Capitolo 44

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Louis's pov:
Quando Daniel mi ha visto mi è saltato in braccio e ha cominciato a piangere e stringermi forte dicendo di non abbandonarlo più, mi ha stretto il cuore.

Ora siamo appena tornati a casa e aprendo la porta sento un silenzio assurdo, ciò è segno che è appena successo qualcosa.

Appoggio le chiavi dell'auto sul tavolino avanti al divano e quando abbasso lo sguardo vedo James rannicchiato che piange disperatamente.

Io: -Cucciolo cos'è successo?-
James: -Lo odio...lo odio- dice piangendo
Io: -A chi odi?-
James: -A M-Michael, mi ha fa-fatto malissimo- dice portandosi una mano sul sedere
Io: -Dimmi cos'è successo avanti- dico sedendomi sul divano e facendolo sedere sulla gamba
James: -Non ce la fa-facevo più talmente che me le stava dando pe-però ad un certo punto ha preso la cin-cintura e a quel punto sono scappato dalle sue ginocchia però è stato peggio perché me ne ha date un s-sacco con la cintura-  dice facendomi vedere i segni della cintura
Io: -Una punizione la meritavi per aver fatto preoccupare tutti noi però Mike ha esagerato, ora calmati dai- dico abbracciandolo e dandogli un bacio per rassicurarlo

Vado da Alex e gli dico di consolare un po' James e di mettergli la pomata per alleggerire il dolore, dopodiché mi incammino verso la camera di Michael.
Ora ha esagerato lui, penso sia eccessivo aver punito James in quel modo.

Entro in camera sua arrabbiato e lo trovo seduto alla scrivania a studiare suppongo.

Io: -Ma sei impazzito all'improvviso?- dico nervoso
Michael: -Tu mi hai detto che potevo punirlo per quello che ha fatto!- dice incrociando le braccia
Io: -Lo so ma non con la cintura! Io non vi ho mai punito con la cintura Michael!-
Michael: -Mi ha offeso chiamandomi in tutti i modi possibili e immaginari e quindi penso che sia stato giusto quello che ho fatto-
Io: -Ti rendi conto i segni che gli hai lasciato?- dico dando un pugno alla scrivania
Michael: -Non venirmi a fare questa ramanzina che sei il primo a punire tutti i ragazzi!-
Io: -Io li punisco ma di certo non li prendo a cinghiate oppure gli lascio tutti quei segni-
Michael: -Eh va bene ho sbagliato facendomi prendere un po' troppo la mano- ammette
Io: -Ora scendi e chiedi subito scusa a tuo fratello che sta piangendo per il dolore-
Michael: -No, io non gli chiedo scusa.
Lui ha sbagliato per primo, quindi lui mi deve chiedere scusa-
Io: -Lo sai che stai chiedendo una cosa impossibile a James, è difficile che ti chiederà scusa-
Michael: -Non mi interessa-
Io: -Michael!- urlo nervoso

Alza gli occhi al cielo e mi segue di sotto davanti al divano dove si trova il fratellino.

Io: -James chiedi scusa a tuo fratello per le cose che gli hai detto-
James: -S-Scusami Michael- dice impaurito
Michael: -Scusami tu se ti ho punito in questo modo, mi hai fatto preoccupare un sacco- dice abbracciandolo

Sorrido vedendo la scena e vado in cucina a vedere cosa c'è per cucinare questa sera.
Non c'è molto infatti dovrei andare a fare la spesa poi pensandoci un po', credo che per farmi perdonare, del fatto di averli lasciati, questa sera li porto fuori a mangiare.

Vado da Alex per riferirgli la mia idea e lui mi sorride dicendomi che è una bella idea, con il suo appoggio decido subito di prenotare alla solita pizzeria.

Orami siamo clienti abituali ma non posso farci nulla se fa la pizza più buona della città, poi conosco bene il proprietario, e quindi so che è una persona per bene e tiene il ristorante bello pulito, soprattutto la cucina.

Alex's pov:
Mi fa piacere che Louis abbia avuto questa idea di portarci a mangiare fuori, almeno passiamo una serra tutti insieme visto che in questa casa è difficile passare una sera insieme visto che manca sempre qualcuno.

Ora sono in giro con Carol, la mia ragazza, la sto aiutando a prendere tutto l'occorrente visto che tra pochi giorni dobbiamo trasferirci.

Carol: -Amore, stasera perché non vieni a mangiare a casa mia?-
Io: -Non è per cattiveria però questa sera non posso-
Carol: -Perché? Sentiamo quale altra scusa inventi ora per non venire a cenare dai miei- dice arrabbiata
Io: -Te l'ho detto ieri che Louis se n'è andato, e ora per farsi perdonare totalmente ha deciso di portarci a mangiare fuori.
Questa volta non è una bugia, te lo giuro-
Carol: -Uffa però, ogni volta c'è sempre qualcosa sotto-
Io: -Facciamo in questo modo, stasera non posso non andare a cena fuori con i miei fratelli però domani sera vengo a cena dai tuoi, va bene?-
Carol: -Va bene- dice baciandomi

A quel punto non posso fare altro che continuarla a baciare appassionatamente.

La prendo per mano e continuiamo a camminare per il centro commerciale finendo per mia sfortuna nel negozio di abbigliamento, entriamo e lei comincia a provare vestiti su vestiti che ai miei occhi sono uguali anche se indossati da lei sono stupendi.

Non vedo l'ora di cominciare questa avventura con lei, siamo molto uniti e questa esperienza può soltanto farci capire se siamo fatti l'uno per l'altro per poi crearci la nostra famiglia, perché no anche con dei piccoli marmocchi che corrono ovunque.

Johnson's FamilyUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum