CAPITOLO 35

336 23 11
                                    

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Quella mattina mi sveglio stanchissima, ancora prima del suono della sveglia

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.



Quella mattina mi sveglio stanchissima, ancora prima del suono della sveglia. Mi alzo dal letto con fatica e non avendo fame salto la colazione. Purtroppo quando mi faccio prendere dall'ansia il mio stomaco si chiude. Mi era capitato spesso durante gli ultimi anni di superiori o durante i primi anni di sessione all'università. Era da un po' che non ricapitava, però ormai diciamo che ci convivevo. Mi cambio immediatamente e come avevo previsto la sera prima mi dirigo a casa di Christian. Devo assolutamente dargli una spiegazione. Non se lo merita, ma dall'altra parte lo capisco. Ci sarei rimasta malissimo anche io.

Suono il campanello in attesa che qualcuno mi senta e mi apra. Aspetto non molto e percorro la stradina che ormai conosco a memoria. Prendo l' ascensore e salendo al piano nel quale si trovava il suo appartamento.  Di solito ero abituata ad entrare senza bussare, ma quella mattina mi sembra necessario farlo. Lui apre la porta quasi subito. Lo vedo davanti a me a petto nudo e con i pantaloni della tuta. Si stava sicuramente preparando per andare agli allenamenti.

"Ciao" dico super imbarazzata.

"Ciao. Entra" mi lascia spazio. Entro guardandomi intorno come se fosse la prima volta che vedo quel posto, quando in realtà ormai ci passavo intere serate o giornate.
"Scusami un attimo" lo vedo allontanarsi verso la zona notte per un secondo e poi tornare con una maglia bianca, con lo stemma di off white, addosso. Si siede sul divano e mi invita al suo fianco.

Mi schiarisco la voce, perché so che tocca a me parlare per prima. "Chris mi dispiace per quello che hai visto, ma è tutto falso. O meglio è falso quello che c'è scritto. Non è successo niente tra me e Scamacca. Lo conosco appena"

Lui rimane in silenzio guardando le sue mani. "Perché non mi hai detto che dovevi vederti con lui?"

"Perché non dovevi vedermi con lui. Ci siamo solo incontrati lì. Per caso. Non c'è stato nulla di programmato" tento di dargli una spiegazione.

"Sole mi hai detto che rimanevi a casa quella sera. Non mi hai parlato di uscire o di andare in un bar" ora mi guarda e al suo sguardo ferito inizio a tremare.

"È stata una decisione presa all'ultimo. Mi è venuta improvvisamente voglia di uscire e fare un giro per Milano. Poi ho visto il locale, mi sembrava carino e ho pensato di entrare per rinfrescarmi la gola" wow Sole, dove l'hai nascosta fino ad ora, questa  grande dote da bugiarda? Mi sento in colpa per quello che stavo dicendo, ma non potevo dirgli la verità.

-Sunshine- Christian PuliscWhere stories live. Discover now