XXIX

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💕

-Allora?-

Balzo su dal letto quando finalmente Alexander torna in camera sua.

Il suo andamento è ancora indeciso, la ferita sta guarendo ma lo so che gli fa ancora male.

-È fatta, Juliet.-

Sta parlando degli esami.
E io non posso essere più felice di così.
Gli lancio le braccia al collo saltandogli addosso, lui barcolla andando a sbattere con le spalle contro la porta.

- Piano, piccoletta.- mugugna stringendo i denti per sorreggere il mio peso.

-Ah già scusaaa! Ma sono troppo felice per te!!— esclamo tornando con i piedi a terra.

Poi però una cosa attira la mia attenzione.

-Ma tutti quei libri, Alex?-

La sua scrivania sembra di nuovo un campo da battaglia.

-Devo studiare per il test di ammissione.- spiega lui con voce calma.

-Oddio, non finirai mai!!-

Una smorfia di delusione si disegna sul mio volto.

-No, Juliet. Comunque anche tu dovresti prendere il buon esempio e ricominciare.-

- Non iniziare con questa storia. ora devo andare a vestirmi.- taglio corto per non sfiorare l'argomento "Juliet+scuola."

Sto per sfuggirgli ma lui mi afferra dal polso con decisione.

- Non fare la furba. Tu torni a scuola.-

-Sì sì certo. Senti ma il vestito per stasera? Non so dove andiamo, quindi dimmi tu.. elegante o ..-

Lo vedo assottigliare lo sguardo, lo sa che voglio sviare la discussione il più possibile.

- È gia nel tuo armadio.-

La sua affermazione mi disorienta.

-Cosa?-

-Il vestito che indosserai.-

-Mi hai comprato...-

È più che ovvio che mi muoiano le parole in gola.

- Sì. L'ho già mandato in lavanderia. È lavato e stirato. Spero ti vada, ma a giudicare da quanto bene conosco il tuo corpo...-

Fa due passi nella mia direzione senza togliere le mani dalle tasche -...ti andrà alla perfezione.-

-Quando l'hai...-

- Sono andato a ritirarlo dopo la scuola.-

Le sue parole mi provocano un sorriso inaspettato.

-Smetterai mai di stupirmi, Alexander?-

Non faccio altro che lasciargli un bacio a fior di labbra, lui si volta e mi segue con lo sguardo finché non esco dalla sua camera.

Poi corro nella mia stanza.
La curiosità è troppa.
Spalanco la porta del mio armadio: il vestito che mi ha comprato Alexander è perfetto.
È nero. Come piace a me.
All'apparenza ha un taglio lungo, ma in realtà il tessuto di stoffa si ferma sopra vari centimetri sopra al ginocchio, nella parte inferiore è un intreccio di veli.
Stupendo.
Resto in adorazione per una buona mezz'ora, con la testa tra le nuvole a pensare cosa abbinarci, come truccarmi.
Poi mi viene in mente una cosa a cui non avevo pensato.
Ma Alexander pensa sempre a tutto, quindi prendo il telefono per scrivergli.

Esci un attimo

Invio poi esco in corridoio.

Lui apre la porta quanto basta per far uscire la testa, è visibilmente infastidito. Nonché svestito. Una chiazza invisibile di profumo e bagnoschiuma maschile si sparge per il corriodio.

BADLANDS IIWhere stories live. Discover now