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Rimango interrogativa.
Apro bocca ma poi la richiudo.

Cosa intendeva? Lui non ama Charlotte come vuole far credere? Sono confusa.
Ho in mente 3000 domande da fargli ma il mio cervello sempre come ipnotizzato.

Prima che io possa dire qualcosa, lui se ne va. Faccio un respiro ed esco dalla palestra in un'altra uscita. Arriva l'ultima ora,e poi finalmente posso andare via e lasciare questo inferno chiamato scuola.

"Okay ragazzi siete pronti per la verifica di francese?" Dice il prof.
"Si prof io sono prontissima,sicurissima, tutto apposto." dice la secchiona di Meg.
"Abbastanza abbiamo studiato fino alle 10:00 di sera..."dicono i compagni.

Mi sento disorientata.

"A ma perchè oggi c'era una verifica?" Dico in mezzo al nulla.
I compagni mi guardano stupiti e si girano dopo la sgridata del prof.
Consegna il foglio e mi chiedo se sia veramente francese oppure sia arabo.

Non ci sto capendo un accidente!
Prevedo un brutto voto ancor prima di cominciare..
La campanella per la fine delle lezioni suona,e a quel punto tutti noi corriamo verso l'uscita.

Vedo un sacco di persone vicino alla porta, che indietreggiano, come se ci fosse qualcosa che li blocchi.. cerco di vedere cosa si tratti ma mi spingono e chiedo ad una ragazza.

"Il tempo è bruttissimo! Credo stia arrivando un tornado! Non possiamo andare neanche a casa! I cellulari non prendono per chiamare i genitori, e in più non possiamo farcela a piedi perchè sarebbe pericoloso..." dice allarmata.

Ma cosa succede oggi? Non puó esserci così brutto tempo.. io stamane ho controllato il meteo e portava "rovesci" non "attenzione rischio di un tornado improvviso che non sarà possibile muoversi."

"L'autobus c'è?" Chiedo sporgendomi verso destra.
"No, con questo brutto tempo non c'è un'anima viva in giro, 20 minuti fa c'era ancora il sole.."

Decido di controllare personalmente.
Mi dirigo nell'aula di disegno. Nota come l'aula più grande della scuola. Con tantissime finestre enormi.

Il tempo è anche peggio di come me l'aveva descritto.
C'è una forte pioggia e pian piano il cielo si fa sempre più grigio, poi sempre più scuro, sono le 16:30 del pomeriggio... ma sembrano le 18.00 da come l'aria ha perso la sua luce. All'orizzonte si vedono dei bagliori correre sulle nuvole nere, poi un leggero brontolìo; in pochi minuti i lampi e i tuoni si fanno sentire.. Tutti gli studenti allarmati corrono di qua e di là.
"Ragazzi! Calmatevi!" urla il preside con l'altoparlante.

"Dobbiamo andare a casa! Ha capito!!!???Dobbiamo andare a casa!" Gli studenti sbattono i libri nel muro per protestare.
"Basta! Calmatevi!" Dice uscendo dall'ufficio.

I ragazzi aprono la porta facendomi quasi volare dal vento che ci sia.
Esce dalla scuola per raggiungere i ragazzi, quando il forte vento fa volare al preside il parrucchino.

Gli studenti ridono a crepapelle,e lui preso di "istinti omicidi" ci fa ritirare nelle nostre classi.
No, non puoi farlo... io devo andare a casa, nel mio caldo lettino, nel mio bel tavolo a mangiare, nel mio comodo divano a gustare patatine e cioccolata.

"Tutti immediatamente dentro! Non uscirete fino a nuovo ordine!" Urla il preside rosso come un peperone.

Ma andiamo...non puoi costringerci a stare qui, perchè ti è volato il parrucchino!

Vedo Mad e mi rassicuro..
"Mad! Mad!" Urlo.
"Jen! Ti cercavo, hai visto Grace?"
"No, e tu?"
Fa un respiro.
"Neanche, sono preoccupata per lei..non so dove puó essere andata."

"Che facciamo?"
"Non so... il preside è impazzito, capisco che c'è maltempo ma almeno potrebbe farci chiamare con il telefono fisso se prende...no?" Urla.

Vediamo alcune persone andare nell'aula di arte, storia, laboratori.
"E noi?" Le domando.
"Ehi potete andare qui voi.. vi accompagno." Dice un ragazzo mettendomi la mano nella spalla.

