CAPITOLO 9: CAPRICCI ED INCIDENTI

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Margherita portò il ragazzo alla poltrona per il lavaggio dei capelli. Lo fece accomodare su di essa e gli fece distendere la testa sopra il lavabo.

"Sono effettivamente molto sporchi." commentò, facendolo arrossire "Dovresti venire un po' più spesso."

"Preferisco risparmiare." bofonchiò, mentre Margherita cominciava la procedura di lavaggio.

"Capisco, ma non dovresti risparmiare sull'igiene personale. Magari qualche videogioco in meno, piuttosto."

"Ma i videogiochi sono divertenti."

"Naturalmente, ma vengono sempre dopo rispetto alla cura della persona."

Margherita parlava con estrema calma, come se stesse constatando dei fatti anziché sgridarlo. In qualche modo, ciò ebbe su di lui ancora più effetto. Sonia, conscia di ciò, stava sorridendo mentre leggeva il giornale.

Mentre Margherita lavava per bene i suoi capelli, Riccardo chiese "Signora Margherita, posso farle qualche domanda?"

"Ma certo tesoro, dimmi pure."

Arrossendo di nuovo per essere stato chiamato in quel modo, Riccardo cominciò a interrogare la parrucchiera, sperando che tata Sonia non si arrabbiasse "Allora... anche a lei è stata assegnata una Tata, giusto?"

"Sì, tata Lola. È severissima, ma tiene molto a me."

"Severissima in che senso?"

"Beh, ieri ho sbagliato di poco un taglio ad una cliente, facendole i capelli appena più corti di quanto avesse richiesto, e una volta a casa tata Lola mi ha messa sulle ginocchia e me le ha date."

"Anche la sua Tata la sculaccia?"

"Tutte le Tate sculacciano." intervenne Sonia, che non mosse però gli occhi dal giornale "I bambini hanno bisogno di disciplina."

Nonostante Riccardo non potesse vederla, Margherita arrossì.

Riccardo si toccò quindi il pannolino, chiedendo "E anche lei porta... questo?"

"Il pannolino? No, non sono 'la piccola di casa'. Tata Lola me lo ha fatto mettere a mia figlia, invece." spiegò Margherita "Dopo averci sculacciate entrambe, me l'ha fatta spogliare e mi ha guidato nel metterle il pannolino. È stato imbarazzante, credo soprattutto per lei."

"Immagino." commentò Riccardo, ricordando bene l'imbarazzo provato mentre tata Sonia lo conciava in quel modo.

Ciò che aveva detto Margherita combaciava con quanto detto da Eleonora. Riccardo cercò di cogliere i dettagli del sistema ideato dalle Tate: erano una per nucleo familiare, e tutti i membri del nucleo venivano disciplinati con le sculacciate, ma solo i 'piccoli di casa' erano effettivamente trattati da bambini. In casi come il suo, che viveva da solo, la Tata si occupava direttamente di lui, mentre in nuclei familiari con genitori e figli era la madre (o il padre in caso di genitori single, pensò) ad occuparsi dei figli sotto la guida della Tata.

Stava cominciando a comprendere, ma gli rimanevano tante domande. Fino a che età una persona era 'il piccolo di casa' se viveva da solo? Qual'era esattamente lo scopo di quelle donne?

"Quindi tata Lola ora è con sua figlia e tiene d'occhio invece lei con la telecamera?" chiese il ragazzo, nella speranza di dissipare almeno un altro dubbio.

Arrossendo ancora, Margherita disse "Sì, ma più che una telecamera è un baby monitor. Se faccio qualcosa che non va tata Lola lo sa subito, e anche se me le da solo una volta a casa, non esita ad accendere il microfono e sgridarmi davanti ai clienti."

Riccardo dovette soffocare una risatina a quell'ultima rivelazione. Per quanto fosse imbarazzante, non poteva negare che sarebbe stata una bella scena a cui assistere.

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