Capitolo 38

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Il coraggio che ha avuto quella donna a ripiombare nella mia vita, come se niente fosse, è davvero incredibile. Non lo so come mi sento in questo momento, non so cosa si aspettasse da me, che reazione pensava che avrei avuto, sono certa di non averne avuta una delle migliori, non che ricordi molto comunque, sono stata presa alla sprovvista per essere in grado di pensare a cosa fare.

《Arya.》la voce di Grayson mi riporta sul pianeta terra ed io mi ero quasi dimenticata di averlo accanto.

Eccoci qui, dopo una settimana chiusi in uno spazio ristretto, la sua macchina, tanto vicino da poterlo toccare ma allo stesso tanto distante da non permettermi neanche di riuscire a guardarlo, non credo di volerlo guardare, crollerei se lo facessi ed io non voglio farlo, non ora.

《Parlami.》mi ordina e mi è mancato anche questo di lui.

《Cosa vuoi che ti dica?》ribatto senza scoppiare a piangere, sorprendendomi.

Beh, non sono ancora scoppiata a piangere, qualcosa vorrà pur significare.

《Quello che pensi, quello che senti.》

《Non lo so, quello che sento. Preferirei rimanere in silenzio.》gli rispondo il più sinceramente possibile.

Lui rimane per qualche secondo in silenzio guardando davanti a se.

《Mi dispiace.》dice poi.

《Non è colpa tua.》faccio spallucce mentre guardo fuori dal finestrino《Io... Non capisco, perché è tornata? E perché tu ti sei riavvicinato a me?》gli chiedo, confusa come mai prima.

《Non lo so perché è tornata. Ma so per certo di non essermi allontanato neanche un minuto da te.》mi risponde cogliendomi di sorpresa 《Sei un pensiero fisso Arya e non puoi neanche immaginare cosa ho provato in questa settimana, odio non poterti toccare, odio quando passi del tempo con Brandon e odio ancora di più il fatto che sono stato io a spingerti verso di lui, lontano da me e ne sto pagando le conseguenze.》conclude mentre io continuo a guardare fuori dal finestrino.

Perché le sue parole hanno sempre una sorta di effetto devastante per me?

《Grayson, non voglio parlare di questo adesso, posso affrontare una cosa alla volta.》

《Io ci sono, Arya. Sempre. Per qualsiasi cosa.》e ciò che dice mi fa bene al cuore.

《Grazie.》sussurro, guardandolo per qualche minuto.

《Non devi ringraziarmi.》ribatte lui, serio e freddo, io distolgo lo sguardo.

《Grazie per avermi portata via di lì. Grazie per aver evitato che cadessi a pezzi lì davanti a tutti, davanti a lei.》

《Raccoglierò sempre ogni pezzo di te, Arya. Anche se, preferirei evitarlo. Tu sei forte, bambina.》e accidenti, forse sono stupida, ma io alle sue parole ci credo, ci ho sempre creduto.

《Non lo so più se sono forte, Grayson. Non pensavo che vederla mi avrebbe causato tutto questo.》ammetto più a me stessa che a lui.

《È tua madre, nonostante tutto, quella donna è tua madre. È normale che abbia ancora effetto su di te, che sia positivo o negativo. Sta a te decidere cosa fare.》

《Davvero? Penso che la mia decisione sia più che ovvia.》ribatto sicura di me al cento per cento, 《Non voglio avere niente a che fare con lei, la sua vita perfetta e la sua nuova famiglia perfetta, voglio che mi stia alla larga. Per quanto mi riguarda può tornare da dove è venuta. Non c'è stata quando avevo bisogno di lei e non ne ho di certo bisogno adesso.》gli spiego mentre lacrime amare mi scorrono sulle guance.

Stupida stupida Arya, non devi piangere!

《Sei libera di fare quel che ti pare, nessuno ti costringe ad avere a che fare con lei.》

《È tornata in faccia per sbatterci la sua nuova vita perfetta, non solo a me, ma anche a mio padre e Jane.》parlo, parlo senza sosta 《Doveva comportarsi da madre anche con noi, accidenti, come ha fatto a crearsi una nuova famiglia dopo aver distrutto quella precedente? Senza un rimorso, così. Ci ha semplicemente rimpiazzati tutti.》

《Ci sono io con te.》e ciò che dice, prima di abbracciarmi, mi fa arrabbiare tanto da farmi andare fuori di testa

《Per quanto? Eh? Quanto tempo prima che torni ad ignorarmi ed evitarmi come se avessi qualche tipo di malattia contagiosa?》gli urlo contro, sfogando la mia rabbia 《Sai cosa? Non ho bisogno di te o del tuo amore. Non so che farmene.》continuo ad urlare, arrabbiata con lui, con mia madre, con me stessa.

《Forse sono io quello che ha bisogno di te.》mi dice serio, guardandomi dritto negli occhi e il mio cuore impazzisce nella gabbia toracica.

《Non puoi farlo, Grayson. Non puoi dirmi cose del genere e poi pretendere che io dimentichi tutto e torni a starti alla larga. Semplicemente non puoi.》gli dico esausta, non di lui, ma della situazione che si è venuta a creare.

《Credo che sia stata una pessima idea la mia, vero?》mi chiede ed io non posso far altro che essere d'accordo con lui.

《La peggiore in assoluto.》mormoro lasciandomi abbracciare, le sue braccia sono avvolte intorno a me, mi stringe forte e io mi stringo altrettanto forte a lui.

Il suo profumo mi invade le narici e io chiudo gli occhi.

《Mi sei mancato troppo Grayson. Non pensavo che potessi arrivare a stare cosi tanto male.》gli dico e non mi importa se il suo ego adesso crescerà ancora di più.

È ciò che sento.

《Non voglio che tu stia male.》

《Allora baciami, per favore.》

E non se lo fa dire due volte, la sua bocca e la mia si uniscono in un bacio appassionato, pieno zeppo di sentimenti nascosti, segreti.

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