<<aspetta, fammi capire, quindi è incavolato perchè vuoi uscire con Clayton?>>
Chiede Lyla.
Subito dopo aver fatto colazione con Andrew sono andata alla sua confraternita, dove mi hanno accolto tutte come 'quella del dormitorio maschile'.<<Lyla, per l'ultima volta: non lo so>>
Sospiro buttandomi sul letto morbido.
<<quel ragazzo è lunatico, terribilmente lunatico e poi... insomma... non ti ho raccontato tutto di ieri sera>>
La sua espressione cambia in un lampo, passa dal guardarmi con pietà al guardarmi in modo severo.<<piccola bugiarda, non tralasciare particolari>>
Le racconto la verità e per poco non le si stacca la mascella per quanto sta a bocca aperta.<<quindi, lui ti ha visto in biancheria intima? e tu glielo hai permesso?>>
<<non so cosa mi sia preso in quel momento, solo... ero incantata, paralizzata, ma non provavo paura>>
Mi metto le mani davanti alla faccia imbarazzata per quello che le sto raccontando.<<okay, è ovvio che non vuole che tu esca con Clayton, insomma lui pensa che tu sia di "sua proprietà", ti sei fatta vedere da lui mezza nuda, è normale che sia geloso!>>
<<si ma anche io l'ho visto in boxer per lui va a letto con le altre ragazze! Non ha senso!>>
<<infatti tu uscirai con Clayton, giusto?>>
Esito un po, non so se voglio uscire con lui, ma ormai ho accettato, non sarebbe carino disdire.
Alla fine annuisco un po esitante e a Lyla le si illuminano gli occhi, so già cosa sta pensando: ti trucco, ti vesto sarai la mia cavia.<<Chiamalo e digli che stasera sei libera, fallo adesso>>
<<e se stasera non fossi libera?>>
Lyla mi guarda per un momento con del sarcasmo.
<<okay, lo chiamo>>
Dico infine.
Compongo il numero che mi ha dato Andrew e aspetto che risponda.
Primo squillo.
<<allora, risponde? >>
Chiede Lyla con lo sguardo.
Faccio no con la testa e con la mano dico di aspettare.
Secondo squillo... terzo... quarto... quinto...<<pronto? Chi parla?>>
La voce di Clayton emerge da altra parte della linea, faccio segno a Lyla che ha risposto e lei dice di mettere in viva voce ma io rifiuto.
<<pronto?>><<Clayton, sono io, Jennifer>>
Parlo facendo sempre di no alla richiesta di Lyla.<<ehi piccola Jen>>
Alla fine cedo e quando lei sente quel soprannome fa finta di sciogliersi.<<ehi...ti ho chiamato per sapere quando->>
<<sta sera, alle otto, passo a prenderti io>>
<<eh se io stasera non posso?>>
<<bhe disdici i tuoi impegni, ti porto al cinema a vedere un bellissimo, e non deprimente, cartone animato>>
Sento che sta sorridendo come me e Lyla dal altra parte della linea.<<un cartone animato? E quale per l'esattezza?>>
<<se non vieni non lo scoprirai mai>>
<<accetta>>
Sussurra Lyla, e dico sussurra perchè è quello che ha provato a fare, senza riuscirci.<<c'è qualcuno con te?>>
Merda.<<no, no perchè?>>
<<mi è sembrato->>
<<nah! Figurati! Perchè ci dovrebbe essere qualcuno con me! Comunque accetto>>
Dico infine.
A quelle mie parole Lyla salta è grida <<evvai>>, non mi stupirò mai di quanta voglia di vivere ha questa ragazza.<<sta zitta Lyla!>>
Tappo, ovviamente, il microfono del cellulare con la mano.<<scusa, sai, i vicini sono così rumorosi!>>
Lo sento ridacchiare subito dopo la mia affermazione.<<già, i vicini... quindi sta sera alle otto?>>
<<si, alle otto va bene>>
Dico prima di accorgermi che Lyla mi sta facendo di no gesticolando con le braccia.
<<cioè no! No! Alle otto?! Che orario è alle otto?!>>
Cerco di interpretare cosa mi voglia dire, ma mi è impossibile.
<<anzi alle otto va bene! Benissimo... no! No! Aspetta! Mi sono ricordata che alle otto devo dare da mangiare... al opossum? È un opossum quello?>><<jen tutto okay?>>
Chiede Clayton preoccupato dall'altra parte della linea.
Continuo a cercare di capire cosa mi voglia dire Lyla e alla fine opta per scrivermelo su una scheda, cioè una pagina di una mia ricerca che mi toccherà ristampa, ció che devo dire, vi ricordo che lo faccio perché lei è più esperta di me in questa campo.<<quindi alle otto?>>
<<si ma probabilmente ci mettero sarò in ritardo perché... o no! Questo non lo dico!>>
<<dire cosa?>>
<<niente, Clayton, alle otto va benissimo>>
<<okay, allora ci vediamo alle otto>>
<<si, alle otto, ciao>>
<<ciao Jen... ciao Lyla>>
Butta giù la chiamata e io divento paonazza.
Che.imabarazzo.
<<fai schifo a filtrare>>
Dice Lyla.<<non si può dire che abbia una buona maestra!>>
È impressionante come passa il tempo quando si fa shopping.
Siamo andate al centro commerciale più vicino al campus e abbiamo comprato un vestito per stasera per me, visto che a parere di Lyla <<sua nonna si veste meglio di me>>, in più ho comprato qualche libro che volevo da un po' ma che mia madre mi impediva di comprare perché dovevo finire quelli che avevo già, ma adesso sono indipendente e ciò vuol dire che posso comprare tutti i libri che voglio.
Adesso che ci penso, dovrei trovarmi un lavoretto per risparmiare un poco.
Alla fine siamo tornate al mio appartamento io carica di sacchetti contenenti libri e Lyla carica di sacchetti contenenti vestiti uno per me e venti per lei, la sua famiglia é ricca quindi non si fa problemi a spendere soldi.
Apro quindi la porta del mio appartamento e davanti a me trovo un petto muscoloso ricoperto da una maglietta nera.
Sollevò lo sguardo.<<devo passare>>
Dice Caleb.
<<anche io>>
Rispondo.<<non ti hanno ancora insegnato che prima le persone si fanno uscire, vero bambinetta?>>
Detto questo mi sposta ed esce di casa.<<non ti hanno insegnato ad essere più gentile?!>>
<<giuro, ci hanno provato, ma non tutti siamo studenti modello>>
Percorre infine il lungo corridoio e da una spallata a Clayton che sta andando all'appartamento del cugino.
Quando mi vede mi saluta con un cenno della mano e io ricambio, poi vengo trascinata dentro da Lyla che ha salutato anche lei ma con più entusiasmo del mio.
Sbatte la porta con tanta forza che ho quasi paura che si rompa.<<mi avevi detto che era carino!>>
Urla.<<si, non ti piace?>>
<<non è carino ! È bello dannazione!>>
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Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!
RomancePer un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb...