Lezioni d'amore

Capitolo 45

GRAYSON

Non sono mai stato bravo con le parole, durante tutta la mia vita ho provato il più delle volte a dimostrarle le cose, più che a dirle, a volte di riuscivo, altre no.
Perché so, che alla fine di tutto, ciò che conta di più, sono i fatti e non le parole.
È ciò che ho fatto con Meghan, avendo un risultato pessimo, è ciò che ho fatto con mio padre avendo come risultato il fatto che lui se ne è andato, senza cercarmi neanche mezza volta, l'ho fatto con un sacco di persone e ne ho ricavato il nulla più totale, perciò crescendo, con gli anni, ho smesso di dimostrare le cose agli altri, ho smesso di dar voce ai miei sentimenti, ho lasciato che fossero loro a dimostrare qualcosa a me, ho lasciato che fossero loro a venirmi dietro. Non mi è mai importato fino a in fondo comunque, che gli altri fossero interessati a me, non mi è mai importato più di tanto. Fin quando è arrivata Arya.
Lei mi ha dimostrato di tenerci a me fin da subito, mi ha dimostrato che le importavano i miei pensieri e soprattutto i miei sentimenti. Mi ha fatto sentire sicuro di me più che mai, ma soprattutto mi ha fatto sentire amato.

Ho scelto di dare una possibilità, un'ultima possibilità a Meghan, non per me, ma per nostro figlio, so quanto importante sia una madre per un figlio, la stessa cosa vale per entrambi i genitori, questo si, so che mio figlio potrebbe crescere benissimo anche con un'altra donna, non conta il legame di sangue, però voglio provare a fare questo tentativo, così un domani mio figlio non potrà dirmi di non aver tentato a riunire la mia famiglia.

Meghan non è mai stata una buona madre, non ha pazienza con Connor, è come se fosse un'estraneo per lei, così come lei lo è per lui, dato che negli ultimi due anni l'ha vista poco e niente.

《Sei silenzioso.》mi fa notare Rose, sedendosi accanto a me.

《Pensieroso, più che altro.》ammetto e lei mi guarda.

Rose è stata la migliore amica di mia madre, mi ha praticamente cresciuto e ringrazio lei per tutto l'aiuto che mi ha dato e mi continua a dare con i miei fratelli, Connor compreso, mi è rimasta vicino e la ringrazierò per tutta la vita.

《Riguarda Arya, vero?》mi chiede e solo sentire io suo nome mi fa sentire una completa merda.

Vederla piangere e star male per colpa mia, mi ha distrutto completamente, odio questa situazione e odio il fatto che sia stato io a causarla.

《È una brava ragazza.》mi dice ed io annuisco.

Lo è davvero e io non me la merito per niente.

《Grayson, non devi farlo se non vuoi.》mi dice poi e io la guardo senza capire 《Non devi stare per forza con Meghan, il fatto di non essere più innamorato di lei per ovvie ragioni, non fa di te un cattivo padre. Tu sei meraviglioso con Connor.》

Mi fa piacere sentirmi dire queste cose, soprattutto da Rose, faccio di tutto per far andare bene le cose, per gestire al meglio tutta questa situazione e per crescere meglio che posso mio figlio e i miei fratelli.

《Credo di doverci provare, così non avrò risentimenti, almeno ci avrò provato.》le dico, ma lei non sembra affatto contenta.

《Tu ami quella ragazza, vero?》mi chiede riferendosi ad Arya.

Amare, che grande parola, non so se la amo, ma so che provo qualcosa per lei, so che quando mi alzo la mattina voglio averla accanto a me, per guardarla mentre dorme, perché almeno mentre dorme è tranquilla, so che voglio proteggerla da tutto e tutto, so che l'ascolterei parlare per ore e so anche che non riesco a starle lontano, proprio per niente.

《Non lo so.》rispondo e lei non sembra esserne convinta.

《Grayson, posso solo dirti che devi darti una svegliata, quella povera ragazza è davvero tanto innamorata di te e non potrà aspettarti per tutta la vita. Percio se è lei quella che ami, quella che vuoi, quella che ti rende felice. Allora non perdere tempo e vai a prendertela.》dice Rose e so che ha ragione, ha pienamente ragione 《Perché te lo meriti, anche se credi di non meritarlo, ti meriti di essere felice con i tuoi fratelli, tuo figlio e una donna che ti ami.》

Lei mi rende felice, come mai nessuna ha fatto fino ad ora ed io, non sono abituato alla felicità.