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Esco dall'ufficio un pò turbata.
Lo zampino di mia madre?
Finiscono le lezioni ed esco fuori in cortile.
Mi sorprendo vedendo mia madre aspettarmi in macchina.
"Ciao tesoro!"
"Ehi.."
"Che c'è? Perchè questo broncio?"chiede perplessa.

"Niente." dico fredda.
"Non mentire, dimmi pure io sono qua per te." Mette in moto.
"Perchè mi hai iscritto in questa scuola?" Dico dopo un pò.

Lei rimane attonita.
Non se l'aspettava la bugiarda.
"Beh.. ecco... i compagni sono antipatici?" Dice arrampicandosi sugli specchi.
"Non cambiare discorso, e rispondi alla mia domanda." Dico severamente.
"Questa è una scuola.... beh..."

Non ci posso credere.
"Mamma. Cosa hai fatto? Sapevi che io ho voti molto bassi nelle materie tecniche e scientifiche, perchè mi ci hai scritto?" Urlo.
"Tu sei brava, non dire così..." dice evitando il contatto visivo.
"Non mentire mamma! Basta bugie! Dimmi la verità! Non sono più una bambina!" Dico aspettando una risposta.

Fa un respiro.
"Sai bene quanto non mi piaccia questa sc..."
"Perchè?" Dico interrompendola.
"Sono stata costretta a mandarti lì,io voglio il meglio per te!" Dice con le lacrime agli occhi.
Ritorniamo al punto di partenza.

"Non è vero!! Se tu volevi il meglio per me, stavamo a San Francisco, dove lì stavo studiando in una scuola competente e non scappare a Los Angeles." Dico anche io singhiozzando.

"Dovevo per forza!!! Neanche io volevo andarci!"urla con le lacrime.

Mi smonto in piccoli pezzettini.
Quante cose ancora non so???
"Mamma, ti rendi conto, in meno di 24 ore mi stai tenendo nascosto tutto!!"

"Avevamo problemi economici per questo dovevamo trasferirci qui!"
Mente.
"Bugiarda!" Ormai arrivati, sbatto la portiera della macchina ed entro in casa.
Non credo ad una sola parola di quello che dice.

Lei odia questa scuola, ma mi ci ha iscritto,odia Los Angeles e ci è andata.
Non quadra nulla in questo momento.

mi sento così incasinata,come una stanza sottosopra... è difficile fare ordine nella mia mente e anche se ci proverei sarebbe difficile farlo.

Mi manda Daisy una foto di tutti i miei compagni che mi salutano. E un messaggio.

*com'è andata oggi il tuo primo giormo di scuola Jenny? Spero che ti sia trovata bene, fammi sapere! Smakk!*

Come è dolce....
Gli scrivo subito un messaggio raccontandogli la mia giornata.

Quanto mi manca la mia città.Quando ti svegliavi la mattina e sentivi il prufumo delle belle giornate, quando andavi a scuola di buon umore perchè non vedevi l'ora di incontrare i tuoi amici.
I pianti, le gelosie, i passatempi idioti.

Chissà perchè in 17 anni della mia vita non ho mai fatto caso a quanto questa città sia bella. Ricca di posti da visitare, ricca di persone buone, gentili..
Non la dimenticheró mai.

I tuoi amici che ti chiedevano come stavi, quando si preoccupavano di te. Senti anche la mancanza delle passeggiate in giro senza una meta e anche le ore e ore passate in un singolo posto che a te sembrava come un rifugio.

Tutto questo prende una parte della mia mente che anche volendo non scorderó mai.

*videochiamata facetime con Mirko.*
Mi arriva la notifica di Siri.
Entusiasta la apro, vedendolo comparire nello schermo.

"Ehilà, Jenny!" Dice
"Ciao Mirko!" Cerco in qualche modo di far scomparire tutti i miei problemi.
"Come va?" Dico.
"Bene grazie, comunque puoi dirmi dove vendono il libro che ti piace tanto?" Chiede.
"Alla Mondadori perchè?" Dico guardandolo scrivere su un quadernetto.

"Come si chiama?" Mi dice poi.
"Cercando Alaska."
"Okay, perfetto, è di John Green, vero?" Domanda.
"Si, ma posso sapere perchè?" Ripeto.
Chissà se vorrebbe regalarmelo per il mio compleanno. Ma sarebbe troppo presto. Peró sarebbe lo stesso una cosa grandiosa.

"Perfetto!" Mi guarda sorridente.
Aspetto una risposta.
"Perchè?"
"Devo fare un regalo a una persona, mi ha detto che le piace John Green, perció..."

Mi cade il mondo addosso.
Certo, che povera illusa che sono.

"Ah..beh.. io cred..." vengo distratta da una voce nelle scale.
"Miiirko! Tua madre mi ha fatto entrareee!" Dice la ragazza.
Aspetta ma...

Entra e cattura subito la mia attenzione.
Jessica.
"Amore vieni?" Dice mettendogli le braccia attorno al collo.
Rimango sconvolta.

"Sto parlando non vedi?" Gli dice Mirko.
"Con chi, con Jenny?" Dice toccandosi i capelli.
"Si." Dice agitato.
"Ma io non la vedo...." dice avvicinandosi di più a lui.
"Ora la vedi." Dico io ad alta voce.

"Oh ma che piacere!!" Dice Jessica.
"Perchè lo hai chiamato amore??" Dico fredda.
"Perchè? Non glielo hai detto Mirko? È il mio ragazzo adesso. Pensavo ti avesse lasciata."
Resto impietrita.

"Cosa??"
Mi ha illusa per tutto questo tempo.
Io sono più che scioccata.
"Ti posso spieg..."
"Sei solo un coglione, vaffanculo.." dico spegnendo la chiamata.
"Aspetta!" Urla.
"Che vuoi!!!" Dico infuriata.
"Mi dispiace te lo avrei voluto dire prima che mi ero fidanzato con Jessica.. sai io odio le relazioni a distanza." Si giustifica.
Io sono senza parole.

"Ho capito! Ma tu non puoi frequentarti con me, entrare nella mia vita e poi lasciarmi così,fa male questo lo capisci? Capisci di stare ferendo una persona?" Urlo con le lacrime agli occhi.
"Scusami e che..."
"Scusami un cazzo...preferivo mille volte che mi dicevi che non mi ami piuttosto di trovarti con 'la tua ragazza' dovevi farlo a lei il regalo?"
Annuisce.

"Non chiamarmi più... ti auguro il meglio com Jessica.. addio."
Spengo.
Con i nervi a fior di pelle prendo il portatile e lo butto violentemente nel letto.

Richiama.
Richiama.
Richiama.

Spengo direttamente il computer.
Scarico un pianto arrabbiato e metto la testa nel cuscino sporcandolo di nero con il mascara.
Che meravigliosa giornata....

Non eri nei miei piani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora