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improvvisamente...la porta della palestra si chiude facendoci sobbalzare in aria.
"Cosa è stato?" Dico a Cameron.

"Si è chiusa la por....."
non finisce la frase quando mi guarda con gli occhi spalancati.
"Cazzo." Dice dopo un secondo.

Corre velocemente verso la porta e cerca in tutti i modi di aprirla,invano.
"Che problema c'è?" Domando vedendolo in difficoltà.

"Questa porta si puó aprire solo dall'esterno!" Urla dandole un calcio bello forte.
Spero di aver capito male!

"Come?" Dico incredula.
Non è possibile, non dirmi che siamo bloccati in una stupida palestra.
"Chi l'ha chiusa?" Dico smanettando la maniglia.

"Il coordinatore scolastico. Lui rimane qui, fino alle 21:30 poi chiude tutto e va via." Dice guardando l'orologio.
"Quindi mi stai dicendo che non c'è nessuno a scuola, che possa venire in nostro soccorso?" domando

"Ho paura di no." Mi risponde mettendosi le mani nel suo ciuffo ribelle.

"No, no, no...." biascico disperata.
Non oso immaginare la reazione di mia madre non trovandomi a casa. Perchè deve essere sempre tutto così difficile?

"Ci sarà qualche uscita d'emergenza!" Urlo presa dal panico.
Faccio avanti e indietro, nervosa.  Scommetto che posso scavare una buca in quella zona, a furia di camminare così velocemente.

"Sta calma, troveremo il modo, tranquilla..." mi dice Cameron venendo verso di me.

Troveremo il modo? Andiamo, siamo bloccati in una stupida palestra senza nessuna uscita, mia madre sarà preoccupatissima. Per non parlare che se invece, ci troveranno qui, l'indomani, passeremo guai belli seri.
Se devo star tranquilla...

Chiamo mia madre, per rassicurarla, ma risponde la segreteria.
Perfetto.

"Cam. Chiama Nate, magari lui potrà venire." Gli dico turbata.
"No."

Cosa? Perchè no? Dai, perchè?

Lo disintegro soltanto con lo sguardo.
"Per quale motivo?!" Gli urlo strattonandolo.
L'unica speranza a questo punto,è Nate, e lui non vuole chiamarlo?

"Non abbiamo bisogno di lui." Dice semplicemente.
Ha assunto qualche droga seria,stasera, questo ragazzo?

"Sei serio? Fammi capire. Sbaglio, o non vuoi mostrarti debole nel suoi confronti?" gli domando facendo qualche ipotesi.

Conosco bene Cam, so com'è.
"Se vuoi dirlo così." Afferma facendo spallucce.

"Chiama subito, cosa ti importa! È tuo fratello!" Urlo.
Non si vergognerà mica, di chiedergli aiuto!
"Fratellastro." Mi corregge uscendo il cellulare dalla tasca.
Finalmente ha capito.
"Chiamalo come ti pare..." gli dico prendendogli il telefono

Segreteria telefonica.
Segreteria telefonica.
Segreteria telefonica, del cazzo.

"Ma sbaglio o è fatto apposta?" dico ridando il cellulare a Cam.
"Visto?"
Domanda quasi come se ci godesse.

Cercando di non notare il suo comportamento infantile, sto zitta e mi siedo nella tribuna.
"Questo vuol dire che rimarremo qui." aggiungo infine chiamando Mad.

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now