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Ho dormito pochissimo, e ciò mi fa trascinare come uno zombie sul pulmino di Matt, che ha deciso di venire anche lui, all'ultimo momento.
Nonostante questa mattina avessi molto sonno, mia madre ha insistito affinché aprissi il mio regalo di Natale come tradizione il giorno della vigilia.

Mi ha regalato un vestito molto aderente color corallo, si intona davvero con la collana che mi ha regalato Cameron e con i miei occhi. Decido nonostante faccia un po' freddo di portarlo in valigia, in caso si stia bene in hotel posso metterlo tranquillamente per una serata in discoteca.
"Si partee!" Urla Madison gridando molto forte.
La fulmino con lo sguardo e poggio la testa sul petto di Cameron chiudendo gli occhi.
Dovrei essere euforica oggi, ma sono le cinque e non ho voglia di fare niente. Solo che gli altri non la pensano affatto come me, dato che urlano e sghignazzano come se non ci fosse un domani.

Cameron mi accarezza i capelli e mi sorride dolcemente.
"Assonata, eh?"
"Non me ne parlare, ieri sono andata a dormire a mezzanotte e mezza per colpa tua..."
"Perché sarebbe colpa mia?" Dice facendo un ghigno divertito.
"Sai bene perché, per un momento ho temuto che eri ancora dietro la finestra a spiarmi..." mormoro addormentandomi subito dopo sul posto.
Al risveglio sento gli altri chiacchierare, scherzare e ridere.

"Buongiorno, dormito bene?" Mi dice Nate ridendo.
Perchè ride?
Apro gli occhi e mi ritrovo abbracciata a Cameron come se il suo petto fosse il mio cuscino, e il suo corpo il materasso, e sono aggrappata a lui, simile ad un koala con il suo albero.
"Scusate, dove siamo?" Domando con aria assonata.

"Arrivati!!"
"Smettila Matt spacchi i timpani così..." commenta Grace seccata. Almeno una ragazza che la pensa come me, lei è sempre stata una pigrona, questa per lei è una delle prime volte che si alza alle cinque.
"Non vedo l'ora di vedere questo hotel, Nate, tu ci sei mai stato prima d'ora?" Dice Madison rivolgendosi a lui.

"Una volta da piccolo, ma non lo ricordo proprio bene."
"Magari sarà un hotel romantico, rilassante..." commento con aria sognante.
Sarebbe stupendo passare la vigilia in un posto perfetto con persone perfette.

"Oppure sarà un albergo buio dove si muore da freddo.."
"Piantala, sempre che pensi al peggio tu!"

"Non ci resta che entrare per scoprirlo,no?" Dice Cameron con espressione euforica.
Prendiamo i bagagli nel cofano del pulmino e ci incamminiamo per soggiornare in questo hotel.

Salendo una collina si intravede un grazioso albergo in legno, posto proprio in alto e vicino alle montagne alte della California.
Ha due piani, ai lati ci sono due mini tetti posti sopra le finestre quadrate, decorate da tende bordeaux. Davanti c'è una grande scalinata in legno che porta all'ingresso principale, che rendeva quasi intimo quel posto affollato.
Assomiglia da lontano ad una casetta fiabesca, illuminata così tanto che ti da la sensazione di stare al sicuro lì dentro.
E poi, di fronte a noi, una grande distesa bianca, come un prato di panna montata, che attira la nostra attenzione.
Una raffica di vento mi ghiaccia le orecchie e interrompe bruscamente le mie fantasticherie.
Solo ora mi accorgo che primi fiocchi di neve scendono allegramente sulla terra bagnata come attratti da qualcosa.

Un sorriso illumina il mio volto.

Quelle farfalline ghiacciate, nonché la neve, mi appaiono come piccoli ornamenti per cornici ricamate a mano.
"Tutto okay, principessa ? Ti vedo un po' disorientata." Mi dice Cameron prendendomi per la vita.

"Niente, è solo che non avevo mai visto la neve prima d'ora...a San Francisco non nevicava mai, anche perché lo vicino c'era il mare. È una novità vedere la neve per me." Spiego a Cam con un briciolo di nostalgia per la mia vecchia città.
Entriamo ed è davvero accogliente, non me l'aspettavo cosi.
"Che ne pensate?" Ci domanda Nate stupito.

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now