Due parole su Badlands

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Ciao a tutte.
Come ai vecchi tempi ogni tanto torno a parlavi durante gli aggiornamenti!
Tranquille stasera aggiorno 🙌🏻

Perché ho scritto una storia come Badlands?
Ho il direct di Wattpad (si chiama così?😅) pieno di gente che mi fa questa domanda. Non c'è un perché, mi andava di scrivere una storia diversa dalle altre e l'ho fatto.

La mia intenzione iniziale (dal 2016 a pochi mesi fa) era quella di chiudere la storia con Badlands I e lasciare un finale aperto ed interpretativo.
Alla fine la protagonista apre gli occhi e capisce che è tempo di chiudere definitivamente la relazione tossica che si stava instaurando tra lei ed Alexander.
Sapete che non mi piace fare la moralista, ma diciamo che questa era un po' una mia sorte di morale.
Non fatevi trattare da schifo nella speranza che le cose cambino perché così non cambierà mai, l'unica via d'uscita è voltare pagina.
Gli stronzi non cambiano e le crocerossine non fanno una bella fine.

Poi però, come mi avete fatto notare in molte, forse questo non era il finale più adatto ad Alex e Juliet come coppia. È come se in qualche modo non avessi reso loro giustizia.

Quindi mi sono fatta due domande.
Posso scrivere un sequel in cui Alexander diventa il fidanzato perfetto e tutti vissero per sempre felici e contenti? Assolutamente no.
Posso scrivere un sequel che non stravolga quella sorta di messaggio che ho voluto trasmettervi nel finale di badlands I?
Assolutamente sì.
Quindi ho deciso di scriverlo.

Non mi piace (e probabilmente non ne sarei neanche in grado) di scrivere di personaggi che siano o bianchi o neri.
Prendete ad esempio il rapporto tra Luke e chocolate. Quante volte vi siete trovate dalla parte di uno, poi subito dopo davate ragione all'altro?
Anche in Badlands non c'è un confine molto chiaro tra cosa è giusto e cosa è sbagliato.
È indubbiamente sbagliato il rapporto che si era instaurato tra i due protagonisti, ma nello stesso tempo c'era qualcosa di giusto che faceva sì che, anche nell'errore, (Juliet che si sottomette a qualsiasi volontà di Alexander) c'era comunque qualcosa che portava ad una grande complicità tra i due.

Ora, due cose.

Punto numero uno: il rapporto che ho descritto è tossico proprio perché non ha nulla a che vedere con il classico rapporto di dominazione che può crearsi consensualmente tra due adulti. Stiamo parlando di due adolescenti alle prime armi e non di Christian Grey e compagnia bella. Quindi non sarebbe stato verosimile descrivere un rapporto di quel tipo. Mi è sembrato però molto più coerente descrivere un approccio più "sbagliato", più crudo e meno patinato. Proprio perché per arrivare alla consapevolezza di ciò che si vuole o ciò che ci piace, prima è lecito fare degli sbagli.

Punto numero due: sì, il personaggio di Alexander non è stato approfondito a dovere per una mia scelta personale.
Io la penso così. Per me con una determinata predisposizioni ci nasci e non sempre sono gli eventi passati a trasformarti in quello che sei oggi. Cosa che invece accadeva in Chocolate.
Se una persona ha una certa deviazione, un disturbo mentale o quello che volete, non per forza deve esserci qualcosa nel suo passato che l'abbia portato fino a quel punto.
C'è chi nasce stronzo, fine.😂Poi, sicuramente nel passato di Alex sono successe diverse cose che l'hanno portato a non sentirsi in controllo delle situazioni che ha vissuto, ma ciò non significa che devo passare tre quarti di libro ad approfondire la sua psiche.
Volevo che alle lettrici passasse il seguente messaggio: Alexander è così e non cambia, punto. Non volevo di certo riprendere quei risvolti romantici tipici delle storie in cui il bad boy diventa buono e perfetto.

Infine, per chi mi dice che scrivo male, che i miei libri sono pieni di errori, che è tutto strano e surreale...
e sti cazzi 😂

Grazie per chi mi sostiene sempre e comunque 🤞🏻❤️

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