Capitolo 14

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«Mi stai prendendo in giro?» chiedo alla mia migliore amica mentre cerco di non farmi cadere un peso sul piede, anche perché di rompermi qualche osso e di andare all'ospedale non ne ho proprio voglia.

Lei mi guarda con aria del tutto seria mentre spolvera sulle mensole dove ci sono i vari trofei vinti in passato o di recente.

«A quell'età vanno ancora alle feste in maschera?» le chiedo con gli occhi spalancati dalla sorpresa, vorrei ridere ma mi trattengo perché so che a lei questo tipo di feste piacciono.

«Non hanno mica ottant'anni, sei tu vecchia dentro!» mi rimprovera facendomi sbuffare «Quindi? Ci vieni o no?» mi chiede per la millesima volta, non so davvero cosa fare, l'idea di mascherarmi mi piace si, però mi fa sentire una bambina dell'asilo.

«Prometto che ci compreremo dei costumi non stupidi e adatti a delle ragazze della nostra età.» cerca di convincermi mettendo subito dopo il broncio, io sbuffo ed annuisco «Quindi ci vieni?» i suoi occhi si illuminano ed io annuisco ancora una volta, in men che non si dica me la ritrovo addosso come una piovra, mi abbraccia forte e mi riempie la guancia di baci «Grazie, grazie, grazie! Mi sarei sentita troppo stupida ad andare da sola mascherata, anche se c'è Dylan...» mi spiega lei staccandosi, permettendomi di respirare.

«Perché, se ci vengo io come ti senti?» le chiedo ridendo per l'assurdità che ha appena detto.

«Beh, vediamola da un'altra prospettiva, saremo stupide in due, non sarò stupida da sola.» mi dice lei scoppiando a ridere e io le faccio il dito medio.

Quando arriva la sera vado a casa di Blanca, ho detto a mio padre che sarei andata ad una festa con lei e non ha avuto niente da ridire, lui vuole che io esca più spesso, perciò è felice quando gli dico che esco con Bibi.

«Come sto?» mi chiede la mia migliore amica uscendo dal bagno.

Indossa una tutina nera di pelle finta, aderisce perfettamente alle sue curve, si è messa degli stivaletti con il tacco sempre di finta pelle nera, alti fino al ginocchio e sulla testa ha un paio di orecchie finte da gatta, ha la faccia perfettamente truccata e un rossetto rosa molto carino.

Non so se sia catwoman o meno, ma un gatto è di sicuro.

«Stai benissimo!» le dico subito, perché è vero, sta davvero bene, a Dylan girerà la testa.

«Grazie.» dice e poi mi guarda «Non ti sei ancora preparata?» quasi urla facendomi sobbalzare.

«Non so cosa mettermi...» mi giustifico subito e lei mi guarda malissimo.

«Ma te l'ho detto io!» strilla ancora lei.

«Non è vero, tu mi hai dato due opzioni e io non so quale scegliere.» mi giustifico ancora e alza gli occhi al cielo, poi si avvicina e sceglie per me il secondo outfit.

Visto che mi ero fatta doccia e capelli precedentemente a casa mia, mi affretto a vestirmi, indosso velocemente le calze a rete bianche che mi ha dato attenta non impigliarmici dentro, queste dannate cose sono una tortura, quando finamente ci riesco indosso la gonna in finta pelle bianca, corta e stretta a vita alta, il top bianco con dei ricami brillantinati in argento con un leggero scollo che rende il tutto ancora più "sexy", stivali con il tacco in finta pelle alti fino al ginocchio come quelli di Blanca, solo bianchi, un paio di ali finte che si mettono tipo zaino e un paio di corna rosse da mettere in testa.

«Dovrei essere un angelo, perché le corna?» le chiedo confusa.

«Perché sei entrambe le cose tesoro, ora vieni qui e fatti truccare.» mi fa l'occhiolino e io faccio come mi dice, mi siedo sul letto e inizia a truccarmi «Fatto, puoi guardarti.» quando sto per alzarmi lei mi blocca «No, aspetta! Ti faccio i capelli mossi sulle punte.» mi dice poi mentre lo fa, non aspettando neanche il consenso da parte mia, quando finisce mi da un colpetto sulla spalla per farmi alzare, cosa che faccio subito.

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