Dancing through our house with the ghost of you

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Il giorno seguente mi sveglio tardissimo, quando guardo l'ora sono le tre del pomeriggio.
Mi alzo dal letto con una gran confusione nella testa.
Non so più da che parte stare.
C'è qualcosa di Jacob che non mi convince. La prima cosa che faccio è prendere il telefono e cercare il suo nome su google.
Kyle Withman.
Appare sulla lista dei poliziotti del dipartimento di Manchester.
Mi basta questo, no?
Non stava mentendo!
Jacob è davvero un poliziotto sì, ma c'è qualcosa che non torna. Il mio istinto mi dice che c'è dell'altro. E poi sapeva troppe cose per essersi inventato tutto.
Quindi finalmente mi decido a parlare con mia madre.
L'ho chiamata in lacrime quel tardo pomeriggio. Ciò che mi aveva raccontato Jacob era bastato a confermare alcuni dei miei sospetti, creando nello stesso tempo, ulteriori dubbi.
-Mamma ti devo parlare. Devi allontanarti da quella casa.-
Le prime parole che le rivolgo quando lei risponde alla mia chiamata, escono un po' troppo melodrammatiche.

-Juliet? Hai bevuto?-
La sento ridere dall'altra parte.

-No.-

-Droghe? Tipo quelle pastiglie che vanno adesso...-

-Mamma!-
La rimprovero, ma lei non mi presta ascolto.

-John stasera finisce tardi di lavorare, perché non vieni a farmi compagnia?Ci guardiamo uno stupido reality show come ai vecchi tempi, davanti a una vaschetta di gelato.-

- Mi prometti che mi darai retta per una volta?!- le chiedo con voce preoccupata.

- Porta dei cookies al cioccolato!!-

Mia madre mi chiude il telefono in faccia, così mi decido a fare uno zaino con tutti i miei averi ed uscire quatta quatta da casa di Jacob.

🍂

-Ho portato delle m&ms per il gelato.- annuncio dopo essermi tolta stivali e cappotto.
Guai a calpestare quel parquet prezioso con le scarpe, John lo fa lucidare due volte a settimana.
Mia madre sta seduta sul divano del salotto con una vecchia coperta ricamata a mano. Il suo sguardo sorridente e stanco cambia non appena lo lascia ricadere su di me.
-Juliet sembri sconvolta!Ma cosa diamine sta succedendo?-

Non devo avere una bella cera, forse tremo persino.

-C'è del the caldo in cucina. Ti faccio qualcosa da mangiare?-

-No, tranquilla mamma. Magari prendo una tazza di the.-

Mi infilo in cucina dove un alone di ordine e organizzazione mi prende alla sprovvista. Insomma, quella donna è pur sempre mia madre, l'ho ereditata da lei l'attitudine per il disordine e l'incapacità a cucinare. Eppure non posso far a meno di notare come i ripiani siano tutti ben sistemati. C'è una teiera in porcellana con del the ancora fumante e due tazze a fianco. Nell'aria c'è il classico profumino di pasticceria, come se qualcuno avesse appena sfornato dei croissant al burro. Sotto ad un coperchio bombato trovo un vassoio colmo di biscotti al cioccolato.
Riconosco immediatamente l'artefice di quell'organizzazione maniacale.

-C'è il suo zampino vero?- domando tornando in salotto con due tazze fumanti.

- Che vuoi dire, Juls?-

- Alexander. Gli hai detto che sarei venuta?-

- Sì. Ma poi te l'ho detto che mi sta aiutando molto in questo periodo. Ed è anche più bravo di me con i dolci.-

Muovo la testa in segno di dissenso quando mi accomodo accanto a lei sul divano.

- Che c'è non ci credi? Alexander è un ragazzo d'oro, Juliet.-

- Il figlio modello, immagino.- replico sarcastica soffiando sul the bollente.

Mia madre posa la tazza sul tavolino, poi stranamente si fa seria all'improvviso.
Alcune ciocche chiare le scivolano sul volto, così le raccoglie con un grosso fermaglio.
-Sei scappata per causa sua?-

BADLANDS IIWhere stories live. Discover now