L'uomo con l'impermeabile nero

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Provai a muovermi, e fu tutto ciò che riuscii a fare.

L'uomo alto e magro si scaraventò contro di me, colpendomi con un calcio tra le costole.
Mi piegai su me stessa, la testa contro la terra bagnata.

Poi, accadde ciò che non avrei mai pensato.

L'uomo con l'impermeabile afferrò il mio aggressore prendendolo dalla schiena, e lo colpì più volte in viso.
Con violenza, con velocità. Evitando tutti i suoi colpi, evitando il coltello.
In pochi istanti e senza nessuna difficoltà, lo lasciò esanime al suolo.

Quando ebbe finito con il mio aggressore, lo guardai meglio: era anche lui molto alto, e sembrava imponente e incredibilmente agile al tempo stesso.

Mi alzai, cercando di radunare le ultime forze che mi erano rimaste in corpo. Ma in quel momento il secondo aggressore, che inizialmente sembrava volersi scagliare contro l'uomo con l'impermeabile nero,venne verso di me.

Non sapevo dove andare, cosa fare.
Avrei voluto scappare, ma non sentivo più le gambe.

Quando infine mi fu davanti, rimasi immobile.

Vidi che, in quell'esatto istante, l'uomo con l'impermeabile stava venendo verso di noi.

Rimasi ancora immobile, mentre il mio respiro affannato tagliava l'aria a metà e la pioggia, sempre più violenta, continuava a cadere ovunque attorno a noi.

Il mio aggressore si accorse del pericolo alle proprie spalle e, di colpo, mi afferrò.

Si mise dietro di me, mi cinse il collo con un braccio e poi fissò negli occhi l'uomo che mi aveva salvata.

<<Vattene>> disse, con tono calmissimo <<vattene o lei morirà.>>

Ma l'uomo con l'impermeabile sembrava non ascoltare le sue parole.

Continuò a camminare impassibile verso di noi.

Era sempre più vicino, e la stretta intorno al mio collo diventava sempre più forte.

Non riuscivo più a sentire il mio respiro, i battiti del mio cuore.

Poco per volta, le immagini davanti a me incominciarono a sbiadire, assieme alle poche energie che ancora mi erano rimaste in corpo.

<<Vattene!>> gridò ancora il mio aggressore. La sua voce però adesso mi sembrava ovattata, lontanissima.

Ci fu un ultimo istante in cui, proprio per la una frazione di secondo, i miei occhi incrociarono quelli dell'uomo con l'impermeabile nero.

E provai qualcosa.

Come una sorta di emozione nuova, intensa e indescrivibile.

Viscerale.

Poi, mentre lui era ormai a un passo dal mio aggressore, i miei occhi si chiusero e i miei sensi si spensero.

Tutto, all'improvviso, divenne silenzio.

Rose e lo SconosciutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora