocchia lo abbraccio forte cercando di farlo calmare.

Louis: -Avete 17 e 16 anni, almeno il permesso per quelle cose me lo potreste domandare!- urla dando un pugno al muro...

In silenzio e addolorati saliamo nelle nostre camere chiudendo le porte alle spalle e buttandoci sul letto, sapevo che l'avrebbe presa a male.
*Fine Flashback*

Non ci potemmo sedere per una settimana io e Mike, specialmente lui ne prese tantissime.
Però oltre a quei due che avevamo:
Io un leone dietro il braccio e Mike una frase anche lui sul braccio con un aereoplanino di carta che volava segando il suo anno di nascita con la scia lasciata.
Io ne ho fatto un'altro: il mio anno di nascita sotto il leone.
Però quella volta mi è andata molto meglio visto che Louis non mi ha fatto nulla anche perché ormai già ne avevo uno, poi cosa più importante gliel'ho chiesto di farlo.

Spero soltanto che David faccia la scelta giusta se farlo oppure no visto che ci tengo che non le prenda per un tatuaggio come già successo a noi.
Mentre mi perdo nei ricordi di quel brutto giorno vengo chiamato sul cellulare dalla mia ragazza, mi ero dimenticato che dovevo passarla a prendere, quando mi perdo nei vecchi ricordi non capisco più nulla.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now