Capitolo 33

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David's pov:
Mentre camminavamo per la città è venuto a piovere così insieme al mio ragazzo corriamo spensierati fino al nostro "rifugio" ovvero il primo posto dove ci siamo baciati.
Non è tardi quindi non c'è neanche il tornare a casa per non fare tardi fortunatamente.
Kevin accende un piccolo fuoco con dei pezzi di legno e di carta che aveva conservato mentre io sto sul divano a gaurdarlo, non appena accende il fuoco si siede accanto a me e, mentre ci guardiamo negli occhi, ci avviciniamo l'uno all'altro facendo così cadere le mie labbra sulle sue.
Ci baciamo e piano piano ci sfiliamo le felpe e mentre ci sbottoniamo entrambi i pantaloni il pensiero che abbiamo entrambi è "farlo oppure è ancora presto", questo pensiero va al diamolo e così arriviamo a stare l'uno attaccati all'altro finendo con fare l'amore, inutile dire che mi è piaciuto un sacco.

Kevin: -Allora?- dice guardandomi negli occhi
Io: -Allora cosa?-
Kevin: -Ti è piaciuto?-
Io: -Si, a te?-
Kevin: -È normale, solo perché ci sei tu mi è piaciuto di più- dice baciandomi

Il bacio viene interrotto da una chiamata sul mio cellulare, è Louis.

*Telefonata*
Io: -Lou dimmi-
Louis: -Dove siete tu e Kevin?-
Io: -Siamo aspettando che spiova per tornare a casa ma perché?-
Louis: -Come perché? Sono le 20:30 dovreste essere a casa- dice severo
Io: -È vero ma siamo rimasti bloccati per via della pioggia, cerchiamo di venire dacci una mezz'ora di tempo e torniamo-
Louis: -Va bene- dice sbuffando
*Fine Telefonata*

Non mi sono proprio accorto dell'orario, mentre ci rivestiamo in fretta finisce di piovere così usciamo dal nostro rifugio e corriamo a prendere l'autobus per tornare a casa.
Perfettamente alle 20:30 siamo davanti la porta di casa così buddismo e veniamo fatti entrare da Mike.

Louis: -Amdate a lavarvi le mani che è quasi pronto- dice fissandoci severo

Senza dire una parola saliamo di sopra entrando in bagno a lavarci le mani finquando non viene anche Louis che ce lo troviamo davanti la porta del bagno.

Louis: -Pioveva fuori?-
Io: -Si-
Louis: -Strano perché, è vero, pioveva e pioveva anche tanto però voi siete completamente asciutti-
Io: -Ecco...perché...- dico andando in panico
Kevin: -Perxhe eravamo al cinema a vedere un film e quindi non ci siamo bagnati poi quando ha smesso siamo tornati a casa- dice nascondendo la tensione
Louis: -Va bene vi volgio credere, ora scendere giù avanti- dice facendoci camminare

Mentre scendiamo le scale ci arrivano due sculaccioni a testa che ci fanno sobbalzare, spero che Lou non abbia capito niente, se l'avrebbe capito penso ci avrebbe ucciso ad entrambi.

Daniel's pov:
Sono felicissimo oggi abbiamo vinto la partita e ho fatto tantissimi punti, non ne avevo mai fatto così tanti.

Alex: -Dany com'è andata la partita?-
Io: -Benissimo, abbiamo vinto- dico sorridendo
Alex: -Bravissimi!-
James: -Avete vinto solo perché erano più piccoli di voi di un anno e poi non sapevano neanche giocare- dice antipatico
Louis: -James!- urla
James: -Non posso neanche dire come stanno i fatti?- dice dando un pugno al tavolo
Louis: -Vedi di rivolgerti diversamente con noi, intesi?- urla

Lui sbuffa e se ne va in camera sua sbattendo la porta alle sue spalle.

Manuel: -Tesoro, non lo pensare è che...siccome lui non può più giocare gli dà fastidio parlarne, sono sicuro che hai fatto una grande partita- dice sorridendomi
Io: -Forse...- dico triste
Michael: -Daniel non devi pensarlo, sai com'è fatto!- dice scompigliandomi i capelli
Io: -Lo so però mi demoralizza sempre, pensavo fosse cambiato...-
Louis: -Ei piccolo, io ho visto la partita e non mi trovo con quello che ha detto tuo fratello, hai giocato benissimo e avete vinto- dice cercando di farmi accettare la cosa

Mentre penso a quelle parole che mi hanno ferito sento delle urla da sopra provenienti proprio dalla stanza di James, poi dopo cinque minuti scende Louis incavolato nero.

Michael: -Piccolo hai fatto tutti i compiti?- dice sedendosi accanto a me
Io: -Si, ne avevo pochi- dico ancora triste
Michael: -Daniel non pensare a quello che ti ha detto tuo fratello ti sto dicendo che lui non ragiona perché gli fa male parlare di basket visto che lui non gioca più è normale che reagisce così, poi sai che non mi piace vederti così!- dice alzandomi la testa
Io: -È se ha ragione?-
Michael: -Non ha ragione perché anche se i bambini erano più piccoli di voi non significa che erano più scarsi di voi, avete vinto e vi siete divertiti questo è l'importante- dice abbracciandomi

Che bello parlare con Mike, riesce sempre a trovare le parole giuste per farmi sorridere e a farmi stare bene, lo volgio troppo bene.

Michael: -Ora andiamo a letto fai che domani scuola-
Io: -Però mi vieni a prendere tu domani a scuola-
Michael: -Va bene, però ora andiamo dai- dice salendo con me al piano di sopra

Salgo sopra e non appena mi metto a letto Mike mi da il bacio della buonanotte ed io non perdo tempo ad addormentarmi.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now