Frequentare un'università milanese non è affatto una passeggiata, specialmente se risulta essere in ambito medico/sportivo. Questo Mariasole Villa, chiamata Sole, lo sa benissimo. Ma nonostante questo con la sua grande forza di volontà e determinazi...
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🔞ATTENZIONE🔞 QUESTO CAPITOLO CONTIENE CONTENUTI ESPLICITI RIGUARDANTI SCENE SESSUALI.
Passarono diverse ore da qua di quella mattina ero arrivata a milanello per il mio turno mattutino. Dovevo ancora terminare il lavoro con altri due giocatori prima di tornare a casa. Avevo intravisto Christian nelle prime ore della giornata, ma essendo troppo indaffarata con tutti i giocatori infortunati non avevo tempo da perdere e quindi non avevo neanche avuto un momento per bermi un caffè o fare una breve pausa.
Guardò l'orologio e vedo che sono le 14:03. La mattinata si era finalmente conclusa. Prende le cartelle dal mio studio e uscendo incrocio il suo sguardo. Non mi ero resa conto fosse fuori dalla porta, che l'ultimo paziente, ovvero Thiaw, aveva lasciato aperta. Gli rivolgo un timido sorriso che lui ricambia.
"Vuoi una mano a portare quelle?" Mi chiede avvicinandosi a me.
"Si dai. Una aiuto mi farebbe comodo" gliene porsi alcune e iniziai a camminare davanti a lui, verso l'archivio dei giocatori maschi.
"L'ultima volta che te l'ho chiesto mi avevi risposto di no" fece spallucce.
"Le cose sono cambiate Chri e lo sai" gli rivolsi uno sguardo per fargli capire a cosa alludevo. Anche se penso che fosse abbastanza intelligente da capirlo da solo.
"Giá. E ne sono davvero felice" mi spostó una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Un gesto che mi fece rabbrividire.
Ci guardammo intensamente, come era già accaduto parecchie volte. Ero uno sguardo sincero e ammirare i suoi occhi, di un caldo marrone mi tranquillizzava e creava in me una sensazione di pace interiore.
"Eccoti Sole. Ti stavo cercando. Oddio scusami non sapevo avessi compagnia" ed ecco che la sensazione di pace fu interrotta dal mio collega preferito, Edoardo. D'istinto mi allontanai per lo spavento guardando il ragazzo sulla soglia della porta.
"Tranquillo me ne stavo giusto andando" parlò Christian girandosi verso Edo. Poi attirò di nuovo l'attenzione verso di me "ci vediamo Sunshine" mi disse prima di uscire dallo stanzino.
