When you think of love, do you think of pain?

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3 mesi dopo

Il dolore ha mille sfaccettature.
E io ne ho provate molte, ma nonostante tutto, non ho mai avvertito interesse per le droghe, o per qualsiasi cosa che mi facesse stare davvero male.
Quando avevo sei anni, però, mi sono ustionata accidentalmente con il ferro da stiro.
Mia madre l'aveva lasciato a raffreddare sul pavimento della cucina e io, incuriosita come non mai, mi ero avvicinata e ne avevo guardato la punta rovente con occhi affascinati.
Non avevo provato a toccarlo, ma passandoci vicino mi ustionai accidentalmente il polpaccio.
E poi quando ne avevo dodici, l'ho rifatto, ma stavolta di proposito.
Non so perché.
Sfioravo la punta con il polso, forse per provarne il brivido.

Ora non ho un ferro da stiro. Prendo un elastico, di quelli per tenere insieme i fogli di carta, lo lego stretto al polso, poi lo tiro fino a farlo scoccare contro la mia pelle sensibile.
Una, due, tre...dieci volte.
Mi tranquillizza.
Brucia.
E mi tranquillizza.
Lo faccio sempre quando c'è qualcosa che non va.

Ora è uno di quei momenti.

Bevo un sorso di spremuta, poi ticchetto con le dita sul bancone della cucina, ripensando a quando mio padre si è svegliato con questa notizia assurda.

"Ho un lavoro da sbrigare in Inghilterra. Se vuoi puoi tornare da tua madre, oppure venire con me"

E penso che questa decisione sia assurda anche adesso, mentre subito dopo pranzo, mio padre si affanna a mettere le valigie nella macchina.

-Papàà!!-

La mia lagna, sempre la stessa.

-Juliet ho bisogno di tornare a Londra per affari. Te l'ho già detto due giorni fa.-

-Cooooosa?!!! Tu hai parlato di affari in giro per l'Inghilterra, non di Londra!! Cazzo!-

-Senti non fare storie siamo di corsa! - mi ammonisce lui.

- Te l'ho detto papà! Non voglio tornare a Londra!-

- Non fare la testarda capricciosa!-

- Invece lo faccio perche io non ci torno!- ribadisco, puntando i piedi.

Mio padre alza gli occhi al cielo, poi lascia le valigie a terra e mi posa una mano sulla spalla.

- Perché hai detto che volevi stare con me Juliet, se poi mi fai tutte queste storie??-

Provo a calmarmi ma l'idea di tornare a Londra mi fa tremare lo stomaco.

-Perché lo sai solo ora, papà?-

- È ehm.. un affare che devo sbrigare, è stata una cosa improvvisa!- mormora lui giocherellando nervosamente con il mazzo di chiavi dell'auto.

Sembra decisamente agitato.
Che nasconda qualcosa?

Ma ora i miei problemi sono altri.

- Dove staremo a Londra? per quanto?- domando insistente.

- Ho una casa vicino ad Hyde Park.-

BADLANDS IIWhere stories live. Discover now