CAPITOLO 39

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POV CHRISTIANSono passati un po' di giorni da quando Sole mi ha mollato

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POV CHRISTIAN
Sono passati un po' di giorni da quando Sole mi ha mollato. Non l'ho presa molto bene, come da immaginarsi. Non è di certo quello che mi aspettavo. Stava andando tutto così bene, eravamo felici. Forse sembrava quasi una favola, ma è così che deve essere dopotutto. La scopo di una relazione è lo stare bene insieme. Ma le cose si fanno in due, e da come lei mi ha fatto capire quello che stava bene ero solo io. Anche se così a me non pareva. Credevo fosse sincera quando mi diceva che mi amava, anzi lo sembrava. I suoi occhi dicevano la verità. Evidentemente per lei questo sentimento si era spento, anche se fatico ancora a crederci. Purtroppo io la amo ancora. Non dimentico una persona da un giorno all'altro. Lo stesso era successo con Valery, anche se con lei la situazione era parecchio diversa, dato che stava con me solo per fama. Ma Sole non era il tipo. C'era subito stata complicità tra di noi e poi ci siamo conosciuti in ambito professionale. Non avrebbe mai voluto mettere in difficoltà ne la mia carriera, come la sua. Per questo le cose non mi tornavano del tutto.
Appena mi ha lasciato, nel parcheggio di San Siro, dopo la partita con l'Atalanta, le ho scritto. Volevo maggiori informazioni, ma lei non mi ha risposto. Per essere sincero ho pensato ci fosse qualcosa con il giocatore della squadra bergamasca, Gianluca Scamacca, ma non mi sembra una ragazza che fa queste cose. O forse volevo solo immaginarla come colei che non fa cose del genere.
In questi ultimi giorni, mi è capitato di incrociarla per il campo di Milanello, ma lei sembra ogni volta voglia evitarmi. Addirittura le mie visite di controllo sono state affidate ad Edoardo e non più a lei, come al solito. Sembra anche essere piuttosto pensierosa e bloccata da qualcosa.
Comunque sia, questa mattina non si è presentata. Ormai è il terzo giorno di fila che non c'è. Edoardo mi ha detto che ultimamente non sta molto bene e Marco gli ha dato un qualche giorno di pausa.

Sono a casa e sto aspettando la cena. Ho ordinato un hamburger da Burger King, non perché avessi nostalgia dell'America, ma semplicemente perché mi andava. Sul gruppo con i ragazzi del Milan, Theo aveva proposto di uscire a bere qualcosa, ma io ho declinato l'invito. Ultimamente mi va di stare un po' di tempo da solo, anche se un'uscita mi avrebbe fatto bene, per insomma non pensare in continuazione a lei. Ogni volta che faccio qualcosa, soprattutto quando mi faccio la doccia, ho continui pensieri costanti. Il suo delicato volto, i suoi morbidi capelli biondi, i suoi occhi color smeraldo, la sua morbida pelle chiara...impazzisco. Mi ripeto di non farlo, di non pensare a lei, ma è più forte di me. È una figura costante nella mia testa, che non riesco a far andar via. Vorrei che scappasse, nelle stesso modo in cui ha fatto lei quella sera.

-Sunshine- Christian PuliscDove le storie prendono vita. Scoprilo ora