Lo guardo. Ma quanto è bello?
"A- ehm...v.."Balbetto agitata. Ma questo non è un ragazzo, è un'uomo scolpito in pietra.
"Si okay, andiamo." dice Mad indifferente.
Ci accompagna in palestra e si siede accanto a me.
Stringo i denti e cerco in qualche modo di mantenere la calma.

"Sei nuova no?" mi chiede.
"Si, sono venuta una settimana fa.."
"Menomale, non è solito vedere ragazze così belle in questa scuola..." dice guardandomi con uno sguardo dolce.

Posso morire felice.
Sento le gambe un budino e splanco gli occhi per quello che ha detto.
"Non è vero... ci sono molte ragazze belle qui.." dico.
"Non come te."
Divento rossa fino alla radice dei capelli. Ora si che sono completamente andata.

"Allora ragazzi sapete quando odio vedervi parlare, e non fare niente, perció vi va di fare i vasi di argilla?" Propone la prof di arte.
"Vieni?" Mi dice il ragazzo.
"Si certo." Accetto.

Mi alzo dalla tribuna e lancio un'occhiata a Mad,e lei ricambia facendomi l'occhiolino.
"Come ti chiami?"
"Jennifer,Tu?"
"Sono Shawn..." mi dice sorridendo.

Bene. Nome stupendo. Viso stupendo. Fisico stupendo. wow lui è tutto stupendo.

POV'S CAMERON
Vedo Jen andare con Shawn nell'aula di arte.

Cazzo vorrei spaccare mezzo mondo. Perchè sta andando con lui?? Non che mi importi. Ma perchè?

Questo ragazzo mi sta già sulle palle, per giunta,senza neanche avergli parlato.
"Caaaam?.." dice Melanie venendo verso di me...

Ci mancava questa ragazza per torturarmi l'anima.

"Cosa vuoi?" dico scorbutico
"Vieni con me?" Mi fa l'occhiolino.
"No non ....aspetta..si andiamo a fare i vasi?" propongo.
"Mh... intendevo qualcos'altro ma va bene..." dice prendendomi la mano.

Io la tolgo di scatto e mi stacco da lei che si è appiccicata come una sanguisuga.

Entriamo nell'aula piena. Come odio la confusione.

"Prendi il sacco con l'argilla io prendo le sedie." dice mettendo le braccia attorno a me.
"Si, ma scollati okay?" dico allontanandola.

Mi reco nel tavolo per prendere questa argilla e fare sti benedetti vasi.
Cerco con gli occhi Jenny e neanche il tempo per rendermene conto lei mi compare davanti.
"Che ci fai qui?" Domanda mettendosi in fila.

"Lo stesso motivo per cui tu sei qui, solo che io voglio fare i vasi tu vuoi fare la civetta con Shawn." rispondo alzandole il mento.

Mi guarda senza rispondere.

"Come fai a sapere che sono con Shawn?" dice lanciandomi un'occhiataccia.
Annuisco. Non ho voglia di darle spiegazioni.
Alza gli occhi al cielo e mi da le spalle essendo davanti a me.

Arriva il suo turno e sorpasso un ragazzo per prendere l'argilla assieme a lei.
"Lui ti piace?" Chiedo facendo finta di non aver detto nulla.
"Che ti importa?" dice andandosene.
Che nervoso. Perchè non mi da una risposta concreta?
"Rispondi alla domanda."Insisto.
"Tu non rispondi mai a nessuna delle mie perció.." ribatte.

JENNIFER POV'S
Cosa gli importa? Lui non è interessato a me. So che userà la mia risposta per ricattarmi.

Non mi fido di lui. Prima con Charlotte adesso fa il vaso con Melanie. Poi chi sarà la sua prossima marionetta? Di sicuro non io.

Mi siedo e comincio a modellare questo vaso. Il tempo è ancora brutto e mi sento molto agitata. Vorrei essere a casa in questo momento.

"Come si fa??" Urlo vedendo che l'argilla mi finisce in faccia.
"Devi modellare l'altra parte vedi. Tienila ferma." Mi spiega Shawn.Si mette dietro di me e comincia a sussurrarmi qualcosa nell'orecchio che non riesco a capire,perchè in tutto il corpo si stanno espandendo ondate di calore.
Shawn, si volta in modo che i nostri nasi si tocchino e......

Spazio autrice:
Ciaoo! Buona vigilia di Natale!🎄
Ecco il capitolo, spero vi sia piaciuto❗️

Non vedo l'ora che arrivi domani... vorrei tanto trovare Cameron sotto il mio alberello.😂 e voi? Cosa sperate di trovare?

Baci
-S

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now