*53*

3.5K 136 21
                                    

(Dal capitolo precedente.)
Apro la porta ma mia madre non c'è, solitamente mi lascia qualche biglietto, così per mia fortuna sul tavolo trovo una busta e un biglietto di carta.
"tesoro ho preparato la pasta, sono uscita con Tom. Noi due abbiamo pensato di farti una sorpresa vedendo la pagella con ottimi voti in chimica e fisica, cosi apri la busta, troverai qualcosa che sicuramente ti piacerà."
"Che intenzioni ha?" Mormoro aprendo la busta marrone sopra il tavolo. Sono davvero curiosa.
La apro, non ci posso credere? Cos'è questo??! Cosa significa?

"Cara Jenny,
questi ultimi mesi per te devono essere stati difficili, con lo studio, i compiti e la tua relazione con Cameron. Avevamo pensato io e Tom, di farti un regalo..."

Sentendo quel nome congelo. Perché c'è sempre lui in mezzo? Un brivido mi percorre la schiena pensando attentamente che lui è veramente il mio padre: l'uomo che ci ha abbandonate da sette anni, l'uomo che non ci ha mai mandato una cartolina, un biglietto, un messaggio di auguri.
L'uomo che non si è mai interessato alla nostra vita.

"Ecco qua, un biglietto aereo per New Orleans, so che da piccola questa città ti è sempre piaciuta, e perché no? Potresti continuare l'anno li se passerai gli esami! Tom dice che conosce benissimo il preside e grazie ai tuoi voti abbastanza buoni in tutte le materie puoi andarci!
Ecco la nostra sorpresa! Vorrei proprio vedere la tua faccia in questo momento, ma purtroppo sono via con Tom per lavoro, sono dovuta partire per urgenza: all'ospedale avevano bisogno di me per fare una operazione delicata. Spero ti abbia reso felice, ti vogliamo tanto tanto bene! PS. Dovresti partire fra tre giorni."
-Tom and Sandra

Mi siedo e rileggo il biglietto, stringendo forte nelle mani, quello aereo.
Sento un leggero pizzicore agli occhi, distolgo lo sguardo facendo un sospiro profondo. Silenzio nella stanza, nella mia mente, nel mio cuore. Voglio urlare, urlare a squarciagola, che mi possano sentire anche i vicini. Le lacrime mi rigano il viso.
Perché? Perché cazzo non succede una cosa bella in questo periodo di merda? Cosa ho fatto di sbagliato per meritare tutto questo?

Voglio addirittura trasferirmi in un altra scuola?? Certo! Ora che la relazione tra Tom e mia madre si sta facendo più stretta e appassionante mi vogliono levare dai piedi. Non pensavo però che fossero arrivati fino a questo punto. E poi dirlo con cosi tanta disinvoltura...guarda caso ieri mia madre per evitare che scoprissi altro della sua vita privata in passato, vuole mandarmi in un altro paese per evitare altre domande.
Sento la rabbia dentro, vorrei dirgliene veramente quattro ma la sola cosa che faccio e prendere il biglietto e buttarlo nella spazzatura.

Com'è ingiusta la vita.
                                        2 ore dopo.
Sento suonare il campanello, deve essere arrivata. Spero non ci sia anche Tom con lei, devo parlarle, soltanto vederlo in faccia mi mette a disagio, e mi fa anche arrabbiare vederlo come se nulla in passato fosse successo, che ci ha abbandonato per un altra donna, che mi parli come se mi avesse appena conosciuto.

Mi stropiccio gli occhi e mi alzo dal letto, e scendo le scale il più velocemente possibile.
"Tesoro, ti è piac-"
"Non ci voglio andare." Questo è tutto quello che riesco a dirle fermandomi a metà scala osservando il corrimano.

Lei mi guarda stranita. Rimane zitta per un attimo posando la sua valigetta del pronto soccorso e il cappotto, facendo tutto in modo silenzioso.
"Forse non hai capito che è un opportunità importante studiare li, andrai all'università, senza nemmeno passare l'ultimo anno facendo dei corsi speciali, non è fantastico?"
"Si ho capito benissimo. E ribadisco che non voglio andarci." ripeto concisa.

"Ma perché?" Alza la voce venendo verso di me.
"Senza neanche avermelo chiesto poi! Vuoi proprio levarmi dai piedi eh? Ammettilo mamma! Ammetti che vuoi stare soltanto con Tom per passare la tua relazione in pace senza intrusioni.."
"Sandra, ho preso il giornale era sopra il marciap..." mi interrompe l'entrata di Tom.

Non eri nei miei piani.Where stories live. Discover now