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"Driin"  che palle!
"Spegniti,dai!" Biascico allungando la mano verso il comodino.
Niente, mi sporgo un pò di più e mi ritrovo sul pavimento.

Faccio un bel respiro e cerco di pensare positivo.
Pensieri felici?
Giornata felice. Almeno spero.
Spengo il dannato aggeggio e mi reco in bagno.

Mi lavo, mi trucco giusto un pò: eyeliner, mascara, e un rossetto bordeaux, ne troppo chiaro nè troppo scuro, mi arriccio i capelli e mi vesto.
Scelgo un abbinamento semplice... Jeans neri, una felpa grigia corta e le Vans.

Non so cosa aspettarmi, mi sento nervosa,agitata e stanca. Spero di trovarmi bene. Voglio sapere ció.
Scendo le scale.
"Giorno Jenny, pronta?" Mi chiede mia madre dandomi un bacio. Sento un lieve profumino....

Tipico di mia madre. Cosa puó esserci di più bello che una bella torta al cioccolato per iniziare la giornata?
"Cosa hai cucinato di buono, maga dei dolci?"  Dico guardando il tavolo.
"Tadan!" dice uscendo un'invitante torta al cioccolato dal forno.

Le mie pupille si dilatano formando un cuore.
"Si!si!si!" Dico battendo le mani come una bambina.
Le vado incontro e la abbraccio.
Mi sorride.

E a quanto vedo è contagioso dato che ho un sorriso a 32 denti, non solo perchè mi ha fatto la torta, ma perchè noto tanta sicurezza nei suoi occhi che mi assicurerà una splendida giornata.

Mi dice che é un bel college, i prof. sono bravi, anche se lei definisce questa scuola orribile.
Ritorno al mio stato pensieroso.

Penso se mi faró qualche amica... se gli argomenti saranno diffcili, e se poi non mi promuoveranno? Nah... certo che lo faranno, sono brava, ho ottimi voti...
Ma se...

"Il caffè è in aria..." dice mia madre.
"Si..." dico indifferente. Non ho capito cosa voglia dire ma sono molto sconcentrata adesso.
"Come la tua testolina..."
"Si.. aspetta. Che cosa?" Dico aggrottando le sopracciglia.
"Cosa ti turba?" Dice premurosa.
"Niente, sono solo nervosa.."  rispondo.

Sono le 7:54 e sono in enoorme ritardo.
Beene.
"Ciao mamma devo scappare ci sentiamo più tardi.." dico prendendo la borsa ed esco.

Prendo l'autobus e finalmente eccomi arrivata a destinazione...rimango senza fiato la scuola è a dir poco enorme.

Ci sono tantissimi ragazzi e ragazze che chiacchierano fra loro,noto che hanno tutti un'aria felice, il che mi tranquillizza...vedo una grande staccionata gialla dove ci sono dei ragazzi con lo skate, un cortile ampio e fiorito, un grande campo sportivo e anche una caffetteria. Guardo più in là le cheerleader, che fanno grandi acrobazie, salti e si divertono facendo qualche rima. In fondo ecco l'entrata principale, accompagnata da enormi scalini decorati con delle piante.

Entro e rimango stupita non ho mai visto una scuola così in tutta la mia vita. La piscina in fondo, una grande palestra, una biblioteca, una sala ricreativa, laboratori di tutti di tipi, mense, armadietti personalizzati... Tutto e di più.

Adoro questa atmosfera, serena, spensierata, tranquilla...

Chiedo alla segreteria delle indicazioni  "scusi sa..." comincia a dire.
"Ecco.. aula B terzo piano, in fondo a sinistra." Dice una signora senza neanche guardarmi.
"Beh ecco... Grazie! "Balbetto e vado via.

Terzo piano... ripeto fra me e me.

"Chi si vede..." Dice una ragazza guardandomi in modo fastidioso.
Rimango perplessa per un attimo.

Poi ricordo.
Sta lontana dal mio ragazzo ochetta!

come dimenticarlo..
"Avrei fretta, se non ti dispiace..." La sorpasso evitandola.
"Come ti permetti?" Dice prendendomi per un braccio.
"Quale sarebbe il tuo problema?"Urlo.
"Bene tesoro, è semplice, cinque parole. TU SEI IN QUESTA SCUOLA!"
Io sono a dir poco scioccata.
"Ah si?" Dico seccata.
"Sai invece la mia parola inizia per S e finisce per fattene una ragione." Dico avvicinandomi.
La campana suona.

"Senti vuoi che ti finisce male sfigata?" Dice avvicinandosi.
"Cosa avrai intenzione di farmi, sentiamo.."dico affrontandola.
"Ehi, ehi che succede qui?" Dice Nate separandoci.

Stiamo zitte.
Spero soltanto che le persone non siano tutte come lei.

"Ciao Jenny!" dice sorridendomi.
"La conosci?" domanda la smorfiosa con gli occhi spalancati.
"Ora dovrei andare" dico smorzando la situazione che sembra farsi agghiacciante. Vado verso il corridoio perdendo completamente il senso dell'orientamento.

Jenny, calmati puoi farcela.

Niente. 10 minuti che girovago per i corridoi ma nulla. Chiedo ad un prof. che faccio prima.
"Aula B..?"
Dico picchiettando la spalla al prof. Che sta andando verso l'aula. Si gira e....Non posso crederci.....

"Ancora tu???" Diciamo in coro io e il ragazzo al quale ho schizzato il caffè.
Lui si aggiusta il ciuffo e mi guarda con quei suoi occhi ipnotizzatori.

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now