Non eri nei miei piani.

*41*

Dal capitolo precedente..

"Pensi che tutti i ragazzi più grandi usino le ragazze piccole soltanto per divertirsi? E non magari perchè le amano veramente?" Aggiungo.
"Non dico questo."
"Si stai proprio dicendo questo!" La interrompo.

Adesso perché sta facendo così?

"Lo dico perchè mi preoccupo per te! Ho già avuto esperienza con i ragazzi più grandi e fidati, anche il migliore che ci sia, porta a letto una ragazza per divertirsi e dopo tre giorni la molla senza spiegazioni!! Apri gli occhi!" Mormora per non farsi sentire.

Ecco che continuano a darmi dell'ingenua. Sono stanca di questo adesso! Gli altri possono essere così, ma non Cameron. Lui so che è una bella persona.
Non so perchè ma da quando sto con lui, tutti continuano a mettermelo contro in qualche modo: prima Shawn, Charlotte, e adesso la mia migliore amica.

"Pensi che io non sia capace di rendermi conto se quella persona mi inganna o meno?!"

Lei annuisce abbassando lo sguardo.

Mi sta davvero deludendo adesso. Da lei non me l'aspettavo proprio, invece di essere felice per questa mia nuova relazione, mi sta andando contro.
"Pensavo fossi felice per me." Mormoro alzandomi.
Non pensavo sarebbe finita così, davvero. E io che credevo che in ogni cosa e in ogni argomento ci saremo sempre supportate a vicenda. Evidentemente non è come pensavo.

"Fermati Jen!" Mi blocca facendomi girare verso di lei, costringendomi ad ascoltarla.
"Non intendevo dire questo. Hai perfettamente ragione su tutto. È la tua vita, è giusto che devi fare quello che vuoi."

Sospiro.
"Perchè mi consideri un'ingenua?" Domando guardandola con delusione.

"Non ti considero affatto un'ingenua. Mi preoccupo soltanto per te. Perchè se quel ragazzo, prova soltanto con qualche parola a farti soffrire io vado da lui e gliela faccio pagare in un modo che non è stato ancora inventato!" dice.

Rido a questa sua affermazione.
"Seria?" Domando ridacchiando.

È sempre la stessa, da quando era piccola faceva in tutti i modi di farmi ridere quando ero arrabbiata con lei. ed io ci casco sempre.
"Mai stata così seria in tutta la mia vita."

Annuisco e mi volto verso l'autobus che sta per arrivare.
"Scusami." Dice abbracciandomi.

Decido di metterci una pietra sopra e ricambio il gesto proponendole di andare l'indomani a visitare la città. Naturalmente lei accetta molto volentieri e ci diamo appuntamento per domani pomeriggio, dato che avrò scuola.
**
La giornata precedente è passata molto veloce, abbiamo mangiato una pizza tutti e quattro insieme, divertendoci come matti. Mi sembrava per un momento di essere a San Francisco, dove di solito facevo queste cose, per un attimo è stato bello ricordare quei momenti.

Ma adesso sono ancora più felice. Ho un ragazzo stupendo, degli amici che nonostante avessero la scuola sono venuti qui per me. Per assicurarsi che io stia bene queste sono state le parole di Daisy.

Per fino Cameron si è sciolto e ha cominciato a sentirsi di più a suo agio con i miei amici.
Ha scoperto che in fondo Filippo é un vero esperto di videogiochi e di basket, perció Cameron e lui hanno passato un bel pomeriggio parlando di cosa gli piace. E ne sono felice di questo.

Mi sono mancati veramente tanto.

"Jenny, devi andare a scuola!" Urla mia madre.
sospiro soddisfatta, stavolta l'ho preceduta, e in men che non si dica, mi faccio trovare al piano di sotto: già vestita e ordinata.