I spend her love until she's broken inside

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Eccoci!

Lo stagista ci sta già aspettando alla centrale di polizia.
Quando giungiamo alla reception, lo sentiamo dire all'altro agente di non preoccuparsi, che si sarebbe occupato lui di noi.
Ci conduce in una stanza buia e piena di scaffali ricolmi di fascicoli.

-Ho confrontato le date tra i vari report del caso Stanford. Kyle Withman è subentrato solo alla fine. Circa un anno dopo che il caso era stato considerato chiuso. La perizia medica ha confermato le ragioni della morte della ragazza: suicidio.-

Il bisbigliare del ragazzo e la luce soffusa della stanza mi fanno pensare che probabilmente io ed Alex non siamo i ben accetti qui.

-Il periodo di Withman coincide con le denunce sporte contro Alexander?- chiedo poggiandomi ad uno dei grossi scaffali fitti di cassetti.
Il ragazzo conosce già la risposta.
- Sì.-

-O mio dio, e se fosse stato lui a...-
Mi tappo la bocca con le mani, intanto mi guardo intorno.
Lo stanzino è pieno di armadi, quelli metallici, classici da ufficio.
Ci saranno un centinaio di scompartimenti. Con all'interno probabilmente migliaia di informazioni.

-Ora Withman non lavora più qui, però.- precisa lui.
-È stato licenziato?- domanda Alexander inarcando un sopracciglio.
-Così mi è parso di capire, sì.-
-Perché???- chiedo a gran voce.

Lui mi guarda preoccupato, come a voler dire di abbassare la voce.
-Io questo non lo so.-
Poi fa spallucce.

-E per quanto riguarda il caso della signora Ackerman? Withman ha collaborato?- insisto.

- Siccome sapevo che me l'avreste chiesto, mi sono informato. Whitman non ha partecipato direttamente,ma redigeva gli scritti.- afferma indicando alcuni fascicoli impilati in fila ordinata, dentro ad uno dei cassetti.
-Quindi non era il detective assegnato a risolvere il caso?- continuo io.
-No. Di questo ne sono sicuro. Lui avrebbe voluto, ma gli è stato impedito.-
-Infatti non sono mai stato interrogato da lui. Me lo sarei ricordato...-
Vedo i pugni di Alexander stringersi al solo pensiero di Jacob.

-È vero che non sono riusciti a farti la macchina della verità?-
Lo stagista ci sorprende con questa domanda rivolta ad Alexander.
-Dicevano che hai passato perizia psichiatrica ma c'erano risultati contrastanti...-

Ricordo immediatamente i documenti che ho letto in camera di John.

- Non riuscivano a farmi la macchina verità, il perché non lo so.-
Il tono di voce di Alexander risulta sbrigativo, nonché infastidito.

- Non se ne vedono tanti che riescono a manipolare la macchina della verità. È quasi impossibile. E solitamente in quell'5% ci sono solo agenti addestratissimi della cia, e alcuni...-
- Alcuni...?- domando curiosa.
- Alcuni psicopatici.-

C'è un attimo di gelo nella stanza, viene rotto solo dalla voce profonda e calma di Alexander.
- L'hanno annullata più volte e hanno cominciato a sospettare che fossi a conoscenza di qualcosa. Quindi alla fine mi si è ritorta contro.- sputa irritato.

-E se avesse architettato tutto Jacob!?-
Mi rivolgo ad Alexander che però appare confuso.

-Che senso ha manomettere i documenti se poi... alla fine non c'erano prove contro me o John....-mormora lui.

-Lo puoi fare per i posteri.-
Lo stagista s'intromette, così Alexander lo ammonisce.
- Cioè? Spiegati.-

-Beh... lo puoi fare per gli anni a venire. Magari dopo un paio d'anni qualche detective torna sul caso solo perché va a rileggere i documenti e se ne appassiona. Se lo ritiene opportuno, può far riaprire il caso. Puoi fare riaprire un caso anche del dopoguerra se vuoi. Magari Withman ci teneva così tanto ad incastrarti che ha provato a falsificare i documenti nella speranza che qualcuno in futuro li rileggesse e riaprisse il caso...-

BADLANDS IIWhere stories live. Discover now