Capitolo 13

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James's pov:
Sembra andare tutto bene oggi, la cosa migliore è che Lou non si è accorto che io, Manu e David abbiamo marinato la scuola.

Ora sto tornando dall'allenamento di basket insieme a Manu.

Io: -Ancora non ci posso credere, tra due settimane abbiamo la selezione per il torneo nazionale, non ci credo!- dico euforico
Manuel: -Calmati dai-
Io: -Come faccio a calmarmi possiamo essere scelti nella squadra rappresentante della California, capisci?-
Manuel: -Lo so, dobbiamo impegnarci però non dobbiamo mettere le selezioni prima di tutto dai- dice sorridendomi
X: -Non ho capito, spiegatemi questa storia-
Manuel: -David che ci fai qui?-
David: -Ho finito ora l'allenamento in palestra...ma se ho capito questa storia settimana prossima avete le selezioni per la rappresentativa della California?-
Io: -Si, di sicuro mi prenderanno poi non so se prendo anche lui- dico riferendomi a Manuel ridendo

Parlando delle selezioni arriviamo fuori casa, apriamo la porta e noto che c'è soltanto Lou, seduto sulla sedia proprio di fronte alla porta come se ci stesse aspettando.

Io: -Ei...cosa fai?- domando un po' sorpreso

Manuel mi da una gomitata dicendomi di stare zitto, penso che tutti e tre abbiamo capito perché è in questo modo.

Louis: -Vi ho sempre detto di non mentirmi, e voi cosa fate...marinate la scuola per fare chissà cosa è mi mentite!- dice arrabbiato
David: -Lou...ti possiamo spiegare-
Louis: -Cosa vuoi spiegare?- urla
-Voglio sapere di chi è stata l'idea!- urla

Nessuno di noi parla, abbiamo tutti paura, non l'ho mai visto così arrabbiato.

Manuel: -M-Mia, scusami- dice abbassando lo sguardo
Io: -Non è vero, è tutta colpa mia- dico cercando di difendere Manu
David: -È inutile che cercate di difendermi, la colpa è mia- dice convincente
Louis: -Non vi preoccupate, la colpa è di tutti e tre quindi sarete tutti puniti!- urla
-Ora...David nella mia camera, Manuel nella sua e James nella sua, muovetevi!- urla

Senza pensarci due volte corriamo nelle nostre camere.

Ho paura, non ha mai reagito così.

Louis's pov:
Sono troppo arrabbiato con loro, mentire è una delle cose che non sopporto, specialmente a me il loro fratello maggiore.

Non li voglio punire, in fin dei conti sono arrabbiato si ma sembra un po' troppo eccessivo per un giorno di assenza, in fin dei conti anche io quando ero ragazzo ho marinato la scuola mille volte, ho deciso di punirli in modo diverso in modo che capiscano che hanno sbagliato poi così penso che ci resteranno molto più male e non soffrono fisicamente.

Entro in camera mia sedendomi accanto a David che già mi guarda pentito.

Io: -Dave, dimmi perché avete fatto questo- dico calmo
David: -Va bene...in pratica questa mattina ero particolarmente nervoso, a metà strada di scuola ho incontrato Jey e Manu che vedendomi così mi hanno chiesto cosa fosse successo io li ho risposto male e sono scappato, loro mi hanno seguito preoccupati e abbiamo parlato consolidando il nostro rapporto, loro non c'entrano nulla punisci me- dice pregandomi
Io: -Non è una motivazione valida per saltare la scuola, vai di sotto in salotto avanti!-

Lui obbedisce e io vado in camera di Manuel che ha già le lacrime agli occhi.

Io: -Calmati Manu, voglio solo parlare- dico calmo sedendomi vicino lui
-Perché avete fatto questo?-
Manuel: -Questa mattina non stavo particolarmente bene, ero nervoso e ho litigato con Jey...vedendoci litigare David è corso verso di noi e ci ha richiamato io mi sono sentito in colpa così ho deciso di scappare, i miei fratelli però mi hanno seguito e volendo sapere il perché stavo così io gli o ho spiegato tutto, questa è la verità non credere agli altri ti prego- dice pregandomi
Io: -Volevo sapere solo questo, tranquillo- dico accarezzandogli la schiena
-Ora vai in salotto dai-

Bene o male mi ha detto la stessa cosa di Dave.

Entro in camera di Jey e come al solito lo trovo con un'aria sfacciata.

Io: -Jey, voglio solo parlare- dico sedendomi accanto a lui
James: -Si, come no- dice girandosi dall'altro lato
Io: -Dimmi perché avete saltato la scuola-
James: -Ero incazzato e preoccupato di quello che potevo fare i miei fratelli sono venuti a cercarmi visto che ho litigato proprio con loro mentre stavamo andando a scuola- dice rigirandosi da me
Io: -Andiamo in salotto, te l'avevo detto che volevo solo parlare- dico scompigliandogli i capelli

Scendiamo in salotto e faccio sedere Jey di fianco i fratelli mentre io sono davanti a loro spiegando la loro punizione.

Io: -Allora, ho deciso di non punirvi fisicamente, però una punizione ci deve essere lo stesso così ho deciso che per una settimana non potete uscire di casa se non per andare a scuola oppure per uscire con tutti noi- dico severo
James: -No, dai...oggi potevo ricominciare ad uscire poi settimana prossima ho le selezioni per il torneo- dice triste
Io: -Dovevi pensarci prima, ora ciò che è fatto è fatto!-
James: -Ti prego, scegli un'altra punizione ma fammi uscire, ti prego non resisto in casa- dice in ginocchio
David: -Dai Jey alzati, abbiamo sbagliato ora dobbiamo prenderci le nostre responsabilità- dice alzando il fratello

Sembra che abbiano rafforzato davvero il loro rapporto, ne sono felice.

Io: -Mi fa piacere però che avete stretto un bel legame, ora filate in camera vostra prima che cambi idea- dico calmo

Forse un'eccezione per le selezioni le farò, è da una settimana che il coach di Jey e Manu mi ha chiamato dicendomi che facevano queste selezioni e che i miei fratelli avevano buone possibilità di essere presi, ci devo pensare un po'.

Mi siedo sulla poltrona pensandoci mentre metto qualche firma a dei documenti per il lavoro, senza accorgermene mi addormento per poi essere svegliato da Mike dicendomi che era pronta la cena.

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CIAO A TUTTI!
SCUSATEMI SE NON JO AGGIORNATO IERI MA HO AVUTO UN'IMPREVISTO E NON HO AVUTO TEMPO DI SCRIBERE QUESTO CAPITOLO.
SCUSATEMI ANCHE PER IL CAPITOLO PENOSO, SPERO VO PIACCIA LO STESSO.
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!!

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now