Capitolo 12

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Manuel's pov:
Oggi non è giornata, ho litigato di prima mattina con Louis non appena mi ha svegliato per una cretinata, ora invece sono per strada a pensare ai fatti miei mentre Jey mi parla.

James: -Oh ma che hai?-
Io: -Niente- dico indifferente
James: -È impossibile che non hai niente, ti conosco bene, la mattina non sei mai così anzi sei sempre felice che si va a scuola- dice mettendosi avanti a me
Io: -Anche se ho qualcosa non sono cazzi tuoi!- dico spintonandolo e facendolo cadere
-Poi si vede che non mi consoci così bene!-
James: -Vedi di calmarti!- urla prendendomi per la maglia non appena si rialza
Io: -Jey non rompermi- dico dandogli un pugno in viso

Vedo che gli ho spaccato il labbro, non volevo ma non è giornata e lui sembra non capirmi.
A quel punto diventa una "rissa" fra me e lui, interrotta da David che vedendoci in lontananza corre a separarci.

David: -Ma siete impazziti cristo!- urla dando due schiaffi ad entrambi
James: -Sta nervoso sto stronzo stamattina- dice toccandosi il labbro
Io: -Qual'è il tuo problema? Sto nervoso per cazzi miei!- urlo tentando di dargli un'altro pugno
David: -Manuel sei troppo agitato, calmati!-
Io: -Andate a fanculo tutti e due!- dico correndo dal lato opposto della scuola

Non volevo litigare con James ma non mi sono riuscito a controllare, non è da me fare questo, ora mi sento solo una merda.

Pur sapendo cosa mi aspetterà dopo, decido di non andare a scuola, non è giornata e dopo avrei combinato solo guai.
Mi sto girando un po' la città, anche se l'ho visitata più di mille volte.
Dopo un paio di ore decido di andare nel "mio posto di sfogo" ovvero una casa abbandonata, dall'altra parte della città.
Questo posto per me è importante, anche se non è felice come posto qui mi sento diverso, mi posso sfogare.

Mentre sono perso nei miei pensieri sento una mano che si posa sulla mia spalla.

X: -Sapevo che saresti venuto qui-
Io: -D-David che ci fai qui?- domando sorpreso
David: -Voglio fare quello che non ho mai fatto in 17 anni della mia vita, comportarmi da fratello maggiore- dice sorridendomi
Io: -Come hai fatto a sapere che ero qui?-
David: -Vedi fratellino anche se fino ad ora non sono stato molto presente a casa e non ho parlato molto con voi standomene sempre nel mio, io conosco tutto di voi perché siete pur sempre sangue del mio sangue- dice sedendomi di fianco a me

Non ci credo, David la persona che non mi sarei mai aspettato è qui a parlare con me, è davvero cambiato.
Prima, anche se parlavamo ci dicevamo poco e niente, stava sempre fuori e quindi vederlo qui a parlare di come mi sento mi riempie il cuore di gioia.

David's pov:
Lo dovevo fare, ho detto di cambiare e questo è il primo passo, sono suo fratello maggiore e devo essere di supporto per lui, non so cosa stia passando oggi ma non mi va di vederlo così.

Io: -Avanti dimmi tutto-
Manuel: -David la verità non la so neanche io...sento troppa pressione su di me, ho bisogno di sfogare in qualche modo e venire qui era l'unico modo, non volevo litigare di nuovo con Jey ma stavo esplodendo- dice quasi con le lacrime agli occhi
Io: -Questa pressione da cosa è dovuta?-
Manuel: -Dallo studio, dalle aspettative di tutti su di me, su fatto di voler essere un fratello come si deve...da tutto-
Io: -Devi trovare un modo di sfogare tutto ciò, non puoi tenerlo dentro dopo finirai solo con lo stare peggio, stai a sentire un povero cretino che ha fatto così fino ad ora- dico sorridendo
Manuel: -Come devo fare?- dice disperato
Io: -Ne devi parlare, parlarne con qualcuno ti fa sentire meglio, se vuoi sfogati anche con me perché so come ci si sente; peccato che solo ora ho capito il vero valore di voi altri- dico con le lacrime agli occhi
Manuel: -Ti voglio bene, grazie- dice piangendo
-Sai...ultimamente penso davvero se sono un buon fratello come dite voi oppure no?- dice asciugandosi le lacrime
X: -Certo che lo sei, sei il miglior fratello che qualcuno possa avere-

Ci giriamo e vediamo che si tratta di Jey che come me è venuto qui sapendo di trovare Manuel.

James's pov:
Sapevo di trovarlo qui, tra l'altro qui ci vengo spesso anche io perché è un posto molto particolare anche per me.

Io: -Io forse sono sempre arrogante e non dico mai ciò che penso di voi però io senza voi non ce la farei a vivere, siete tutto per me quindi se avete bisogno di me per qualcosa ditemelo tranquillamente perché per voi ci sarò sempre- dico sedendomi accanto a loro passando una lattina di energia drink ai miei fratelli
Manuel: -Come ho fatto a non pensarci prima a parlare con voi di tutto ciò, sono stato solo un cretino- dice stringendo i pugni
David: -Ei tranquillo, penso che siamo qui tutti e tre soltanto per parlare di questo per la prima volta, fino ad ora noi tre non siamo mai stati così uniti a parlare di certe cose uno con l'altro, quindi come non ci hai pensato tu, non ci ho pensato neanche io e neanche James- dice facendo alzare la testa a Manuel
Io: -Sapete sono davvero fortunato ad avere una famiglia così- dico stendendomi a guardare il soffitto ammuffito
David: -Jey, scusami però prima tu hai detto che Manuel era il miglior fratello quindi io non lo sono?- dice ridendo
Io: -Certo che lo sei anche tu, tutti i miei fratelli sono i migliori che si possano avere- dico sorridendo
David: -Vi voglio bene!- dice alzandosi
-Si è fatto tardi meglio se cominciamo a tornare a casa- dice a noi

Questa è la prima volta che mi sono aperto così con i miei fratelli, per me non è facile dire ciò che provo realmente ma questa volta l'orgoglio ha ceduto e sono contento di averlo fatto proprio con loro due.

Manuel's pov:
Sono fortunato ad avere una famiglia così, non mi sarei mai aspettato di vivere un momento del genere.

Per la strada ridiamo e scherziamo insieme per la prima volta in assoluto, si abbiamo scherzato insieme però mai così, ora è tutto diverso perché ora che abbiamo abbattuto tutti i muri che ci circondavano abbiamo cominciato tutto da zero.

Appena torniamo a casa bussiamo e quando Louis ci viene ad aprire rimane impressionato a vederci così felici e insieme.

Louis: -Come mai siete così felici? Non vi ho mai visto così insieme- dice ridendo
James: -Sapessi fratellone, è una lunga storia- dice ridendo

La prima volta che sento dire da Jey "fratellone" a qualcuno, questo parlare insieme ha fatto bene a tutti.

Spero che questo momento duri il più possibile perché è davvero bello, sono fortunatissimo ad avere dei fratelli del genere, non mi stancherò mai di dirlo.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now