XXXII

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🔴🔴

Il contenuto è un po'
più sensibile rispetto
agli altri capitoli.

Vi metto un pallino nero così capite quando comincia la
parte che eventualmente
potete saltare 🙏🏻

Sto ancora dormendo quando un intenso aroma di caffè mi arriva alle narici.
Riaprire gli occhi e trovarmi in un posto sconosciuto mi disorienta. Ci metto un po' a capire: la testa mi gira ancora vorticosamente, ho lo stomaco in subbuglio.
Uno schifo insomma.
Mi alzo dal sacco a pelo a fatica, mentre sento delle voci provenire dall'esterno.
Quando esco fuori, mi sorprendo nel vedere Mini in costume.

-C'è una piscina nel giardino?- chiedo riparandomi dai raggi del sole che mi trafiggono il cervello.

Mini scoppia a ridere.

-Juls ma ieri ti sei fumata una canna o sei stata nel camper di Walter White? Avanti, muoviti!-

- Ma che ora è?- chiedo guardandomi in giro con fare sperduto.

I ragazzi sono tutti in costume, alcune ragazze sono già a mollo.

-Tieni. Va in bagno a cambiarti se vuoi, ti ho preso un costume dei miei.- dice lei.

-Ah, no. Lascia sta...-

I miei occhi, dopo una breve carrellata tra tutta la gente che c'è in giardino, ricadono pesanti su Alexander.

Sta seduto all'ombra a chiacchierare amabilmente.
Niente di male fino a qui.
Se non fosse che lo sta facendo con quella fastidiosissima Charlotte.

Carota ammuffita 2, il ritorno.

Non ho ancora preso il caffè, né sono andata a lavarmi la faccia, ma mi fiondo comunque davanti a loro.

- Ciao Juliet, ehm... stai bene?-

Devo essere in uno stato comatoso e con il trucco tutto sbavato, perché Charlotte si spinge su gli occhiali sul naso, poi mi guarda con un'aria che sembra preoccupata. Forse prova pietà.

-Va subito a farti una doccia.- sputa Alexander fissandomi con occhi sottili. "Oh, no sono uscita in reggiseno e mutande!" mi dico quando me ne rendo conto.
- E vedi di vestirti.-

Gli insulti per quel ragazzo che dice di amarmi ma poi mi tratta come fossi un'estranea davanti a tutti, sfilano nella mia testa manco fossimo a Rio de Janeiro. Mi fa salire il sangue al cervello vederlo insieme a lei.

Lo so che mi ama, ma in questo momento mi sento uno straccio.
Forse ho davvero bisogno di una doccia.

Così rientro in casa, mi infilo in bagno e dopo una doccia rinfrescante, indosso il costume di Mini.

- Oddio ma è fucsia!?- esclamo guardandomi allo specchio.
Sono ancora intenta a rimirare il mio riflesso, quando sento qualcuno entrare. Ovviamente sbadata come sono, ho lasciato la porta aperta.

Così Greg entra in bagno.

-Uh scusa.- mormora fissandomi mentre mi sto allacciando il pezzo sopra del costume.

- Vuoi una mano, Juliet?-

-Lo sapevi che c'ero io in bagno.- sbotto infastidita uscendo da lì come una furia.

-Ehi aspetta. Non l'ho fatto apposta, dico davvero.-

Quando giungo in salotto però, la voce nasale di Charlotte mi prende alla sprovvista.

Ma guardali, che carini.

Stanno lì sul bancone della cucina a prendere il caffè davanti ai loro amatissimi libri.
E stanno ancora parlando.

BADLANDS IIWhere stories live. Discover now