CAPITOLO 24: INCIDENTI DI VARIO TIPO

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Riccardo seguì Sonia durante il percorso verso casa, tenendola per mano. Era terribilmente imbarazzante, ma sempre meglio delle redinelle.

Durante il tragitto la Tata gli chiese i dettagli della sua giornata, con chi avesse fatto amicizia, come si fosse trovato all'asilo, di cosa pensasse delle maestre e così via. Il ragazzo rispose alle domande nel modo più sincero possibile, anche se un po' in imbarazzo.

"E dimmi... com'è stato dormire con la tua amichetta?" sorrise Sonia.

Riccardo avvampò, guardando la donna con occhi sgranati.

"Tata!" esclamò.

Sonia ridacchiò "Non puoi nascondere certe cosa alla tua Tata."

Riccardo abbassò lo sguardo, pieno di vergogna. Stare così vicino ad Eleonora lo aveva fatto sentire strano. Solo a quel pensiero, il cuore si rimise a battere a mille, e accelerò ulteriormente quando ripensò di averla invitata a fare un pigiama party con lui. Ancora non riusciva a credere di averle chiesto una cosa così simile ad un appuntamento. E avvampò ricordandosi che l'emozione lo aveva fatto bagnare leggermente.

"Secondo lei è una buona idea?" chiese, senza alzare lo sguardo. Quasi quasi sperava nel profondo che la Tata dicesse di no, che cambiasse idea. Dopotutto era vero che avrebbe passato del tempo con Eleonora e la cosa l'avrebbe fatto felice... ma la ragazza avrebbe anche visto cose molto imbarazzanti. Una lotta violenta stava divampando nel suo petto e nella sua mente.

Sonia annuì, replicando "Andate molto d'accordo ed è palese vi vogliate bene. Vedrai che vi divertirete un mondo."

Il ragazzo arrossì ancora di più, ma annuì a sua volta. La Tata aveva ragione, doveva mettere da parte l'ansia e pensare solo a quanto sarebbe stato bene con lei. E ciò gli fece venire in mente un'altra questione.

"Tata, riguardo ad Alice..."

"La bimba che si è trastullata durante il tuo cambio?"

"Sì, lei. Ecco, lei ha una vera ossessione per me."

Sonia gli strizzò una guancia, ridacchiando "Ovvio, sei così carino."

Riccardo arrossì ulteriormente, ai limiti di quanto umanamente possibile, e bofonchiò "La prego, è una cosa seria."

Sonia gli mollò la guancia e lo guardò, sorridendo.

"Qual è il problema, caro?"

"Il fatto è che è un continuo di allusioni sessuali. Mi fa sentire veramente a disagio. Vorrei che smettesse."

"Smetterà, amore, vedrai." rispose dolcemente la Tata "Tata Anaya sa il fatto suo, e sono certa che la rieducherà per bene. Tra le Tate della stazione inviate in questa zona è decisamente la più esperta ed in gamba."

"Lei dice?"

Sonia annuì "Sì, però è necessario avere un po' di pazienza, non possiamo certo farle il lavaggio del cervello. Ricorda che siamo qui per rieducarvi, non per rendervi dei robot."

"Si è toccata proprio davanti a me..."

"Ed è stata punita, no?"

"Sì, la maestra Rossella gliele ha date con la pagaia."

"Esatto. Vedrai che col tempo la supererà."

Riccardo annuì, ma con poca convinzione. Non riteneva così semplice far sottomettere e cambiare quella tigre dai capelli biondi.

"Cercherò di avere pazienza, allora." sussurrò "Ma non la voglio al pigiama party."

Sonia scosse la testa, replicando "Amore, so cosa provi, ma credo che farla stare con te in un ambiente controllato farebbe bene a tutti."

La TatocraziaWhere stories live. Discover now