CAPITOLO 28: EDUCAZIONE SPECIFICA

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Il principe aprì gli occhi in un lago di tenebre. Ben presto, gli occhi si abituarono all'oscurità e vide le stelle brillare nel cielo notturno. Sotto di lui le rocce scendevano a strapiombo, mentre il suo sguardo abbracciava un oceano infinito.

Sentì dei rumori dietro di sé e si voltò di scatto, la mano già pronta correre alla spada. Ma subito si rilassò quando mise a fuoco la figura che emerse dal fitto degli alberi, una donna alta, muscolosa e bellissima, vestita solo con pelli di lupo.

La scena si spostò in terza persona. Riccardo non era più il principe, ma per la prima volta lo vedeva in volto e si stupì di quanto fossero simili, lo stesso viso, gli stessi occhi di diverso colore l'uno dall'altro, la stessa forma del corpo. Ma il principe aveva delle cicatrici, uno sguardo di pietra e una massa muscolare che non lui non avrebbe acquisito nemmeno se fosse andato in palestra per anni.

"Sei giunta." sussurrò "Questa è l'ultima notte, poi tutto cambierà."

La guerriera fece un passo avanti, scostandosi la pelle di lupo e mostrando il seno prominente, sussurrando "Forza, bambini, è ora di svegliarsi."

Riccardo aprì lentamente gli occhi, mentre i suoi sensi pian piano tornavano vigili. Prese coscienza di ciò che aveva attorno, gli occhi che si abituavano alla luce tenue che filtrava nella stanza.

Aveva di nuovo sognato quel misterioso principe, era già accaduto più volte, si chiese cosa accidenti rappresentasse. Sbadigliò sonoramente, mettendo a fuoco la Tata che lo osservava piegata sulle sbarre della culla.

"Buongiorno." gli sorrise "Dormito bene?"

Il ragazzo annuì, mentre si rendeva pian piano conto della realtà circostante: Alice ed Eleonora lo stavano abbracciando entrambe, come fosse stato un peluche. Arrossì pesantemente a ciò, facendo ridacchiare la Tata.

Anche le due ragazze si svegliarono, e rendendosi conto della posizione in cui si trovavano entrambe si ritrassero imbarazzate.

Sentendo una sensazione fastidiosa attorno alle parti basse, Riccardo una volta libero dall'abbraccio si portò subito una mano a controllare il pannolino. Arrossì ancora di più rendendosi conto che in effetti era bagnato, e dato che ne percepiva la sensazione pur con il pannolino notturno e il booster pad, doveva aver fatto davvero tanta pipì. Gettò uno sguardo fugace alle sue compagne, e notò che anche loro stavano facendo la stessa operazione, avendo circa la sua stessa reazione.

"Sembra che abbiate tutti bisogno di un cambio." sussurrò dolcemente la Tata, allungando le braccia e facendoli uscire uno dopo l'altro dalla culla "Fortuna che i pannolini notturni non suonano come quelli diurni, o avreste svegliato l'intero vicinato."

L'aliena ridacchiò a quella battuta, mentre Riccardo e le due ragazze si scambiarono degli sguardi imbarazzati, senza dire nulla.

Sonia li abbracciò tutti, dicendo "Su, su, tranquilli, è normale per i piccoli di casa fare la pipì a letto."

Non poteva in nessun modo essere "normale" che da un giorno all'altro avessero perso il controllo della vescica, ma quel ragionamento Riccardo se lo tenne per se e si limitò a farsi coccolare, come d'altronde fecero anche le altre due.

Sonia diede loro un bacino a testa, poi li condusse in bagno dove uno ad uno cambiò loro il pannolino, rimuovendo quello bagnato per metterne uno asciutto diurno.

Riccardo non fece particolari scenate durante il cambio, si limitò a coprirsi il volto con le mani, provando un forte senso di vergogna. Eppure, si accorse quasi con orrore che stava cominciando a trovarla una cosa quasi normale, e ciò non gli piacque per niente.

La TatocraziaWhere stories live. Discover now