Capitolo 7

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Louis's pov:
Sono arrabbiatissimo con i miei fratelli, da James me lo sarei aspettato un comportamento del genere ma vedere anche Manuel dal preside, da lui non me lo sarei mai aspettato un comportamento simile.

Io: -Buongiorno- dico sedendomi dinanzi al preside
Preside: -Buongiorno signor Johnson, l'ho convocata per il comportamento non consono che suo fratello James ha avuto durante l'ora di educazione fisica-

Io guardo James con uno sguardo severissimo che lo fa abbassare la testa.

Io: -Cos'è successo?-
Preside: -Mentre la classe di Manuel, suo fratello, giocava a pallavolo la palla è arrivata da James che volontariamente l'ha lanciata sul viso di un ragazzo e da lì è cominciata una "rissa" vedendo come protagonista proprio James-
Io: -James è vero?-
James: -Si...-
Preside: -Durante tutto questo delirio c'era anche suo fratello Manuel che cercava di difendere suo fratello anche se non era dalla parte della ragione, ma fortunatamente suo fratello Manuel non ha fatto nulla quindi per lui è una faccenda già chiusa...mentre per suo fratello James no.
È ancora al primo anno ed è già venuto due volte nel mio ufficio come ben sa, tutto ciò si andrà a sommare anche con la sua media che non è il massimo-
Io: -Le chiedo io scusa da parte sua...- dico mentre cerco di raggirarmi un po' il preside
Preside: -Purtroppo ciò non serve, per fargli capire la lezione ho deciso in una sospensione di due giorni, mi spiace-
Io: -Cercherò di stargli più dietro, lo scusi ancora- dico alzandomi
Preside: -Se vuole può ritirare i suoi ragazzi, arrivederci-
Io: -Arrivederci- dico uscendo con Manuel e James

Ritiro anche i ragazzi come ha detto il preside e ci mettiamo in macchina, dove c'è un silenzio tremendo.

James: -Ti prego Lou non darmi una punizione severa- dice con tono un po' triste
Io: -NON DARTI UNA PUNIZIONE SEVERA? MA SEI SERIO JAMES?! ORA CHE ANDIAMO A CASA TE LA MOSTRO IO UNA PUNIZIONE NON SEVERA!- urlo fermando la macchina in una pompa di benzina per mettere benzina
Manuel: -Fratellone la situazione non è andata proprio così però- dice scendendo dalla macchina e avvicinandosi a me
Io: -L'ha confermata anche James, è inutile che cerchi di proteggerlo!-
Manuel: -Stammi almeno a sentire...- lo interrompo
Io: -Vai in macchina muoviti e non pensare che per te non ci sia nulla!- dico indicandogli la macchina

Arrivati a casa mando tutti e due nelle loro camere.

Michael: -Ei, che succede?-
Io: -Mentre ero a lavoro mi ha chiamato la scuola dicendomi che tutti e due erano in presidenza-
Michael: -Come in presidenza?-
Io: -James ha fatto una rissa in palestra-
Michael: -E Manuel cosa c'entra in questa storia?-
Io: -Ha difeso James finendo con lo sbagliare anche lui- dico salendo le scale
Michael: -Lou ti prego non esagerare-

Vado subito in camera di James visto che sicuramente perderò più tempo, apro la porta e lo trovo rannicchiato sul letto triste.

Io: -SI PUÒ SAPERE COSA TI È PASSATO PER LA TESTA, JAMES?- urlo
James: -N-Non lo so- dice a bassa voce
Io: -Non lo sai eh, vediamo se così mi sai rispondere- dico tirandomelo sulle ginocchia

Lui senza reagire fa come, ormai, già sa e ad ogni colpo che gli arriva sobbalza.
Gli abbasso il pantalone e i boxer e comincio a colpirlo più forte, sentendolo piangere ad ogni colpo, questa volta ha esagerato.

James: -B-Bsta ti prego- dice in lacrime

Senza dare peso alle sue parole continuo la sua punzione fin quando non sento la porta aprirsi.

Manuel's pov:
Sentivo Jey piangere dalla mia stanza e questo non lo riesco a sopportare anche perché gli avevo promesso che avrei parlato io con Louis dicendogli che non era così questa storia.

Io: -Lou non è colpa sua, l'ho fatta cominciare io la rissa!- dico guardando mio fratello negli occhi
Louis: -Cosa?-
Io: -Si, l'ho cominciata io la rissa.
Stavano prendendo in giro James e io l'ho difeso dando il primo pugno al mio amico-
Louis: -Se la colpa è tua come mai lo stesso James ha confermato questa storia?-
Io: -...Non voleva che io andassi nei guai-
Louis: -James, è la verità quello che ha detto Manuel?- dice girando Jey verso di lui
James: -No, è tutta colpa mia.
Manuel voleva solo difendermi per non farmi punire ma lui non c'entra, ti prego non punire anche lui!- dice in lacrime
Louis: -Manuel fila in camera tua, avanti!- mi ordina

Così senza ribadire ciò che mi ha detto vado in camera mia stendendomi sul letto pensando perché Jey non abbia detto che fossi stato io.

James's pov:
Ho perso il conto da quante sculacciate ho preso ormai, non ce la faccio più sono in un mare di lacrime e Louis non ne vuole sapere a fermarsi.

Io: -S-Scusami fratellone, ti prego b-basta t-ti prometto che m-mi comporto bene da oggi in poi- dico piangendo

Non gli ho mai detto scusa, tantomeno lo chiamò frequentemente fratellone, ma sembra che serva dirlo perché ha finito di colpirmi.

Louis: -Jey, perché ti ho punito- dice passando si una mano fra i capelli
Io: -Perché ho sbagliato- dico guardandolo negli occhi
Louis: -Lo farai più lo stesso errore?-
Io: -No...scusami ti prego- dico buttandomi nel suo petto
Louis: -Non ti preoccupare peste è passato, ti voglio bene- dice coccolandomi

Lui mi coccola per poi mettermi un po' di pomata per alleviare il dolore.

Io: -Ti prego Lou, non punire Manuel lui non c'entra davvero nulla in questa storia- dico pregandolo
Louis: -Vedo che avete fatto pace, questo mi fa piacere però vedi lui mi ha mentito e questo no va bene, quindi una piccola punizione se la merita- dice dandomi un bacio sulla fronte

Lo voglio ringraziare un sacco a Manuel che ha cercato di difendermi fino e l'ultimo, spero che Louis non esageri.

Louis's pov:
Entro in camera di Manuel e mi siedo accanto a lui che mi guarda triste, non lo punisco quasi mai ma penso che un paio di sculacciate gli facciamo solo bene.

Io: -Perché mi hai mentito?-
Manuel: -So che Jay ha reagito male e che doveva essere punito però non volevo che venisse punito severamente, anche perché sappiamo tutti che viene punito spesso e non volevo che soffrisse tanto-
Io: -Se vi punisco è solo per farvi capire l'errore lo sai, è tu mentendomi hai sbagliato quindi avanti vieni sulle mie ginocchia- dico tirandolo sulle mie ginocchia

Gli abbasso il pantalone e lo comincio a colpire, non tanto forte.
Dopo una ventina di sculacciate lo faccio alzare e lo coccolo un po'.

Manuel: -Scusami fratellone, ti voglio bene-
Io: -Anche io cucciolo- dico dandogli un bacio sulla fronte

Scendo al piano di sotto, prendo le chiavi della macchina e vado a prendere Daniel a scuola.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now