*18*

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Charlotte.

Non capisco perchè attiro i problemi come una calamita.
"Tu...la pagherai!" Urla.

"Cosa ti è preso?" domando stupita.
"Ti ho sentito e visto nel ripostiglio con Cameron!"
"Ah adesso origli,eh? È questo il tuo hobby?" dico incrociando le braccia.

"A te non deve fregare un cazzo se origlio o meno." Sbraita.
"E a te non deve fregare se parlo con Cameron!" ribatto spegnendola.

Lei stringe i pugni dalla rabbia e si avvicina a me.
"Non avvicinarti più a Cameron siamo intesi?" dice furiosa.

Le altre ragazze si godono la scena, facendo qualche battuta sedendosi comodamente nella tribuna.

"Tranquilla, adesso vado." Dico cercando di ignorarla al massimo.
Ma nonostante io cerchi di allontanarla lei mi prende per un braccio facendomi avvicinare di più a lei.

"Cosa vuoi?" dico seccata.

"Non te ne andrai fin quando il concetto non sarà chiaro." bisbiglia stringendomi il braccio.
"Lo è,adesso mi lasci?" dico in modo irritante.

Non capisco quale sia l'obbiettivo di questa cosa. Tutto in questo periodo mi sembra strano.
Mi lascia.

Prendo la mia borsa nelle scale e lei si riavvicina.
Perchè non mi lascia in pace??
"Vuoi cercare di sentirti superiore a me?"
Questa ragazza ha dei seri probemi.

"Senti, non mi va di fare spettacolo perció se hai finito.. grazie..." dico indifferente.

"Eh, sarei io vero, a fare spettacolo...Ti appicichi a Cameron come una calamita! Lo capisci che lui è mio?" Dice urlando come una matta.
"Bene... allora dì al tuo Cameron che si fa un tatuaggio nella fronte con scritto: *proprietà privata di Charlotte Spears* e da lì potrai ufficialmente dire che è di tua proprietà.."

"Fossi in te non farei la spiritosa, o ti finirà maluccio,piccola Jenny." Dice guardando le ragazze che sono impietrite.

"Vediamo un pò..." dico ridacchiando.
Noto le oche sorprese più che mai per quello che ho detto... davvero credono che questa ragazzina possa fare qualcosa di male?

Io, al contrario di loro, non ho per niente paura di questa ragazza viziata.
"Coraggiosa, ti rovineró.. stanne certa." Dice fulminandomi.

Ora mi fa pena.

"Tranquilla Cameron non mi interessa, te lo puoi tenere questo coglione lunatico.."faccio un respiro seccato.
"Se ti becco ancora stare con Cameron e parlarci..." non finisce la frase dalla rabbia.

"La vuoi smettere? Tienitelo pure e non rompere le palle." Dico.
"Ti avverto solo di una cosa. Una! Ed esigo sia rispettata!" grida rossa come un peperone.

"Mi dispiace per te ma credo dovrai sopportarmi ancora un pò con lui, ti ricordo che la preside ha scelto lui come mio tutor....ti dico subito che neanche io sono felice di ció." dico guardando il cellulare.
"Ah si?" presa dalla rabbia prende il cellulare e me lo fa cadere violentemente.

"Cosa fai?" Urlo con gli occhi spalancati.

Questa qui è proprio andata.

"Se scopro che lui ti fa lezioni a mia insaputa farai meglio a scappare!" Mi spinge nel muro.
Rimango scioccata. Non ci posso credere.

Mi guarda con avversione.
Le altre ragazze escono dalla palestra spaventate e neanche il tempo di girarmi che lei mi tira i capelli.
Cerco di divincolarmi per evitarlo.

Ma niente si è messa sopra di me e nonostante io sia abbastanza forte lei riesce a colpirimi ugualmente.
Ma è fuori di testa?
Per un ragazzo, io sto rischiando di diventare pelata da tutti i capelli che mi sta togliendo?

Le stringo le mani e riesco a buttarla a terra ma lei più forte di me mi fa cadere.

"Charlotte! Cosa diavolo stai facendo?" Dice Cameron correndo verso di noi. La afferra per la maglia e la toglie da me.
Finalmente respiro.

Apro le palpebre con fatica. Sono spaventata. Questa ragazza è completamente pazza.

Mi alzo sconvolta.
"La tua ragazza ha dei seri problemi.." riesco a dire stravolta.
"Che cazzo fai?"
"Lei è una troia ecco..." dice respirando affannosamente.

Cameron mi guarda in cerca di spiegazioni.
"Stai bene?" Mi dice Cameron avvicinandosi a me.
Quella domanda mi lascia sorpresa.

Ho sbattuto la testa forte... credo di avere le allucinazioni.
Davvero Cam mi sta chiedendo se sto bene? A me?
"Ehm.. si... credo.." dico toccandomi la testa.

Charlotte stringe i denti e i suoi occhi si fanno lucidi.
"Tu.. non puoi..." dice singhiozzando.
"Cosa c'è Charlotte?" dice indifferente.
Lei presa dall'ira corre verso l'uscita sbattendo la porta.

Restiamo in silenzio imbarazzati.
"Non farci caso, lei è così. Non so il motivo del vostro litigio, ma so cbe lei se vuole qualcosa la deve ottenere."dice poi guardando da un'altra parte.
"Viziata la ragazza.." dico.
Annuisce.
"Accontentala." Aggiungo.

"In che senso?"
"Dagli ció che vuole così mi lascerà in pace, dipende da te."
"Perchè?"
"Perchè.. lei vuole te. È convinta che io provi qualcosa per te. Cosa che non è. Ma è matta non lo fa apposta."

"Bene, allora visto che tu l'ami, falla sentire sicura di questo, così non romperà le scatole a me: vai a casa sua, gli dici che la vuoi, vi baciate,mangiate una pizza...."
"E se io non volessi farlo?" mi interrompe.

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now