Capitolo 42

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Alex's pov:
Salgo in fretta al quarto piano e non appena arrivo davanti la porta vedo Celeste aprirmi con il viso abbastanza preoccupato, mi fa entrare e accomodare al tavolo mettendo due bicchieri d'acqua in mezzo al tavolo.

Le spiego l'accaduto e vedo che comincia ad aggitarsi nel sapere che Louis se n'è andato via, senza far sapere nulla a nessuno.

Io: -Puoi provare a chiamarlo e chiedergli dove si trova?-
Celeste: -S-Si, ora lo chiamo- dice agitata

Celeste fa come gli ho chiesto e dopo vari squilli fortunatamente Louis risponde, i due parlano tranquillamente come se nulla fosse successo finquando Celeste non chiede a Louis dove si trova in questo momento, lui senza pensarci due volte le risponde e aggiunge che l'aspetta.

Entrambi scendiamo da casa e ci dirigiamo verso l'auto finquando non vediamo che sul cofano della mia macchina è seduto Michael.

Michael: -Stavo venendo anche io a chiedere a Celeste poi ho visto la tua macchina parcheggiata qui e vi ho aspettato, sapete dove sta?-
Io: -Si, Celeste l'ha chiamato e ha detto che si trova in hotel...dai vieni- dico entrando in auto

Dopo dieci minuti bloccati nel traffico finalmente arriviamo, entriamo e chiediamo subito di Louis ci viene detto il numero della sua stanza e ci dirigiamo subito.
Non appena Celeste bussa alla porta Louis apre ma ad aspettarlo ci siamo anche noi.
Mike preso dalla rabbia gli salta addosso cominciandolo a colpire in viso e nello stomaco, i due se le danno, cerco di separarli ma non ce la faccio.

Io: -Basta Mike!- dico staccandolo da Louis
Michael: -Basta un cazzo! Ti rendi conto di quello che ha fatto? Ci ha lasciati soli!-
Io: -Lo so ma ragiona anche tu, Cristo!- dico infuriato

Nel mentre Celeste porta Mike a calmarsi nell'altra stanza perché si vede che è troppo agitato per poterci ragionare.

Louis: -È inutile che tentate di farmi tornare, non lo farò- dice sedendosi
Io: -Abbiamo bisogno di te, ti prego Lou torna- dico implorandolo
Louis: -È inutile che torni, voi vivreste meglio e i ragazzi sarebbero più felici visto che io l'unica cosa che so fare è punirli...io non vi merito, sareste cresciuti meglio senza di me- dice ad occhi lucidi
Io: -Non dire stronzate, come avremmo fatto senza di te? Saremmo rimasti soltanto lo sfogo di mamma e papà, oppure saremo finiti in casa-famiglia e tu lo sai bene!- dico sedendomi anch'io
-Non puoi andartene ora all'improvviso, tu che non ti sei mai tirato indietro a nulla per proteggerci e rinunciato a tutto pur di vederci sorridere e darci una vita perfetta, ed ora vuoi andartene? Non puoi, sai perché? Perché i ragazzi hanno bisogno di te, stanno male senza di te ma oltre loro abbiamo bisogno anche io e Michael di te!- dico con le lacrime agli occhi
Louis: -Scusami, sono soltanto un egoista- dice abbracciandomi e facendo scendere alcune lacrime

Da quanto tempo non ricevo un suo abbraccio, almeno non così profondo.
Vorrei che questo momento non finisse mai perché sto bene fra le sue braccia ma purtroppo non può essere così.

Io: -Quindi torni?- dico passandomi una mano fra i capelli
Louis: -Si, sempre se voi mi vogliate- dice asciugandosi le lacrime
Io: -Certo che ti vogliamo, sei sempre il nostro fratellone-

Si stacca da me e non appena vede Michael e Celeste chiede scusa anche a loro per poi andare a prendere la sua borsa con tutte le cose che aveva preso per andarsene, usciamo dall'hotel e ci mettiamo in macchina tornando a casa, io e Mike nella mia macchina è Louis e Celeste nella auto di Louis, mentre prosegue il tragitto verso casa non posso far a meno che rimprove Mike per come ha aggredito Louis, si ha sbagliato Louis ma penso che il modo in cui abbia reagito il mio fratellino sia stato esagerato.

David's pov:
Che giornata di merda, peggio di quella di ieri.
Mi manca tantissimo Louis e non riesco a non pensare a come ieri lo abbia visto arrabbiato e deciso a lasciarci, non ha degnato neanche di uno sguardo me e Kevin che tornavamo da fuori e lo abbiamo visto mettersi in auto.

In questo momento sono con il mio fidanzato fuori scuola dei miei due fratellini piccoli, vedo uscire soltanto Manu e dopo aver aspettato che uscissero tutti non possiamo far a meno di notare che James non c'è.

Comincio ad andare nel panico più totale, decidiamo di incamminarci verso casa pensando che forse sarà tornato lì non vedendoci, arriviamo a casa ma nulla non c'è, così la mia ansia comincia a salire sempre più e come se non bastasse ora sono anche tornati Alex e Mike a casa visto che ho sentito le loro voci dal piano di sotto.

Louis's pov:
Devo ammettere che mi sono comportato proprio da cretino a fare quella scenata ma soprattutto pensare che i miei fratelli non mi volessero più.

Mentre poso il cappotto sul divano vedo scendere Kevin, David e Manuel dal piano di sotto e non appena mi vedono mi corrono ad abbracciare e tutto ciò mi fa stringere il cuore.

Manuel: -Mi sei mancato tantissimo-
Kevin e David: -Anche a me!- rispondono in coro
Louis: -Vi voglio bene piccoli, scusatemi se vi ho lasciato- dico abbracciandoli più forte.

Quell'abbraccio dura per qualche minuto, penso che sia io e sia i ragazzi non vogliamo che finisca.

Michael: -Scusate se interrompo questo momento passionale ma James dov'è?-
Io: -Infatti, non vedo ne lui ne Daniel- dico un po' preoccupato
Alex: -Daniel oggi esce alle 16:00 da scuola, ma James non so perché non sia ancora qui, eppure a scuola è stato presente visto che sul registro elettronico riporta che è stato presente oggi- dice aprendo il registro elettronico
Kevin: -Ecco...proprio ora stavamo per dirvelo ma lo abbiamo aspettato tutto il tempo fuori scuola ma non l'abbiamo visto uscire, siamo corsi qui per vedere se era già rientrato ma niente- dice impanicato
David: -Sono preoccupato Mike- dice respirando male
Alex: -Ragazzi calmatevi che lo troviamo- dice calmo
Io: -Calmatevi, ora provo a chiamarlo- dico impugnando il cellulare

Comincio a crecarlo nella rubrica, anche se bastava andare nei contatti preferiti dove ho tutti i miei fratelli, e lo trovo, così non perdo tempo a telefonarlo.
Il telefono non squilla neanche e subito mi risponde la segreteria telefonica.
Non dandomi sconfitto riprovo altre due volte ma sempre la stessa cosa.

È successo tutto per colpa mia, se non avessi fatto quella scenata del cazzo ora James non sarebbe scappato anche lui, sono un cretino.
Spero che non sia successo nulla al mio piccolo altrimenti non me lo perdonerei mai.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now